”Voi distruggete ma noi entro Pasqua ricostruiamo”: e’ questo il messaggio che la Conferenza episcopale calabra (Cec), attraverso la Commissione per la pastorale sociale e il lavoro-giustizia e pace, lancia agli autori dell’ attentato che ha distrutto diecimila piantine di lamponi nella serra chiamata ”Frutti del Sole” nella Locride, gestita dalla cooperativa ”Valle del Buonamico”, aderente al Progetto Policoro.
La Cec, in sintonia con l’ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro e con le comunita’ ecclesiali della regione, lancia un appello affinche’ tutte ”le comunita’ cristiane e gli uomini di buona volonta’ diano un segno concreto di solidarieta’ alla cooperativa colpita e cosi’, superando le morale di circostanza, si dia un messaggio ai malavitosi. Si tratta – spiega una nota – di devolvere, per realizzare questo segno di speranza, una parte delle offerte che si raccoglieranno come frutto del digiuno quaresimale”.
”Come ci suggerisce la prima lettera di S. Pietro – spiega il segretario della Commissione della Cec, don Piero Furci – non ci meravigliamo delle persecuzioni, che senz’altro non si esauriscono con questo vile attentato, perche’ sono il segno che siamo sulla strada giusta per avviare un concreto riscatto nella nostra terra di Calabria”.
Scrivi un commento
Devi essere loggato per pubblicare un commento.