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Rimessa dal fondo: cosa cambia con la nuova regola

Rimessa dal fondo portiere
Scritto da Emanuele Mongiardo

Tutto quello che c’è da sapere sul cambio di regolamento che promette di rivoluzionare la costruzione del gioco

La stagione 2019/20 sarà un’annata di importanti novità regolamentari nel calcio. Soprattutto ai livelli più alti, con l’introduzione del VAR, sembra si stia andando sempre più alla ricerca di criteri di oggettività che facciano sparire le ambiguità e rendano più uniformi le interpretazioni arbitrali.

Una direzione evidente nella nuova direttiva sui falli di mano in area. Viene definitivamente abbandonato il criterio della volontarietà, mentre avrà maggiore peso la posizione delle braccia. Ogni minimo vantaggio garantito da tocchi di mano sarà punito, come ha imparato sulla sua pelle il City di Guardiola settimana scorsa. Contro il Tottenham l’arbitro ha annullato all’ultimo minuto un gol a Gabriel Jesus, innescato da un tocco di mano involontario e impercettibile di Laporte, scaturito dal contrasto aereo con un avversario. Una scelta forse troppo fiscale, che non tiene conto della natura del calcio, di per sé uno sport pieno di zone grigie nel regolamento.

(Il gol annullato a Gabriel Jesus contro il Tottenham)

Più sensata la novità riguardante i cambi a partita in corso. Per evitare perdite di tempo, i giocatori sostituiti potranno uscire dal punto più vicino delle linee perimetrali, senza dover tornare a metà campo magari per temporeggiare. Per velocizzare ancora di più il gioco, in caso di fallo da cartellino, la squadra in possesso potrà comunque riprendere subito il gioco per sorprendere l’avversario; la sanzione verrà comminata solo ad azione conclusa.

Tra le altre modifiche, l’arbitro userà i cartellini anche per i membri dello staff in panchina, mentre sarà vietato “allungare” le barriere con gli attaccanti, che dovranno sostarvi ad almeno un metro. Ogni volta in cui un tocco fortuito dell’arbitro determinerà un cambio di possesso o l’interruzione di uno sviluppo interessante, allora si fermerà il gioco e si ripartirà con una rimessa dell’arbitro stesso. Su retropassaggio volontario invece, in caso di svirgolata accidentale del portiere, questi potrà rientrare in possesso senza subire la punizione indiretta.

Sui calci di rigore il portiere non dovrà più avere entrambi i piedi sulla linea di porta ma potrà averne solo uno. D’altro canto, gli arbitri saranno più fiscali nel controllo della posizione.

La novità più interessante e dibattuta della prossima stagione però riguarda la regola sui rinvii dal fondo. Fino all’anno scorso sulla rimessa in gioco i difensori potevano entrare in contatto col pallone solo fuori dall’area e di conseguenza, anche il pressing sull’uomo poteva scattare solo con la sfera fuori dai sedici metri.

Ora invece i compagni più vicini possono ricevere direttamente dentro l’area, mentre gli avversari sono costretti inizialmente a starne fuori, in attesa che venga eseguito il primo passaggio. È una modifica che ha lo scopo di velocizzare la rimessa e che, come i cambi di regolamento più importanti, potrebbe accompagnare interessanti evoluzioni tattiche, soprattutto ai livelli più alti.

Giocare il pallone in prossimità del portiere può sembrare rischioso, ma per sistemi di possesso sempre più sofisticati come quelli del calcio moderno si tratta di un grande vantaggio. Lo scorso anno infatti, coi compagni costretti a uscire dall’area, era più ampia la distanza che il portiere doveva far percorrere al pallone. Tra il momento del passaggio e quello della ricezione, l’attaccante avversario aveva più tempo per poter aggredire in pressione il difensore. Non a caso, i centrali meno dotati palla al piede, intimoriti dal pressing, entravano in area volontariamente per ricevere, costringendo l’arbitro a far ripetere la rimessa e annullando quindi l’aggressione alta degli avversari.

È un espediente non più valido da quest’anno. Non sarà più possibile far ribattere il rinvio ed evitare il pressing. In compenso però, diminuisce la distanza tra portiere e ricevente, quindi per l’attaccante, costretto a sostare fuori dall’area, sarà più difficile pressare in tempo il difensore.

Certo, si rischia sempre di attrarre avversari in area, ma per i centrali più talentuosi c’è maggior spazio per condurre, superare la pressione e dare un’uscita palla al piede pulita alla squadra.

Disinnescato il pressing, c’è poi la possibilità di attrarre fuori posizione gli avversari e generare ricezioni alle loro spalle. Un principio già valido negli scorsi anni per i migliori allenatori, che la nuova regola di fatto asseconda.

Tutte le squadre di alto livello invitano di proposito gli avversari al pressing per liberare spazi alle loro spalle, da occupare e sfruttare attraverso un preciso possesso basso. Per avere un esempio dei risvolti a cui condurrà la nuova regola, possiamo considerare quest’azione, tratta da Italia-Messico dello scorso mondiale Under 20.

