Non potrà avvenire prima della metà della prossima settimana, e non è nemmeno detto, la proclamazione ufficiale di Mario Oliverio a presidente della Regione Calabria.
Oliverio, intanto, sta lavorando alla formazione della sua Giunta che, come ha più volte ribadito, dovrà essere rappresentativa del territorio.
A ritardare la proclamazione c’è il lavoro di verifica che il tribunale di Cosenza sta facendo sulle due sezioni di Castrolibero, il comune del cosentino in cui sono state registrate delle incongruenze dei dati elettorali riguardanti sia i registri che le preferenze. Un’operazione di controllo che inevitabilmente porterà ad un ritardo nella verifica, prevista dalla legge, dei verbali di tutte le 869 sezioni della provincia, che solo alla conclusione potranno essere inviati all’Ufficio centrale di Catanzaro il quale dovrà provvedere alla proclamazione.
Quando i funzionari del tribunale arriveranno alla lettera C di Castrolibero, per le due sezioni “incriminate” non sarà sufficiente solo il controllo dei verbali ma, probabilmente, sarà necessario andare al riconteggio di tutte le schede. Se ciò non preoccupa minimamente Oliverio – il cui vantaggio abissale sulla candidata del centrodestra Wanda Ferro lo mette al sicuro da qualsiasi sorpresa – preoccupa, e non poco, i candidati al Consiglio, che potrebbero vedere le loro posizioni in lista cambiare.
Per qualcuno a favore, per altri, invece, in negativo.
Di tutto questo non si preoccupa Oliverio che in queste ore sta lavorando alla composizione della nuova giunta, “dimagrita” di sei componenti rispetto alla precedente per effetto del censimento Istat che ha decretato che i calabresi sono meno di due milioni, imponendo un taglio al numero dei consiglieri – passati da 50 a 30 – ma anche degli assessori, che dovranno scendere da 12 a sei, tre dei quali potranno essere esterni.
I principi che ispirano il lavoro di scelta di Oliverio sono quelli del «cambiamento della Calabria», delle «energie fresche» e della «rappresentatività dei territori».
Concetti espressi in più di un’occasione e che il neo-presidente – dicono alcuni suoi stretti collaboratori – intende mettere realmente in pratica, a cominciare dalla composizione del nuovo esecutivo.
Una squadra per la quale Oliverio può pescare dai 19 consiglieri della sua maggioranza e che dovra’ aiutarlo a realizzare i suoi obiettivi, tra i quali, quelli considerati prioritari, sono la sburocratizzazione, la sanità, l’impiego dei fondi europei, i territori. Il tutto con un occhio al partito.
Uno di questi temi, i fondi Ue, Oliverio avrà modo di cominciare ad affrontarlo già venerdì prossimo, quando in Calabria arriverà il premier Matteo Renzi. Un appuntamento al quale non potrà fregiarsi del titolo formale di presidente della Regione Calabria, ma che cambiera’ ben poco nella sostanza delle cose da dire al premier.
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