Già alcune volte soprattutto a livello di circoscrizione, il ripascimento del litorale di Catanzaro Marina, con l’uso degli inerti accumulati in corrispondenza del Porto di Casciolino è stato oggetto di discussione, oggi ritorniamo sull’argomento, invitando i cittadini, i catanzaresi e soprattutto i gestori ed i proprietari dei lidi balneari, in sinergia a tenere alta la guardia. Questo l’accorato appello lanciato in prima battuta da Massimo Scarfone, consigliere circoscrizionale e membro del Movimento Catanzaro Marina e Massimo Gualtieri, presidente dello stesso movimento e membro del Coordinamento Cittadino MPA. Abbiamo appreso, continua la nota che il Comune di Catanzaro, con prot. n° 63407, ha indetto nei giorni scorsi (9/9/2009), la procedura aperta per l’appalto dei lavori inerenti il rinascimento del litorale del lungomare di Catanzaro Marina, per un costo complessivo di Euro 294.396,93. Ad oggi, però, nessuno dell’amministrazione comunale, né tantomeno il Presidente della IV^ circoscrizione, ha comunicato o indetto alcuna riunione per spiegare alla cittadinanza, nei minimi particolari il progetto. Ci siamo premurati, di procurarci il progetto di recupero ambientale e salvaguardia del litorale del Comune di Soverato e la relazione descrittiva. Una delle domande che poniamo all’amministrazione comunale è: verranno usate le stesse nuove tecniche di tale progetto, che prevede anche la posa di barriere sommerse e sistemi di protezione costieri, affinchè il ripascimento artificiale che verrà posto in essere, non sia poi vanificato dalla costante azione del mare, esportando il problema anche ai litorali limitrofi ? Il progetto ha previsto, come nel caso di Soverato e tenuto in debita considerazione i moderni indirizzi di ingegneria costiera per la sua esecuzione o prevede esclusivamente metodologie tradizionali ?. Non vorremmo ritrovarci, insistono Gualtieri e Scarfone, a breve, alle prese con “questioni” ambientali di impraticabilità e/o di inquinamento della spiaggia di Marina, da sostanze nocive e tossiche per la salute umana, quali idrocarburi, e piombo, rilasciate dagli inerti che si andranno ad utilizzare, inerti che sicuramente hanno subito nel corso di quaranta anni, l’azione dei materiali e dei carburanti usati dalle paranze dei pescatori e dalle imbarcazioni di diporto, sia all’interno dello specchio del porto che nei siti limitrofi, e che qualora non fossero “ idonei, puliti e sicuri”, metterebbero a rischio la stessa balneabilità della meravigliosa costa. Ecco perché ci sembra opportuno, attesa l’inattività e l’assordante silenzio del Presidente della Circoscrizione Ennio Macrì, che sui problemi che interessano il territorio dura ormai da lunghissimo tempo, indire al più presto, alla presenza della cittadinanza e dei gestori dei lidi balneari e dei rappresentanti delle associazioni interessate, una riunione circoscrizionale, ove avere, da parte di tecnici qualificati, anche di associazioni ambientaliste, adeguate risposte alle domande poste e rassicurazioni ambientali e sanitarie sul progetto. A tal proposito, preghiamo di ciò l’ex Presidente della IV^ circoscrizione Francesco Citriniti, nonché i “marinoti” Franco Cimino e Tonino Cimino (che ha manifestato sull’argomento e sul problema più volte ampia sensibilità) di farsi promotori, trasversalmente, insieme ai nostri movimenti ed all’intera cittadinanza, di tale battaglia di chiarezza e verità, perché il bene della Marina è di tutti e non possono e devono esistono steccati e/o interessi politici di parte.