Con una lettera firmata dal governatore calabrese Mario Oliverio e dal segretario generale della giunta Ennio Apicella, ai politici calabresi coinvolti nell’inchiesta “Rimborsopoli” è stata chiesta la restituzione delle somme destinate ai gruppi in consiglio regionale che sarebbero state utilizzate in maniera illegittima.
Sono 36 i rappresentanti coinvolti e messi in mora. Probabilmente ora si aprirà un lungo braccio di ferro tra la presidenza della Regione e gli attuali o ex consiglieri regionali coinvolti nell’inchiesta condotta dalla Procura di Reggio Calabria.
L’ammontare è pari ad euro supera 2,9 milioni m bisognerà attendere per capire come andrà a finire.
Nella missiva inviata, Oliverio si fa riferimento alla richiesta arrivata dalla Procura regionale della Corte dei conti in cui si sollecita il recupero delle somme contestate.
«La richiesta di intimazione di pagamento – c’è scritto nella lettera – si riferisce non solo agli importi contestati uti singulo, ma anche a quelli imputati ai consiglieri regionali facenti parte del gruppo di appartenenza».
E’ evidente che proprio questo passaggio ha fatto scattare l’allerta fra i politici clabresi coinvolti. Perché in caso di mancato rispetto dell’invito a restituire i fondi ricevuti negli anni 2010-2011-2012, tutti gli appartenenti allo stesso gruppo politico saranno chiamati a risponderne. Il problema è che molti gruppi e sodalizi della scorsa legislatura non esistono più per i diversi cambi di casacca degli stessi protagonisti.
LADRI E FARABUTTI!
Vi auguro di spenderli tutti in medicine!!!!