Le spese di spedizione delle bollette sono illegittime. La sentenza arriva dal giudice di pace di Catanzaro, che su ricorso del Codacons ha stabilito che “le spese di emissione della fattura non possono formare oggetto di addebito a qualsiasi titolo”. Il Codacons aveva presentato la causa per conto di una casalinga calabrese che contestava l’addebito in bolletta di 0,20 euro a titolo di spese di spedizione. Il giudice ha disposto che si tratta di spese illegittime e, nel caso specifico, ha condannato Telecom Italia a restituire i 20 centesimi. “Molte società – spiega il Codacons in una nota – addebitano la voce spedizione nelle bollette. Si tratta di una tassa ingiusta a cui il consumatore è costretto a sottostare poiché compresa tra le altre voci delle fatture. Un balzello adottato da molti gestori di servizi che ogni anno porta via milioni di euro agli utenti”. Oltre, ad esempio, alle società di telecomunicazioni, continua l’associazione dei consumatori, anche molte banche addebitano le spese di spedizione degli estratti conto. “Così – sottolinea il Codacons – ogni anno escono dalle tasche degli italiani oltre 140 milioni di euro illegalmente trasferiti dai consumatori ai gestori dei servizi”. “Adesso – commenta il presidente dell’associazione Carlo Rienzi – partiranno migliaia di cause analoghe”. (CNN 08.02.2004)
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