Prendo atto che la mia nota stampa ha chiarito le modalità dei festeggiamenti della giornata delle Forze Armate, che si apriranno a Catanzaro dal 4 al 7 novembre e si concluderanno a Reggio Calabria. Lo stesso coordinatore del PSDI Di Donna ammette, nella sua replica, che non era conoscenza di tutto il programma.
Consiglio per il futuro all’attento esponente del PSDI (per dire il vero poco informato) di aggiornarsi sulle problematiche politiche-amministrative del territorio calabrese (disconosceva anche la presa di posizione dell’Assessore Regionale Tripodi nei confronti delle Poste Italiane per il trasferimento di alcuni uffici da Reggio Calabria a Catanzaro) e successivamente fare le proprie considerazioni e riflessioni.
Il suo comportamento può essere giustificato in quanto il suo partito è da tempo assente dal dibattito politico nazionale e regionale e per potersi nuovamente riaccreditare sui territori si serve di persone che avrebbero bisogno di frequentare dei corsi di formazione politica.
Per quanto riguarda la mia appartenenza al PDL, volevo ricordare al neo esponente politico, che il sottoscritto non solo si è affermato (replicando il risultato del 2004) nel collegio di Catanzaro VII – Corvo,Aranceto, Pistoia, Fortuna – ma è stato il primo degli eletti in Provincia di Catanzaro nella lista dell’UDC. Al momento del ballottaggio ha scelto di continuare a rimanere nel centro-destra e quindi di appoggiare Wanda Ferro candidata nella continuità del buon governo di Michele Traversa. Successivamente accoglievo l’appello del Presidente Be.rlusconi che nella costituzione del PDL chiamava a raccolta quegli esponenti politici che rimanevano delusi dal comportamento dell’UDC che non rispettava le linee congressuali ed i deliberati dei locali comitati provinciali (che avevano sancito di proseguire almeno per i livelli locali l’alleanza con il centro-destra) e che comunque forti di una radice cattolica e di un passato democristiano potevano rappresentare un valore aggiunto alla nuova formazione politica. Quindi assieme a tantissimi miei amici concorrevamo alla costituzione – su base locale e regionale – del PDL, facendo registrare tantissimi consensi nell’ultime elezioni europee (prima verifica del nuovo percorso politico) superando la percentuale fatta registrare dal partito nella regione Calabria.
Per quanto riguarda invece la Vicenda dell’Ospedale Militare di Catanzaro volevo ricordare a Di Donna che il sottoscritto propose unitamente ad altri consiglieri provinciali, nella scorsa consiliatura provinciale, un ordine del giorno (seppur non rientrante nelle competenze dell’ente intermedio) sul mantenimento dell’Ospedale Militare a Catanzaro e sul trasferimento del Comando regionale militare da Reggio Calabria a Catanzaro. Al dibattito in Consiglio erano presenti diversi dipendenti del nosocomio militare catanzarese che apprezzarono la levata di scudi del Consiglio Provinciale che successivamente seguì al Ministero della difesa la giusta rivendicazione tutelando in tema di mobilità ,soprattutto,il personale in servizio presso la struttura sanitaria militare.
Per quanto riguarda, infine, la poco attenzione del Governo Berlusconi nei confronti di Catanzaro vorrei ricordare al disinformato Di Donna che in questi mesi il Comando Legione Carabinieri Calabria ed il Comando Provinciale di Catanzaro su imput del Ministro della Difesa e del Comitato Provinciale per la Sicurezza , ha dislocato nella zona sud di Catanzaro (Viale Isonzo, Aranceto e Pistoia) un ingente aliquota di reparti speciali dei Carabinieri che hanno ridato fiducia e speranza a tantissimi cittadini che hanno visto una efficace e qualificata risposta dello stato in una delle zone più a rischio criminalità di Catanzaro e della Calabria – .
Infine vorrei sapere dal coordinatore provinciale del PSDI se è d’accordo con il Presidente della Provincia Wanda Ferro – che in questi giorni è stato in prima linea per affrontare le problematiche dei danni del maltempo – sulla proposta di utilizzare gli operai forestali per fronteggiare i danni della rete viaria e ripristinare la vivibilità nei paesi flagellati dall’alluvione.
EMILIO VERRENGIA
VICE PRESIDENTE CONSIGLIO PROVINCIALE DI CATANZARO