Sono ripresi questo pomeriggio i lavori del Consiglio comunale interrotti nella seduta dello scorso 15 marzo.
Su relazione dell’assessore all’Urbanistica Giuseppe Soriero, con 27 voti favorevoli, è stata approvata la localizzazione e l’assegnazione di aree in diritto di superficie, ai sensi dell’articolo 51 della legge 865/71, alla cooperativa Le Tre Province.
Con 18 “sì” è stato dato il via libera al piano di recupero di un fabbricato a uso abitativo che si trova nel centro storico.
Approvato l’ampliamento e la ristrutturazione di un edificio, nel quartiere Germaneto, per la realizzazione di un centro giovanile polivalente a servizio dell’Università Magna Graecia.
Ok anche alla variante del Piano spiagge con venti voti a favore.
Su relazione dell’assessore al Patrimonio, Domenico Iaconantonio, è stato approvato l’atto di indirizzo per la permuta della scuola elementare “Chalet” di località Siano con un nuovo edificio da realizzare a cura di una cooperativa e da adibire a scuola d’infanzia.
Sempre su relazione dell’assessore Iaconantonio, approvata la dismissione e la sdemanializzazione di un tratto di due strade comunali.
L’assise ha poi acconsentito all’adesione del Comune di Catanzaro al consorzio “Cultura e innovazione” con 18 voti a favore e ha acquisito, come informativa, il documento di aggiornamento sulla pianificazione strategica finalizzata alla redazione del Psc.
Il Consiglio ha espresso il consenso (16 voti) alla realizzazione di una struttura alberghiera in località Germaneto e ha preso atto della richiesta di rinuncia, da parte di una ditta, del piano attuativo in località Tiriolello, con la conseguente revoca della delibera del Consiglio comunale del 17 marzo 2006.
Gli altri punti all’ordine del giorno non sono stati discussi per mancanza del numero legale dei consiglieri presenti in Aula.
In apertura di seduta, il consigliere Giovanni Merante ha chiesto, in relazione alle pratiche urbanistiche inserite all’ordine del giorno, se fosse arrivata o meno, da parte della Regione, la Valutazione ambientale strategica. Non essendo, quest’ultima, pervenuta, il presidente Francesco Passafaro, dopo una interruzione dei lavori, ha annunciato, in accordo con i capigruppo, il ritiro di tutte le pratiche riguardanti i piani attuativi.