La battaglia per il ripristino del bur Calabria è ufficialmente iniziata all’ hotel Phelipe di Lamezia ieri alle ore dieci. Dinanzi ad un pubblico numeroso il comitato per la promozione del primo referendum regionale ha visto la sua luce. A dimostrarne la forza e la qualità delle intenzioni un inatteso quanto stimolante dibattito tra i promotori e il dottor Strangio, capo gabinetto del presidente regionale Peppe Bova, il quale senza pregiudizio del processo di costituzione del comitato referendario ha comunque voluto portare il punto di vista del consiglio regionale sulla vicenda. La linea della giornata è stata comunque dettata dalla introduzione di Salvatore Scalzo , presidente dell’associazione Ulixes , la quale ha avuto il merito di costituire attorno alla strada referendaria una coalizione trasversale e compatta. Due gli obiettivi indicati: il protagonismo delle associazioni e l’impegno mirato al risultato specifico, lontano da ogni ombra di strumentalizzazione. I numerosi interventi che si sono succeduti, oltre a rilevare la bontà dell’iniziativa e la necessità di intraprenderla, hanno messo in rilievo le difficoltà che attanagliano l’attuale giunta regionale e la crisi politica che sta vivendo l’intera regione. Chiodo per la CGIL, Zannino e Cubello per la CISL, Castagna per la UIL hanno confermato il sostegno in prima linea a “questa grande e necessaria avventura democratica” . Sollecitazioni forti sono giunte dall’imprenditore Filippo Callipo e dal giudice della Corte di Cassazione Romano De Grazia i quali hanno parlato di stato d’emergenza non più tollerabile. Molti giovani presenti: non solo quelli dell’Ulixes ma anche la viva associazione cosentina Bellaciao che con il suo portavoce Palermo ha evidenziato quanto questa battaglia debba coinvolgere particolarmente le associazioni soprattutto alla luce della crisi dei partiti. Diversi gli esponenti politici intervenuti tra i quali l’On. Magarò di RNP, Scaramuzzino di Forza Italia, Bordino dell’ UDC e Pino Commodari di RC con quest’ultimo che ha evidenziato l’impegno del partito nei lavori costitutivi intrapresi nella città di Catanzaro. Il dibattito si è aperto e chiuso con l’intervento deciso del Prof. Silvio Gambino guida tecnica di questo comitato, che gode già dell’adesione di oltre 50 tra associazioni e segreterie partitiche . Gambino ha trovato non convincenti le spiegazioni addotte dal dottor Strangio, bollabili sia da un punto di vista tecnico che politico. Di comune accordo con l’associazione Ulixes e gli altri promotori del comitato, ha comunque espresso oltre alla opportunità ineludibile di seguire in tempi brevi l’espletamento dell’iter procedurale, la positività della presenza del capo-gabinetto di Bova rilanciando il desiderio che possa istituirsi una cooperazione fissa tra il Consiglio e questa integrata società civile sana, capace di dare attuazione alle disposizioni dello statuto regionale relative alla partecipazione popolare. Alla fine dei lavori si è ufficializzato il nome dei 10 firmatari che secondo le disposizioni in materia referendaria presenteranno il quesito all’ufficio di Presidenza. Firmeranno i rappresentanti delle associazioni Ulixes, Bella Ciao, Fondazione Gianluca Congiusta, Centro Studi “Lazzati”, le tre segreterie regionali dei sindacati (CGIL, CISL, UIL), i professori Silvio Gambino, Alberto Scerbo, Antonino Spadaro (rispettivamente delle università di Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria). Il comitato organizzatore annovera però tutte le realtà che hanno ufficialmente aderito fino a giorno 10 febbraio. A giorni il deposito della richiesta: il conto alla rovescia parte. Ma, al di là del referendum, questo 10 febbraio è stato un grande giorno di democrazia.
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