“Rosy Bindi non deve dimettere dalla presidenza dell’Antimafia, ma dia un segnale politico rinunciando all’indennità di 3000 euro al mese che le spetta per questo ruolo”.
Matteo Renzi torna sulla recente elezione di Rosy Bindi, eletta in Parlamento nelle liste del Pd in Calabria, a presidente della Commissione parlamentare antimafia, una nomina che non è stata accettata dal Pdl che ha promesso “guerriglia” per bocca di Brunetta.
Il sindaco di Firenze e candidato alla segreteria nazionale del Partito democratico ha suggerito all’esponente parlamentare del Pd anche di rinunciare alla nomina di nuovi consulenti alla Commissione Antimafia e di procedere ad “‘aprire invece un ufficio a Reggio Calabria dove potrebbe andare ogni settimana per impegnarsi ancora di più contro la criminalità”.
Red