REGIONE: Votiamo con un click il nome del palazzo del Consiglio Regionale

Antonio Guarasci, Tommaso Campanella, Corrado Alvaro, Umberto Zanotti Bianco, Italo Falcomatà, Gioacchino da Fiore, San Tommaso d’Aquino: è questa la classifica, provvisoria, dei nomi più votati per l’intitolazione del Palazzo del Consiglio regionale. Il risultato emerge da un primo bilancio del sondaggio popolare lanciato dalla rivista Calabria d’intesa con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio che proseguirà ancora nei prossimi mesi. L’iniziativa sta riscuotendo un successo superiore alle stesse previsioni. Centinaia di calabresi stanno esprimendo le loro preferenze con lettere, fax, e-mail e sul sito internet (www.consiglioregionale.calabria.it) dove è stato allestito un apposito link. “Oltre alla straordinaria, entusiastica partecipazione – sottolinea il presidente del Consiglio regionale, Luigi Fedele – si coglie soprattutto una sintonia subito stabilita dall’iniziativa col sentire comune dei calabresi. Si sta delineando così – aggiunge Fedele – una specie di campagna di comunicazione molto coinvolgente che vede in lizza le preferenze per figure di rilievo della nostra storia passata e recente”.

“Percepito come un’occasione di partecipazione per dare un nome adeguato all’edificio – afferma il direttore di Calabria, Gianfranco Manfredi – il sondaggio è stato accolto come un canale per favorire quel processo di identificazione di tutti i calabresi verso l’edificio-istituzione che è, in definitiva, la loro casa”. Partito da poco più di un mese sulle pagine di Calabria e sul sito internet del Consiglio regionale, il sondaggio all’inizio annoverava soltanto le proposte di Tommaso Campanella, il grande filosofo e poeta del ‘500, di Corrado Alvaro, scrittore, giornalista e coscienza critica nazionale negli anni ‘30 e ‘40 del 1900, di Antonio Guarasci, protagonista della fase istitutiva del regionalismo, primo presidente della Regione, deceduto in un incidente stradale nel 1973 e di Umberto Zanotti Bianco, poliedrica figura di archeologo, filantropo e battagliero animatore di solidarietà verso la Calabria. Ma alle proposte iniziali si sono subito aggiunte altre candidature come quella di Italo Falcomatà, Gioacchino da Fiore, Pitagora, San Francesco di Paola, San Tommaso d’Aquino e Adele Giannone Salvidio, imprenditrice e benefattrice dei primi del ‘900 nel Cosentino. Palazzo Italia, Palazzo Calabria, Mediterraneo o dei calabresi sono, invece, le proposte pervenute che preferiscono non intitolare l’edificio ad un personaggio illustre.
(CNN 23.01.2004)

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Redazione

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