Messa in archivio la bruciante sconfitta di sabato, il Catanzaro si prepara ad affrontare la Reggiana. È difficile dire che impatto possa avere giocare poche ore dopo aver perso, soprattutto nel modo in cui lo hanno fatto i giallorossi. La voglia di riscatto potrebbe fare la differenza, ma è vero anche che dopo il ciclo di tre sconfitte consecutive le due settimane di pausa per le nazionali furono decisive per riordinare le idee e affrontare al meglio il derby e la partita di Palermo.
Nel Catanzaro ci sarà grande voglia di riscatto e sarà importante canalizzare quell’energia per affrontare al meglio la Reggiana, un altro avversario che fisicamente potrebbe mettere in difficoltà la squadra di Vivarini.
Gli emiliani sono ritornati in Serie B a distanza di due anni dall’ultima volta. Hanno già affrontato le aquile nella Supercoppa di Serie C dello scorso anno, ma i granata sono una squadra totalmente diversa, a partire dall’allenatore. Aimo Diana da anni ormai è un grande nome della Serie C e avrebbe di certo meritato la cadetteria dopo tanta gavetta. Dopo aver sfiorato la promozione nel 2021/22, lo scorso anno aveva saputo plasmare una squadra competitiva e preparata in tutte le fasi.
Alla fine, però, le discrepanze con la società hanno portato alla separazione e così la Reggiana ha virato su Alessandro Nesta. L’ex centrale del Milan ha faticato in questa prima parte della sua esperienza da allenatore, ma in Emilia, finora, sta disputando una buona stagione in relazione all’organico e alle attese.
È cambiata parecchio anche la rosa. La Reggiana ha puntato su nomi d’esperienza, molti dei quali con diversi anni di Serie A alle spalle: il centrale Szyminski ex Frosinone, l’ex Genoa ed Empoli Pajac, l’ex Juventus e Genoa Portanova e l’ex Spezia Antiste. Senza dimenticare Gondo, eroe della promozione della Salernitana nel 2021/22 e Alessandro Bianco, a lungo obiettivo del Catanzaro quest’estate.
La Reggiana con la vittoria di sabato scorso si è allontanata dalla zona retrocessione e avrebbe potuto accumulare ancora più punti con un po’ di sfortuna in meno, come per esempio nel pareggio di due giornate fa contro il Brescia, in cui le rondinelle riuscirono a segnare in pieno recupero del secondo tempo.
Come gioca la Reggiana
Nesta aveva iniziato la stagione con la difesa a quattro e il rombo a centrocampo. Nelle ultime giornate, però, è passato al 3-4-2-1 per avere maggiore copertura e anche un difensore in più in fase di impostazione.
Al di là dei moduli, sono le caratteristiche dei giocatori a determinare il modo di stare in campo e così la Reggiana cerca soprattutto di attaccare in campo aperto: Antiste, Gondo, Varela, sono tutti temibili in velocità
La manovra si sviluppa sulle fasce: Pieragnolo a sinistra è un giovane interessante e offre spinta continua. Nel mezzo, se Bianco e Kabashi si dividono la regia, Portanova invece garantisce strappi palla al piede e inserimenti. A livello individuale, però, l’avversario più pericoloso è il portoghese Varela, che potrebbe partire dalla panchina. Varela ha una velocità fuori scala per la Serie B ed è un giocatore in grado di spaccare le partite.
Insomma, la Reggiana ha come obiettivo la salvezza ma a livello individuale è davvero un’ottima squadra. Il Catanzaro dovrà dimostrare di aver imparato la lezione per affrontare la prossima partita con applicazione massima.
Oggi l’importante e’ non perdere a qualsiasi costo .