Il Catanzaro risale sul luna park e demolisce il Cerignola sotto una pioggia di gol. Dopo una serie di vittorie di misura, i giallorossi sciorinano una prestazione eccezionale, nonostante le condizioni pesantissime del terreno di gioco. Il distacco sul Crotone, fermato dal Monterosi, sale a 8 punti dopo un lungo testa a testa che durava dall’ultima partita di novembre.
Pioggia e freddo al “Ceravolo”
È una classica domenica d’inverno quella dello stadio “Ceravolo” che ospita la sfida fra Catanzaro e Cerignola, valevole per la 23esima giornata delle trentotto previste del torneo di serie C. Una fitta pioggia e un freddo gelido accolgono i 6.125 spettatori presenti, compresi i 106 sostenitori del Cerignola sistemati nel settore ospiti. I teloni protettivi, stesi durante la settimana e rimossi solo due ore prima della partita, hanno reso il manto erboso del Ceravolo meno pesante rispetto alle attese ciò che poteva essere. Ma la fascia sotto i “Distinti” è intrisa di fango per i noti problemi di drenaggio dovuti alla famigerata “palazzina”. E a proposito di palazzina, da segnalare i problemi nell’area riservata alla stampa, totalmente scoperta, in cui i giornalisti sono costretti a lavorare al freddo e spesso sotto la pioggia.
Il ricordo di Mimmolino
È la prima partita in casa senza Domenico Coppola (per tutti Mimmolino), l’ultras catanzarese scomparso di recente. I suoi amici della curva “Capraro” lo ricordano con una coreografia dedicata. “Niente sarebbe stato senza di te, nulla saremmo oggi senza di te. Il tuo esempio trasformare la curva in un tempio. Buon ultimo viaggio Mimmolino”. È questo lo striscione che campeggia in curva. Per evitare ritardi all’inizio della partita e inutili multe alla società, con grande correttezza gli Ultras fanno partire la coreografia e accendono i fumogeni giallorossi dieci minuti prima dal fischio d’inizio. Quando le squadre entrano in campo, il Catanzaro si dirige verso la curva a consegnare un mazzo di fiori a moglie e figli di Mimmolino, fra gli applausi di tutto lo stadio.
Schermaglie iniziali
Il Cerignola di Pazienza si presenta con il 3-5-2, Vivarini il classico 3-4-1-2 con Sounas titolare. Al via si capisce subito che il Cerignola non farà le classiche barricate. Come all’andata lascia giocare nella fase di palleggio i difensori catanzaresi e crea densità sulla mediana con l’obiettivo di limitare le giocate di Verna, Sounas e di Ghion. I primi dieci minuti sono di studio. Il Cerignola aggredisce i portatori di palla in maglia rossa. La manovra catanzarese non è fluida in fase d’uscita perché il manto erboso non favorisce lo sviluppo delle trame di gioco. I ragazzi di Pazienza riescono nella riconquista delle seconde palle e cercano gli spazi per offendere. Tutto questo dura fino a quando il Catanzaro non capisce le dinamiche del terreno. Sull’infame corsia di destra, quella più disagiata, è Situm a prendere l’iniziativa alzando il baricentro della squadra.
Novità tattica
Vivarini, a questo punto, decide di provare una novità tattica. Alza Ghion sulla linea di Sounas, a ridosso dei due attaccanti: i trequartisti in appoggio alla manovra offensiva diventano due. I movimenti adesso sono più consoni al gioco dei giallorossi. La manovra ne trae giovamento e si fa più arrembante e pericolosa. La rete del primo vantaggio matura al 25esimo. Scambio stretto fra Sounas e Ghion che imbecca Iemmello con un assist per palati fini. L’attaccante s’invola verso Saracco e calcia a rete di destro. Il portiere la tocca come può, la palla sta per entrare in rete ma Coccia sulla linea respinge, colpisce in pieno il suo compagno Blondett e rimette in gioco Biasci che di testa, a porta sguarnita, realizza il suo dodicesimo gol in questo torneo. Con il Catanzaro in vantaggio adesso è un’altra partita. Il Cerignola deve aprirsi. I giallorossi, che intanto hanno preso le misure agli avversari e alle condizioni del terreno di gioco, diventano sempre più pericolosi e cercano il raddoppio.
Il raddoppio
Alla mezzora è monumentale Brighenti su una palla persa in uscita da Iemmello. L’ex Frosinone in scivolata salva da ultimo uomo su una pericolosa incursione di un attaccante pugliese che stava trovando una prateria verso Fulignati. L’intervento conferma lo spirito di una squadra in cui ogni calciatore aiuta il suo compagno. Il gol che chiude il primo tempo nasce da una percussione di Scognamillo fermato al vertice sinistro dell’area. La barriera del Cerignola è folta, così come quella del Catanzaro a coprire la visuale del portiere. Vandeputte di destro calcia a forte con il suo classico tiro a giro. Una deviazione cambia leggermente la direzione del pallone e Saracco capitola per la seconda volta. Prima dell’intervallo, ancora il belga si accentra da sinistra e calcia a rete: stavolta Saracco c’è.
