Rassegna stampa

Rassegna stampa di venerdi 31 gennaio

Catanzaro, situazione difficile
Mancuso: «Voglio cedere a persone credibili e col sostegno di seri istituti
di credito»

GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – Pioggia di notizie e comunicati, anche nella giornata di
ieri. Il primo e il più importante, è quello diramato ieri dall’ex
presidente Mancuso, che ha fatto sapere d’essere disposto a cedere la
società a “vecchi e nuovi aspiranti soci”.
MANCUSO ATTENDE – L’azionista di maggioranza, ha precisato che i suoi
professionisti di fiducia, “attendono soltanto di sapere presso quale
studio notarile il suddetto passaggio dovrà realmente avvenire”.
La lettura più immediata, indurrebbe a ritenere che l’ex presidente
giallorosso abbia così spalancato la porta della società al dottor
Claudio Parente che, ieri, aveva rinnovato la propria candidatura all’acquisto.
Un’interpretazione basata sull’esperienza induce, invece, a maggiore
prudenza. Infatti, fra la disponibilità a cedere e l’effettivo
trasferimento, intercorrono tanti potenziali ostacoli, che potrebbero essere
anche normali nelle complesse trattative di trasferimento delle società.
La speranza di tutti è che non sia così e che la cessione avvenga
in maniera sollecita, stante la circostanza, come lo stesso Mancuso ha ricordato
nel suo comunicato di ieri, che da tempo vuole passare la mano, con l’unica
condizione di continuità aziendale. Dopo aver definito “limpide”
le proprie intenzioni, Mancuso ha posto un’altra sacrosanta condizione
e, cioè, che il potenziale acquirente sia credibile e supportato da primari
e seri istituti di credito.
IN LIZZA ANCHE L’IMPRENDITORE GIOELE CAVALLARO – Con un proprio
comunicato di ieri sera, l’imprenditore dottor Gioele Cavallaro, costruttore
estremamente credibile per i vari cantieri aperti in Calabria ed in tutta Italia,
ha preso le distanze dal duo Signifredi-Tallarida che avrebbero abusato del
suo nome, sostenendo che già da tempo, tramite il suo commercialista
Roberto Altilia, ha chiesto le verifiche contabili della società giallorossa
e che mantiene inalterata la propria autonoma disponibilità a rilevare
il Catanzaro, con o senza la collaborazione di altri operatori. Con molto garbo,
Cavallaro ha inteso sottolineare come nella vicenda “nessun appunto debba
essere mosso ai vertici giallorossi.”
L’EX PRESIDENTE DENUNCIA UN SUO EX GIOCATORE – Su un quotidiano
locale, Ferrigno avrebbe ieri invitato i tifosi alla rivolta, spronandoli, fra
gli altri, contro Mancuso, apostrofato dal giocatore con pesantissime espressioni.
A riguardo, Mancuso, nella parte finale del proprio comunicato, ha scritto che
il centrocampista “è noto alle cronache per vicende essenzialmente
non correlate al mondo dello sport” e che valuterà “se esistono
i presupposti per adire le competenti sedi legali e federali.” Se c’era,
cioè, bisogno di ulteriori motivi a far comprendere il livello di turbolenza,
questa di Ferrigno è l’evidente segnale della tempesta in corso.
LA PROTESTA DELLA SQUADRA – Annunciata la messa in mora della società,
Logiudice aveva assicurato la massima professionalità e responsabilità
dei compagni, anche perché non ci sarebbe stato niente da fare in una
situazione di stallo come quella in corso. Invece, i giocatori ieri non si sono
allenati e molti hanno minacciato di non partire per la prossima trasferta.
E’ chiaro, d’altra parte, che le loro preoccupazioni (5 stipendi
arretrati!) sono fondate e legittime e che per nessuno sarebbe facile lavorare
senza essere pagati.
Salvatore Blasco

Anche se non s’è ieri allenata, la squadra partirà, smentendo
i timori che s’erano diffusi fra i tifosi. Lo ha dichiarato Dellisanti
che ha così tranquillizzato la piazza: “La situazione è
veramente difficile. Chi ritarda nella soluzione di questa intricata situazione,
non fa certamente il bene del Catanzaro.La squadra non s’è allenata,
ma siamo pronti a partire. Ci mancherebbe altro! Non ci son dubbi che scenderemo
in campo, sperando più che mai nella buona sorte.” (F.B.)


