Un’altra settimana di passione attende quasi certamente i tifosi del Catanzaro. Domani scade il termine per la presentazione delle domande di ripescaggio. Come abbiamo anticipato ieri, la società giallorossa ha presentato la sua richiesta incompleta di fidejussione e contributo FIGC. Nella stessa situazione, però, ci sono molte altre squadre. Facile prevedere che allo scadere del termine gli organici dei vari campionati risulteranno ancora incompleti. Ricordiamo che sono state escluse, oltre all’Ancona in B, 7 squadre di Prima Divisione e 13 di Seconda. Per questo motivo gli organici andranno rimpolpati con una squadra in serie B, 8 in Prima Divisione e 21 in Seconda.
Domani nel tardo pomeriggio, dopo la scadenza del termine, è prevista una riunione operativa in Federazione per valutare quante domande, complete dei contributi, saranno arrivate e per decidere su quale dei rigidi criteri imposti dal regolamento sui ripescaggi FIGC e Lega Pro dovranno fare marcia indietro. Difficile pensare a una maggiore flessibilità del contributo economico. Al momento sarebbero due le possibilità da vagliare al tavolo di domani. Macalli (presidente della Lega Pro) proporrà un’apertura alle squadre non ripescabili: le società già ripescate nello stesso campionato negli ultimi 5 anni (o chi ne ha avuti 2 in qualsiasi categoria); le società sanzionate per illecito sportivo dal 2008 e le società che dopo il 2007 hanno avuto il titolo sportivo assegnato dopo un fallimento o con il lodo Petrucci.
La FIGC, invece, è orientata a concedere una proroga (una settimana?) per consentire ad un numero maggiore di squadre di mettersi in regola. Se non dovesse bastare, si potrebbe andare a pescare nei campionati inferiori o, in ultima analisi, abbassare le pretese economiche. Una situazione ingarbugliata, importante da seguire per il futuro del Catanzaro, impegnato a cercare una nuova proprietà che garantisca i contributi necessari per il ripescaggio.
Red