Costruzione dal basso

Così, ieri, l'Italia Under 20, nel mondiale di categoria, ha sfruttato la nuova regola sulla rimessa dal fondo.. 🔥🔥💣💣💪🔝Credits:Sky

Posted by Saranno Famosi on Friday, 24 May 2019

Sulla rimessa dal fondo gli azzurri si schierano con un 3-5-2, gli avversari col 4-4-2. Il centrale di difesa, Del Prato, resta nell’area piccola vicino al portiere, pronto a ricevere la rimessa. Gli altri due difensori si dispongono sul lato corto dell’area. La punta destra del Messico, Macias, resta sul limite, pronta ad aggredire Del Prato al momento del passaggio; quella di sinistra sta vicina a Gabbia, difensore del suo lato.

Il centrale azzurro ha coraggio e tecnica palla al piede e parte in conduzione per aggirare la pressione di Macias. Il messicano non demorde e allora Del Prato si appoggia al regista, Esposito, per triangolare e poter portare nuovamente palla alle spalle dell’attaccante.

La pressione delle punte è superata, ora l’Italia può puntare con la palla la linea di centrocampo avversaria. Le mezzali, Frattesi e Pellegrini, si aprono leggermente per favorire la conduzione di Del Prato. I mediani messicani seguono i due centrocampisti azzurri, quindi nel mezzo si apre la linea di passaggio.

La punta, Scamacca, si fa vedere alle spalle della mediana del Messico e invita Del Prato al filtrante verticale: dopo quella d’attacco viene superata anche la linea di centrocampo. Scamacca apre per Tripaldelli e la difesa avversaria, in emergenza, è costretta a correre all’indietro. L’Italia può occupare la trequarti offensiva con ben cinque uomini. Tripaldelli crossa con troppa fretta e spreca, ma l’azione avrebbe potuto avere sviluppi più interessanti.

La possibilità di attrarre fuori posizione gli avversari e colpirli alle spalle può aprire spazi invitanti per la manovra. Nel migliore dei casi si può attaccare in maniera diretta la porta. Se però gli avversari sono veloci a rientrare ed eseguire la transizione difensiva, si possono comunque portare parecchi giocatori nell’ultimo terzo di campo, come accaduto nell’azione sopra.

Tutte prospettive interessanti per un allenatore come Gaetano Auteri, da sempre attento al possesso sin dalla sua fase germinale. È ancora raro trovare nelle categorie inferiori tecnici dai principi offensivi così definiti e sofisticati. Molti preferiscono non correre rischi e magari cercare da subito il lancio per la punta, complici anche terreni di gioco poco favorevoli allo sviluppo palla a terra.

In Serie C sono poche le squadre ad azzardare il pressing alto, molte volte si limitano ad eseguirlo solo nelle situazioni statiche – le rimesse dal fondo appunto – in cui hanno il tempo di sistemarsi bene e impostare le uscite sugli uomini.

(Il gol del 2-0 di Fischnaller contro il Rende. Esempio della costruzione di gioco dal portiere voluta da Auteri)

Intanto in Lega Pro…

Intanto in Lega Pro il Catanzaro di Mister Auteri va in gol così…U.S. Catanzaro 1929 – Official_Page Lega Pro

Posted by Tutto il Calcio Minuto per Minuto on Friday, 25 January 2019

Su rinvio del portiere l’anno scorso il Catanzaro aveva avuto qualche problema a fronteggiare il pressing, specie sui campi più accidentati, ma la nuova regola potrebbe dare grandi vantaggi a un tecnico come Auteri.

Si potrebbero esaltare ancora di più le doti palla al piede di Celiento, uno dei migliori difensori della categoria in fase di costruzione. Il campano non solo è preciso nei passaggi, ma è ambizioso e tecnico nel portare palla e non ha paura di eseguire dribbling in corsa per superare la pressione. La possibilità di ricevere già in area, senza avere da subito l’uomo addosso, gli permetterebbe di impostare meglio la conduzione per evitare il pressing e liberare spazi alle spalle delle linee avversarie, come ha fatto Del Prato nell’azione dell’Italia Under 20.

Il Catanzaro potrebbe allora raggiungere più facilmente la trequarti con molti uomini, dove ha le trame e la tecnica per scardinare anche le difese chiuse. Se però si riuscisse ad allungare l’avversario attraverso il possesso basso, si potrebbe aprire il campo per attaccare in maniera più diretta, come piace a Fischnaller e Kanouté.

Sarà interessante vedere come si adatteranno le squadre meno abituate a pressare: se proveranno ad ostacolare la prima costruzione, magari con l’obiettivo di rubare palla a pochi metri dalla porta, o se, consci del rischio di lasciarsi spazi alle spalle, preferiranno mantenere un atteggiamento conservativo.

Se in C c’è un allenatore capace di volgere la nuova regola a proprio favore, quello è proprio Gaetano Auteri.

Autore

Emanuele Mongiardo

2 Commenti

  • Queste nuove regole potrebbero avvantaggiarci essendo noi più ingenui e in buona fede..vedi falli plateali e a volte poco utili contro squadre che perdono tempo e provocano …ma adesso ci andrebbe la buonanima che spingesse per la moviola in campo anche in serie c

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