“La notizia della richiesta di rinvio a giudizio per il presunto reato di abuso d’ufficio nel cosiddetto “caso Sarlo” mi trova perfettamente sereno. Sono certo che l’intervento di un giudice terzo e imparziale servirà a dissolvere ogni dubbio sulla correttezza e legittimità del procedimento amministrativo. Da parte mia, confermo ancora una volta ciò che ho avuto modo di dichiarate al pubblico ministero: l’iter burocratico che ha portato alla nomina della dottoressa Sarlo quale dirigente del Dipartimento Controlli della Regione è stato trasparente e legittimo.
La scelta operata dalla Giunta regionale, anche in base all’esigenza di affidare i controlli sulla dirigenza ad una personalità terza e imparziale, si è confermata giusta. Lo testimonia anche l’ottimo lavoro svolto dalla dottoressa Sarlo nell’elaborazione del Piano triennale per la Trasparenza e l’Integrità, recentemente approvato dalla Giunta regionale, risultato questo che pone la Calabria tra le prime Regioni italiane a varare questo importante strumento.
Non ho dubbi che il GIP, giudice di garanzia, stabilirà la verità dei fatti, riconoscendo la legittimità del procedimento e quindi la totale estraneità mia, del presidente Scopelliti e della vicepresidente Stasi, rispetto all’ipotesi accusatoria”.