Forse rischiando qualcosa di piu’ si poteva raccogliere l’intera posta, forse rischiando di piu’ non si sarebbe raccolto nulla. Allora ha ragione Brevi, un punto nell’attuale situazione di classifica e’ ottimo. Pur se raggiunto in classifica da L’Aquila che ha vinto a Benevento, il pareggio consente al Catanzaro di rimanere nel gruppetto di testa che avra’ il vantaggio di disputare in casa il quarto di finale dei playoff, e di mantenere ben nove punti di vantaggio sul Grosseto che ad oggi, occupando la decima posizione, sarebbe la prima esclusa dai playoff.
La gara e’ stata avara di emozioni. Da segnalare un’occasion per la Salernitana nel primo tempo con Mendicino che da due passi ha sparato sull’ottimo Bindi. Poi piu’ nulla. Tiri dalla distanza, gioco a centrocampo. La Salernitana non e’ mai riuscita ad impensierire la difesa GialloRossa, anche oggi schierata con Vitiello tra Rigione e Ferraro.
Vacca ha giganteggiato a centrocampo e solo l’arbitro nei minuti di recupero e’ riuscito a fermarlo espellendolo per doppia ammonizione.
In avanti qualche nota dolente. La manovra offensiva delle Aquile e’ troppo lasciata all’iniziativa dei singoli, Russotto, Madonia (che ha preso il posto di uno spento e mal servito Fioretti), Germinale, ed e’ scarsemente accompagnata dai centrocampisti e dai laterali Sabatino e Marchi. Da parte Salernitana i soliti Foggia e Pestrin si sono fatti notare per quantita’ e qualita’ da categoria superiore.
I seicento cuori giallorossi al seguito dei ragazzi di Brevi hanno comunque potuto assaporare un pomeriggio di grande calcio confrontandosi sugli spalti con una delle maggiori tifoserie del sud, presente in massa sugli spalti dell’Arechi con circa 7.000 presenze.
Seguiranno i servizi dai nostri inviati a Salerno.
TM