Iemmello superstar
La ripresa inizia con gli stessi ventidue del primo tempo. Il Cerignola tenta di recuperare una partita ormai compromessa: è una mossa letale per i pugliesi. Dopo neanche tre minuti di gioco Biasci, imbeccato da Iemmello, spreca in ripartenza la palla del 3-0. Saracco para respingendo di piedi la conclusione dell’attaccante giallorosso. Dopo due minuti arriva il tris: una perla. Iemmello parte dalla trequarti, con una finta mette a sedere Coccia e, arrivato al limite dell’area, chiama in chiusura Blondett e Capomaggio. Il bomber catanzarese dialoga stretto con Ghion, arriva davanti al portiere e insacca con un tocco sopraffino all’angolino destro. Altri cinque minuti e Iemmello concede il bis siglando la sua quindicesima rete nel torneo. Stavolta l’azione è quella classica: inserimento di Vandeputte dalla sinistra e rasoiata al centro precisissima per Iemmello. L’attaccante con uno scavetto arriva prima di Saracco in disperata uscita e gonfia la rete con una palombella. La curva esplode, l’ennesimo poker è servito.
Il resto è accademia
Adesso il Catanzaro non vuole più infierire. Pontisso e Curcio rilevano Ghion e Iemmello che esce fra gli applausi scroscianti degli spettatori presenti. A seguire entreranno Tentardini e Cianci per Situm e Biasci, infine Rolando per Vandeputte. Cianci, sull’ennesimo assist stavolta da destra dall’onnipresente Vandeputte, potrebbe firmare il pokerissimo con una mezza sforbiciata ma Saracco compie una prodezza ed evita il quinto gol. Non accadrà più nulla sino alla fine. Il Catanzaro controlla e aspetta il triplice fischio che arriva quasi in contemporanea con il pareggio del Monterosi all’ultimo respiro sul Crotone.
“La capolista se ne va”
Canta il “Ceravolo” sotto la pioggia, canta fortissimo “La capolista se ne va”. La squadra festeggia in campo e corre sotto la “Capraro” a raccogliere i meritati applausi della curva e degli altri settori. Il pari del Crotone porta i giallorossi a +8. Troppo presto perché possa essere un allungo decisivo. Bisognerà tenere altissima la concentrazione e non sentirsi appagati. Domenica c’è un’altra tappa fondamentale per il Catanzaro. Nella tana del Messina non ci sarà mister Auteri, che si è dimesso con Pitino, ma ci sarà l’ex Ds Logiudice in cerca di rivincite. Servirà il solito Catanzaro, su un campo ostico contro una rivale di sempre, data per spacciata fino a qualche settimana fa, ma che oggi è in salute e viaggia sulle ali dell’entusiasmo grazie a tre vittorie consecutive. Non certo una novità per i ragazzi di Vivarini.
Caro Francuccio purtroppo non capiscono. Come dice Giallorossoavuta c è sempre qualcosa da lamentarsi. Non abbiamo hna squadra così forte da 40 anni a queata parte e i commenti quali sono…le vetrate e il parcheggio. Ma tirreni conto? Come se Noto, il più grande imprenditore calabrese che ha fatto un investimento col catanzaro non avesse ben presente la situazione. Sono cose più grandi di noi. Sono aspetti che riguardano politica e proprietà. A noi spetta solo sostenere le aquile, e godere in pieno di questo momento e far godere gli aquilotti sparsi nel mondo
Essere sei il numero uno. Forza Catanzaro
Questo è il nostro grande ESSERE👍👍👍👍👍
Questo è il nostro grande ESSERE👍👍👍👍👍
Vi hanno visto mano per la mano a via Indipendenza
💔
No ai giardini di San keonardo
Ma qualcuno sa come è la situazione contrattuale dei ns 11 titolari? Il cartellino deiI tre dietro, poi vandeputte, biasci,sounas, sono dinproprieta o prestito?
Essere come mai fai questi discordi?? non ti sembra un pò presto?
Come per la questione stadio: a Settembre a campionato in corso, se ne parla… o no??
Fino a settembre URRA’: CERIGNOLA 4 PAPPINE A CASA !!
Ti sembra il caso di essere così previdente???
ma smettila
Ti svelo un segreto, Branduani a Maggio ai play off è arrivato col contratto scaduto, e indovina un pò per colpa di chi siamo stati eliminati, perchè ha fatto “la Vacca”??? Tu continua a credere alla storiella di Rutella e Ghirelli…
C’è tempo per pensare ai contratti, c’è tempo per lo stadio…
Tranquillo però..
Mi pare della proprietà
Grande tecnica dei nostri calciatori, ma anche grande preparazione atletica. I Giallorossi corrono e aggrediscono fino al 90mo e oltre. Superano gli avversari non solo in dribbling ma anche sulla velocità, gli affondi di Vandeputte ma non solo, ne sono una riprova.
Cerignola, Brignola e Cagnola per i topi di fogna. Stiamo attenti pero’, che i luridi esseri sono sempre sul pezzo.
Avanti Aquile.
In questo momento magico e irripetibile provo la sensazione bellissima di vivere un sogno. Il Catanzaro sta facendo la storia del calcio ed è un miracolo. Uno di quei miracoli romantici e particolari che hanno fatto la storia giallorossa e che mio padre ha vissuto da ragazzo. Dopo anni di sofferenza, fino a sfiorare anche il baratro della retrocessione, regaliamo alla serie C il più grande campionato che una squadra abbia fatto. Certo non è finita, dobbiamo ancora lottare, tutti insieme con consapevolezza e rispetto per gli avversari. Ma quanto è bello, dopo tante pene, godersi ogni domenica una squadra di altissimo spessore umano e tecnico. Cose di questo tipo capitano una volta sola e vorrei davvero poter avere la fortuna di tifare dal vivo e rifarmi gli occhi dagli spalti del Ceravolo in ogni partita casalinga. Forza aquile.