Non è stata per niente digerita la sconfitta di Taranto, che ha seguito quella di Messina, ed è la seconda consecutiva in trasferta, in una fase dove i punti persi pesano tantissimo.
Una decina di tifosi, principalmente quelli che seguono quotidianamente gli allenamenti al “Mirko Gullì” e che erano presenti a Taranto e in altre trasferte, hanno inveito contro quasi tutti i calciatori, accusati di non essersi calati nel ruolo che compete a una squadra che deve salvarsi.
Infatti, ciò che tanti hanno evidenziato (vedi articoli e strisce video su uscatanzaro.net) nelle trasferte suddette, è proprio l’approccio superficiale avuto nell’affrontare le gare nei momenti topici delle sfide.
L’aggravante è che gli avversari affrontati non sono apparsi per nulla trascendentali, ma hanno giocato con una mentalità classica di chi ha l’acqua alla gola e che puntualmente sono favoriti da alcune amnesie di chi affronta le gare con poca grinta e furore agonistico come invece servirebbe in tali frangenti.
Un maggiore impegno e il rammentare che si gioca nel terzo e ultimo campionato dei professionisti e non in serie A, è stato il leitmotiv delle invettive lanciate.
Per quanto riguarda l’allenamento, la sensazione è che d’ora in avanti mister Erra cambierà qualcosa.
Con ogni probabilità, già contro il Matera, si affiderà al 4-4-2 e darà spazio ai calciatori ritenuti più in forma, giacché l’esperienza di qualcuno, tirando le somme, alla fine non è che abbia portato chissà quali risultati positivi.
I soli Leone e Pagano hanno fatto del differenziato, mentre Carcione era assente per sintomi influenzali. Domani è in programma una doppia razione di lavoro con inizio alle ore 10 e 15, sempre al PoliGiovino.
Salvatore Ferragina
Io ve lo avevo detto che non bisogna esaltarsi troppo dopo una vittoria ma Acquascura e areanordest mi hanno attaccato offendendomi ingiustamente. Avete visto cosa succede a montarsi la testa?
QUEL BANDITO LADRONE DI DS HA MANDATO VIA AGNELLO CHE ERA UNO DEI POCHI CHE BUTTAVA L,ANIMA IN CAMPO . ….MALEDETTO. .MALEDETTO. MALEDETTO. <br />
IL PRESIDENTE COSENTINO TACE, INVECE DI PRENDERLO A CALCI IN CULO. ….<br />
FORZA GIALLOROSSI SEMPRE.
Ha ragione straniero. Ci vuole subito un depuratore….oltre chiaramente alla guaina
Penso che come tanti giovani a questi calciatori manca proprio l’insegnamento dei genitori a non arrendersi mai a combattere sempre per qualcosa a cui credi e ad avere rispetto di chi ti viene a vedere. Tanti giovani hanno genitori molli che piuttostioo che dargli contro e dirgli" Figlio mio devi portare questa maglia in onore tuo e della squadra e devi BUTTARE IL SANGUE" hanno invece paura e. hanno un atteggiamento accondiscendente. Le bastonate devono arrivare dai genitori per insegnare ai figli ad essere uomini e non fighette. Forza tirate fuori i COGLIONI che la domenica ci state facendo solo piangere
"I giovani sono irrispettoso.. ..disubbidiennti….egoisti….vagabondi"papiro tratto da un cronista egiziano del 700 A.C. Caro Carlo 70……giovani lo siamo stati anche NOI.Saluti.
Calafrica’ ,non cominciare con l’archeologia che non mi sembra il caso.
Archeologia? Stranie’…..e pura è attuale VERITÀ.
Caro Calafricano sei concorde cin me in parte allora? Cosa vuoi dire che uno giovane però si può permettere di non combatterr per una causa tipo il non retrocedere?
Sara’ che sono andato negli anni ma se una squadra ha delle lacune evidentissime l’unica marcia in più è il cuore e la preparazione alla partita motivando e motivando purtroppo gente come Mazzone Braglia ecc.ecc. non ci sono più Erra non è ne carne ne pesce come gli altri che lo hanno preceduto quindi Signori ammaccamu amaru.
….la penso come te…decisamente!!!
RAGAZZI ABBIATE FEDE, NON BISOGNA ESALTARSI PER UNA VITTORIA E POI PRENDERSELA CON I GIOCATORI, VI RICORDO CHE CON L’AKRAGAS ABBIAMO VINTO A FINE PARTITA, DOBBIAMO AVERE UN PO’ PIU’ DI FORTUNA, MA NON DOBBIAMO ABBATTERCI ARRIVERANNO PUNTI E BEL GIOCO BASTA INVEIRE CONTRO I GIOCATORI SE PERDONO ED ESALTARLI SE VINCONO NON SERVE A NIENTE, DA BUON PADRE DI FAMIGLIA SERVE SGRIDARE MA ANCHE INCORAGGIARE, SE NO VA TUTTO NEL CESSO
oggi sul corriere dello sport c’è un trafiletto che riporta un’intervista di Adelio Moro (ex centrocampista di ascoli, verona, milan etc.). la domanda è: "quanti rigori ha sbagliato in carriera? e lui: uno a catanzaro, c’era un clima da paura e…dovevamo pur ritornare a casa.<br />
Oggi invece vengono al Ceravolo, banchettano e se ne vanno belli e sazi. Questa è la sostanziale differenza tra ieri e oggi.<br />
E parlo della società, della squadra, dell’ambiente e dei tifosi (o pseudo)…meditate gente meditate
Che amarezza, ,,,c’e’ insufficenza in tutto persino nella contestazione, ,,,,10 persone a contestare in un ambiente come catanzaro e’ ridicolo, ,,i giocatori non sentono nulla gli scivola tutto, ,,rispetto i 10 personaggi ma ormai siamo al nulla, ,,,pero’ non mi spavento piu di tanto ho sempre sostenuto che nel calcio le piazze piene di spettatori sono quelle piazze dove torna l entusiasmo dove una squadra torna a lottare per la promozione e come per magia si riempie lo stadio e in trasferta si va in massa senza scusa della tessera del tifoso, ,,,,,l entusiasmo tornera’ e torneremo a essere l unico vanto di una citta che ha sempre e solo vissuto per il catanzaro calcio,,,,,,ma forse ci vorra’ del tempo forse ci vorra’ un cosentino piu fortunato nella scelta dei suoi collaboratori, ,,,,oserei dire forse ci vuole un presidente piu consistente ma ho paura che di gente in giro vogliosa di prendere il catanzaro non c’e ne sia per niente, ,,,ho ascoltato l intervista a mister coop, ,,dal titolo vorrei prendere il catanzaro ma non posso, ,,,bravo applauso al cretino di turno, ,,c era bisogno di intervistare lui per farsi pubblicita’ e niente piu, ,,bastava che chiamassero me e gli avrei detto vorrei ma non posso la differenza che io vorrei veramente ma non posso veramente, ,,,,FORZA IL MIO CATANZARO
Sei un grande areanordest!!
Caro bolognacr, quello che dice adelio moro è una grandissima cazzata. Il comunale è sempre stato caldo ma mai,dico mai, il tifo è degenerato in un clima intimidatorio con minacce di morte ed intrusioni con pistole e coltelli negli spogliatoi ospiti.(tipo campi della Campania). Al massimo dai distinti si urlava di tutto a guardalinee ed allenatori cercando, invano, di condizionarli, anche perché le invettive erano in dialetto stretto e dubito che i destinatari potessero comprenderli.
Non ci ha mai regalato niente nessuno, anzi. Il pareggio di monelli al 96esimo ne è la dimostrazione.