Esprimo viva soddisfazione per la notizia appresa dalla stampa, che lo stadio Verdoliva sarà riqualificato e di conseguenza restituito, per la sua fruibilità, non solo ai cittadini di Gagliano ma di tutta la città. Un grazie, quindi, all’assessore Tassoni, nonché allo staff tecnico per l’impegno profuso che ha posto fine ad uno scempio che durava da troppo tempo e che non faceva onore all’amministrazione ed al nome dato alla struttura. Mi si consenta, però, di affermare che la sua ristrutturazione, senza che si ponga rimedio alla strada di accesso, dando altresì un assetto viario perché sia facilmente raggiungibile, rappresenta poca cosa. La strada di via Lenza, che serve lo stadio e una moltitudine d’insediamenti abitativi sorti nella zona che ha vissuto negli ultimi anni una rapida espansione, si sa, è poco più di una mulattiera che, per la sua pericolosità, mette a repentaglio la vita non solo degli automobilisti ma anche dei pedoni che giornalmente la percorrono. Fino ad ora sono valse a nulla le proteste dei cittadini e l’impegno della Circoscrizione. Quest’ultima, a seguito di una consultazione popolare in una pubblica assemblea, aveva affidato al responsabile per il traffico dell’epoca un’alternativa ed una diversa regolamentazione del traffico, in via Lenza, che consentiva non solo di diminuire la sua pericolosità ma rendeva anche la circolazione più fluida. Tanti i sopralluoghi effettuati nella zona per tentare di trovare una soluzione ai problemi, l’ultimo effettuato con l’assessore Tassoni, il Dirigente del Settore Gestione del Territorio, il sottoscritto, il consigliere Corsi ed un’impresa impegnata in una costruzione nella zona. Nel corso dell’incontro, quest’ultima ha proposto il rifacimento di ottocento metri di strada da scomputare dagli oneri che la stessa deve versare al Comune. Ebbene, neanche questa strada è sembrata percorribile. Strano il destino delle periferie che non rivestono, in una rappresentazione dello sviluppo strategico della città, alcun ruolo importante. Queste vengono dimenticate e vissute quasi come un fastidio per l’amministrazione poiché rivendicano sicurezza, pulizia, decoro urbano, cioè pari dignità con la parte restante del territorio poiché vi abitano cittadini che, come gli altri, sono contribuenti disciplinati. Sig Sindaco, assessore Tassoni, mi appello alla vostra riconosciuta sensibilità perché destiniate uno sguardo benevolo ad una parte di territorio che, attraverso il sottoscritto chiede più attenzione, meno parole e più fatti. Non si sprechi questa occasione. Nelle more della ristrutturazione del Verdoliva, si pensi anche a Via Lenza, se non si vuole ristrutturare una cattedrale nel deserto.
Il Presidente della 1^ Circoscrizione
Felice Sità