La richiesta, formale e stringata, è indirizzata a Sebi Romeo, capogruppo del Pd in consiglio regionale. A sottoscriverla sono sei consiglieri regionali del Pd: Giuseppe Aieta, Domenico Battaglia, Domenico Bevacqua, Carlo Guccione, Antonio Scalzo e Michele Mirabello.
Si tratta di cinque esponenti di peso del Pd calabrese che, oggi, hanno chiesto ufficialmente a Romeo «una urgente convocazione del gruppo consiliare» per discutere, si legge in una nota, della «situazione politica attuale» e della «seduta del consiglio regionale prevista per il prossimo 3 dicembre».
Al di là del lessico politichese volutamente vago, però, la richiesta dei sei consiglieri regionali assume senza dubbio un significato politico ben preciso. Intanto, è chiaro come Aieta, Battaglia, Bevacqua, Guccione, Scalzo e Mirabello di fatto si sostituiscano a Romeo che, nel suo ruolo di capogruppo, non dovrebbe avere bisogno di simili solleciti per riunire la squadra consiliare e affrontare le questioni politiche più calde: se non è una sfiducia, poco ci manca.
Meno chiaro, a leggere solo la nota stampa inviata alle redazioni, è il reale motivo della richiesta indirizzata a Romeo, che invece, secondo i bene informati, riguarderebbe la carrellata di nomine di competenza del consiglio regionale (tra cui anche quella del Garante per l’infanzia che, come raccontato dal Corriere, è scaduta da maggio) da formalizzare da qui a breve.
È su questo che i sei consiglieri hanno preso posizione, ed è su questo che chiedono un netto cambio di rotta (e di metodo) rispetto al passato: per la prima volta – sarebbe la posizione dei sei firmatari della richiesta – invece che affidare tutte queste nomine solo alla presidenza di Palazzo Campanella, si chiede che a decidere sia direttamente il consiglio regionale.
Tradotto: piuttosto che lasciare tutto nelle mani di Nicola Irto, i consiglieri vogliono partecipare direttamente alle nomine. E vogliono farlo in vista della seduta di Consiglio del prossimo 3 dicembre, che vede tra i punti all’ordine del giorno anche l’assestamento di bilancio.
Sergio Pelaia
corcal