E’ stato pubblicato, nell’ultimo numero della prestigiosa rivista scientifica internazionale “Nature Nanotechnology” (ottenendo anche la copertina del mese di Gennaio 2010 ed un editoriale) , il lavoro di ricerca del gruppo coordinato dal professor Enzo Di Fabrizio che ha visto insieme ricercatori dell’Università di Catanzaro, dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), dell’Università di Pavia, dei laboratori CBM e CNR-INFM-TASC di Trieste.
“Il cuore del nostro lavoro – ha spiegato il professor Di Fabrizio nel delineare il senso di questa ricerca che è parte del programma di due progetti europei chiamati SMD (Single Molecule Detection) e NANOANTENNA – è la realizzazione di un dispositivo miniaturizzato che, utilizzando metodi di nano-fabbricazione, permette di focalizzare la luce laser su una nanostruttura dalle dimensioni di poche molecole, abbassando significativamente il limite di rilevazione fino alla misura di 7 nanometri.”
Questo risultato, che rappresenta un considerevole passo in avanti rispetto alle tecnologie attualmente disponibili (i cui limiti non superano i 14 nanometri), consente di ottenere informazioni estremamente dettagliate – a livello di singola molecola – non solo di natura fisica, ma anche chimica e biologica.
Significative e dal grande risvolto scientifico le potenziali applicazioni di questo dispositivo miniaturizzato in ambito biomedico, come ad esempio l’analisi delle proteine di membrana di cellule normali e tumorali e lo studio di eventuali mutazioni.
Per consultare la rivista è possibile collegarsi al sito internet: http://www.nature.com/nnano/index.html.