Dopo la sfida vinta domenica che ha portato a 4 i risultati utili consecutivi della squadra di Cozza, la squadra giallorossa, guidata dal vice D’Urso, il mister era impegnato a Coverciano per il corso master Uefa-Pro, ha ripreso al “Curto” gli allenamenti in vista della trasferta in terra irpina.
La seduta del martedì ha visto il lavoro svolgersi con gli elementi della rosa divisi in due gruppi. Chi ha giocato domenica ha eseguito una seduta imperniata sul fondo alternata ad esercizi atletici guidati dal preparatore Scarfone. Il resto dei calciatori, dopo la fase di riscaldamento ha svolto esercizi di potenziamento muscolare, corsa e scatti brevi e infine partitella di scarico finale. Per quanto riguarda l’infermeria ci saranno da valutare le condizioni di Borghetti che domenica si è fatto male respingendo un tiro di Corsetti del Sorrento. Da valutare in settimana se saranno completamente recuperati e arruolabili, il difensore Papasidero e l’attaccante Carboni. Sicuro assente sarà Mariotti che sconterà il secondo turno di squalifica.
L’Avellino è in serie positiva da 3 giornate, dopo la sconfitta subita in trasferta con la Nocerina ha conquistato 2 vittorie; una in casa con Gubbio e una in trasferta ad Andria intervallata dal pareggio interno con il Latina. Al “Partenio” i lupi sono imbattuti e su 7 partite giocate 3 sono state le vittorie e 4 i pareggi.
La sfida in programma domenica a entrambe le tifoserie non può che ricordare gli anni più belli della storia delle due compagini. Infatti, Avellino e Catanzaro tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni 80, le due squadre s’incrociavano nel torneo cadetto e nella massima serie con l’etichetta di matricole terribili.
Il “Partenio” è un campo tabù per i giallorossi dove non hanno mai vinto. In 4 occasioni hanno pareggiato. Un altro piacevole ricordo che lega le due squadre è il torneo di Serie B 77 – 78. Le due squadre alla fine di quel campionato conquistarono la promozione nella massima serie entrambe con 44 punti dietro l’Ascoli dei record di Mimmo Renna. I condottieri di quelle due squadre furono il tecnico Carosi per gli irpini e Giorgio Sereni per le aquile. Fra i calciatori biancoverdi ricordiamo i fratelli Piga e il compianto regista Lombardi, mente per i giallorossi non si può non citare Massimo Palanca che in quella stagione con 18 reti fu il cannoniere principe del torneo.
Da Catanzaro, ma anche dal centro-nord i tifosi giallorossi non vorranno perdersi questa sfida che ha sempre un suo fascino particolare, e per questo domenica un angolo del “Partenio” si colorerà di giallorosso.
Salvatore Ferragina