Come in parte preannunciato nei giorni scorsi, Rifondazione comunista si e’ autosospesa dalla presenza nella Giunta regionale calabrese.
Lo ha formalizzato oggi a Catanzaro il responsabile nazionale Enti locali del partito, Michele De Palma, insieme al segretario regionale Rocco Tassone, e alla rappresentaza di Rifondazione all’interno del consiglio regionale, composta dall’assessore regionale al Lavoro Nino De Gaetano e dal capogruppo Damiano Guagliardi. Dopo le dimissioni dei due assessori diessini e dell’assessore della Margherita, Nino De Gaetano e’ il quarto assessore a lasciare la giunta Loiero, sia pure con la formula dell’autosospensione (inaugurata dai diessini prima della loro decisione definitiva) e non delle dimissioni. “Il tema che poniamo alla discussione al Tavolo nazionale che si terra’ domani sulla Calabria, – ha affermato De Palma – riguarda il futuro di una terra di frontiera per l’Unione. O noi siamo capaci di porre al centro la questione morale e di un patto etico con la popolazione calabrese, che ha a che fare con la vita reale delle persone, o corriamo il rischio di trovarci ancora in una situazione in cui ogni volta andranno in scena crisi e microcrisi”.
Lo ha formalizzato oggi a Catanzaro il responsabile nazionale Enti locali del partito, Michele De Palma, insieme al segretario regionale Rocco Tassone, e alla rappresentaza di Rifondazione all’interno del consiglio regionale, composta dall’assessore regionale al Lavoro Nino De Gaetano e dal capogruppo Damiano Guagliardi. Dopo le dimissioni dei due assessori diessini e dell’assessore della Margherita, Nino De Gaetano e’ il quarto assessore a lasciare la giunta Loiero, sia pure con la formula dell’autosospensione (inaugurata dai diessini prima della loro decisione definitiva) e non delle dimissioni. “Il tema che poniamo alla discussione al Tavolo nazionale che si terra’ domani sulla Calabria, – ha affermato De Palma – riguarda il futuro di una terra di frontiera per l’Unione. O noi siamo capaci di porre al centro la questione morale e di un patto etico con la popolazione calabrese, che ha a che fare con la vita reale delle persone, o corriamo il rischio di trovarci ancora in una situazione in cui ogni volta andranno in scena crisi e microcrisi”.