Neanche il tempo di metabolizzare l’ultima giornata e si torna subito in campo.
Il Catanzaro reduce da tre sconfitte consecutive attende il Rende fanalino di coda con soli 5 punti raccolti da inizio stagione.
La squadra biancorossa vive un momento estramamente difficile, dopo due ottime stagioni quest’anno i biancorossi non stanno riuscendo a trovare la quadratura per poter ambire alla salvezza, obiettivo dichiarato in questa stagione.
Le due squadre arrivano quindi con animi molto similari a questa gara, entrambe animate dalla voglia di invertire la rotta.
Giallorossi e biancorossi si sono incontrati già altre tre volte tra le mura del “Ceravolo”, due sono le vittorie del Catanzaro, mentre una volta si è imposto il Rende.
Come già detto, la società biancorossa non sta vivendo un momento semplice anche perché sportivamente è sempre difficile raccogliere l’eredità di un allenatore “architetto”, in grado di incidere in profondità sul sistema di gioco e di subordinare a principi condivisi dal collettivo tutte le individualità della rosa.
È quanto successo al Rende quest’estate. A fine campionato hanno dato l’addio diversi giocatori importanti: Awua, Franco, Actis Goretta, Laaribi, Viteritti, Gigliotti. Soprattutto, se n’è andato Francesco Modesto, un allenatore con idee forti, mutuate dal suo maestro Gasperini, capace di far competere il Rende anche contro le squadre più blasonate del girone C.
Il nuovo corso è stato inaugurato dall’inserimento di Andreoli e dall’ingaggio di alcuni giocatori di esperienza. È arrivato un regista di gran piede per la categoria come Loviso, pratico della zona visti i trascorsi a Cosenza. Con lui è sceso in Calabria anche Vitofrancesco, terzino con un paio di stagioni in B con la maglia del Cittadella. In avanti invece la società ha puntato su Libertazzi, una volta promettente centravanti primavera della Juventus, non troppo abile tecnicamente ma con un gran fisico (quasi un metro e novanta d’altezza) per imporsi anche sui palloni alti.
Non è andata come si sperava. Nelle prime sei giornate sono arrivate cinque sconfitte e un pareggio, con quattordici gol subiti e appena tre segnati. Un ciclo nero culminato con la batosta del 5-1 inflitto dalla Paganese di Erra. Per Andreoli è arrivato l’esonero e la panchina è stata affidata al suo vice, Andrea Tricarico, nativo di Cetraro. Dopo Trocini, la società biancorossa punta ancora una volta su un allenatore autoctono, di appena trentasei anni e ritiratosi lo scorso anno dal calcio giocato.
Tricarico non ha nulla da perdere ma non sarà di certo facile tornare a sperare nella salvezza. Il Rende è mestamente ultimo a cinque punti, uno solo in meno rispetto alla Sicula Leonzio, titolare dell’ultimo slot valido per i play out. La salvezza diretta invece di punti ne dista già otto.
Nelle sue prime cinque partite Tricarico è riuscito a strappare un pareggio all’Avellino, ma ha subito quattro sconfitte, di cui una col Potenza in Coppa Italia. È arrivato anche un umiliante 6-1 con la Viterbese. All’ultima giornata però i biancorossi hanno invertito l’inerzia e hanno finalmente ottenuto la prima vittoria. 2-0 alla Sicula Leonzio, protagonista assoluto Luca Scimia, autore di una doppietta. Classe ’99, neozelandese di nascita, il giovane centrocampista si è formato nel Pescara e sembra essere un titolare indiscutibile per il suo allenatore: «E’ un giocatore di prospettiva con grandissime qualità, che può crescere ancora e avere un futuro da protagonista. Non sempre è costante e tiene alta la tensione ma a un giovane può capitare, non c‘è da preoccuparsi».
Tricarico ha schierato i suoi alternativamente col 4-3-3 o col 4-2-3-1, anche se la vittoria è arrivata col primo modulo. Tra i pali c’è Savelloni, mentre i terzini sono Vitofrancesco a destra e Blaze a sinistra. Particolare attenzione al francese, sempre preciso ed efficace in conduzione e abituato ad affacciarsi nella metà campo avversaria con costanza già dai tempi di Modesto. In mezzo, per un centrocampo di qualità, il posto di regista dovrebbe essere di Loviso, con Collocolo alla sua destra. Dalla posizione di Scimia dipende invece lo schieramento: può agire da trequartista per dar vita al 4-2-3-1 oppure può rimanere sul centro sinistra nel 4-3-3. Occhio in ogni caso alle sue doti di inserimento. In avanti Libertazzi non si è imposto come titolare e il terzetto offensivo dovrebbe essere composto da Vivacqua e Giannotti sulle fasce e Rossini in posizione di centravanti.
Mister Tricarico dovrebbe confermare quindi il 4-3-3 che ha portato i primi tre punti in classifica.
Tra i pali troveremo Savelloni.
Difesa a quattro formata da Blaze, Germinio, Bruno e Vitofrancesco.
A centrocampo agiranno Scimia, Loviso e Colloco.
In attacco spazio a Vivacqua Giannotti e Rossini.
Sulla carta la partita col Rende è l’impegno migliore per permettere al Catanzaro di sbloccarsi e a Grassadonia di guadagnare fiducia agli occhi di un ambiente timoroso che la stagione possa essere naufragata già ad ottobre. Col nuovo tecnico in carica da meno di una settimana però la partita è più insidiosa che mai, visto che i biancorossi vorranno sfruttare l’onda verde della vittoria con la Sicula.
Probabile Formazione 4-3-3: Savelloni, Blaze, Germinio, Bruno, Vitofrancesco, Scimia, Loviso, Colloco, Vivacqua, Giannotti, Rossini. All. Tricarico
Luca Pagano e Emanuele Mongiardo
(La sintesi di Rende-Sicula Leonzio 2-0 – 11^ giornata del Girone C di Serie C)