GAZZETTA DEL SUD

Non s’intravede possibilità di uscita nella crisi societaria:
i due gruppi restano sulle rispettive posizioni
Catanzaro, situazione difficile
Mancuso: «Voglio cedere a persone credibili e col sostegno di seri istituti
di credito»

CATANZARO – Comunicati, incontri, le voci più disparate sulla
soluzione della crisi societaria del Catanzaro. Insomma quella di ieri un’altra
giornata, per così dire, ricca, ma senza quella via d’uscita dal tunnel
di una situazione ingarbugliata che aspetta tutto l’ambiente. Forse una mezza
speranza visto che in materia bisogna andare cauti: il ritorno sulla… scena
del signor Gioele Cavallaro che nel comunicato inviato alla stampa e indicato
quale legale rappresentante della Edil Cavallaro di Sassulo. Ha rotto il silenzio
il presidente dimissionario Giovanni Mancuso, attraverso un comunicato nel quale,
dopo aver accennato al clamore degli ultimi giorni sulla vicenda del Catanzaro,
ha scritto: «Ritengo quanto mai opportuno porre la parola fine a questa
incresciosa vicenda. Da tempo il gruppo da me presieduto ha pubblicamente dichiarato,
e in più circostanze di voler passare la mano nella condizione dell’U.S.
Catanzaro. Da tempo ho dato, a chiunque ne abbia fatto richiesta, la possibilità
di accedere alle documentazioni contabili della Società». Quindi,
dopo aver ribadito la condizione posta della continuità aziendale, ha
aggiunto: «A tal punto ritengo doveroso, dopo innumerevoli e folkloristiche
trattative, che se esiste la reale volontà da parte di vecchi e nuovi
aspiranti soci di rilevare il pacchetto azionario da me detenuto, i professionisti
da me incaricati attendono soltanto di sapere in quale studio notarile il suddetto
passaggio dovrà realmente avvenire. Sin da ora riconfermo che esiste
un mio totale assenso a cedere a persone credibili, economicamente supportate
da primari e seri istituti di credito, esclusivamente affinché possano
garantire un solido futuro alla Società». Nel comunicato, Mancuso,
ha incluso una risposta giustamente «pepata» al giocatore Ferrigno
che, attraverso una dichiarazione a un giornale locale, ha aizzato i tifosi
contro gli imprenditori locali, contro le autorità e anche contro lo
stesso Mancuso: «La dichiarazione – ha scritto – si commentata
da sola e identifica con precisione il professionista che le ha rilasciate,
noto ormai alle cronache per vicende essenzialmente non correlate al mondo dello
sport e sulle quali valuterò se esistano i presupposti per adire le vie
legali». Nel pomeriggio il lungo «confronto» tra un gruppo
di tifosi e i giocatori che anche ieri non si sono allenati: «Non abbiamo
la …testa», ha commentato un giocatore. Falsa la notizia che la questione
stipendi si stava risolvendo. E, come si accennava, ecco la sortita di Gioele
Cavallaro, pure attraverso una nota stampa. Il signor Cavallaro ha precisato,
dettagliatamente, di non essere stato compartecipe alla iniziativa del gruppo
Tallarida: «Ha agito – ha scritto – per proprio conto e senza
avallo del sottoscritto». Ha ammesso di aver incontrato il presidente
pro tempore Domenico Cavallaro, ricordando che in quell’occasione, ha esplicitamente
dichiarato: «La sua indisponibilità a prendere in considerazione
l’acquisto in tutto o in parte della quota della squadra di calcio giallorossa,
in assenza di una necessaria verifica patrimoniale ed economica aggiornata sullo
stato finanziario del sodalizio sportivo». Per il che ha dato incarico
al dott. Roberto Attilia di Catanzaro. E ancora: «Le vicende degli ultimi
giorni non hanno consentito alla dirigenza giallorossa di dare seguito alle
richieste del sottoscritto il quale, tuttavia, mantiene la sua disponibilità
tramite il dott. Altilia che ha fatto in tal senso passi ufficiali. Adesso per
poter fare il passo ulteriore, a cui sarei eventualmente propenso, chiedo di
conoscere il dettaglio della situazione contabile dell’U.S. Catanzaro al fine
di decidere con cognizione di causa se e come, con o senza collaborazione di
altri, procedere all’acquisto delle quote della squadra giallorossa».
Da parte sua il Catanzaro-squadra ha smentito la voce secondo la quale non si
sarebbe presentato domenica al Flaminio per la partita contro la Lodigiani.
Uno sconvolto Dellisanti di fronte agli amari eventi ha dichiarato: «Se
posso dire la mia asserisco che chiunque per il bene del Catanzaro avrebbe dovuto
fare l’impossibile per sanare questa situazione».
Vito Macrìna


GIORNALE DI CALABRIA

Catanzaro, la “guerra” dei comunicati
I giallorossi non si sono allenati neppure giovedì. Pesante polemica
tra Ferrigno e Mancuso

CATANZARO. Altra giornata di confusione quella di ieri per il Catanzaro dopo
quella, nerissima, di mercoledì sfociata nell’annuncio della messa
in mora da parte dei calciatori, nel comunicato di Parente che polemizzava con
Mancuso e nelle dimissioni del presidente-traghettatore Domenico Cavallaro.
Ieri altri comunicati sono partiti per le redazioni dei giornali. Il primo è
stato quello dell’azionista di maggioranza Giovanni Mancuso. “Dopo
innumerevoli comunicati e proclami, che da tempo oramai riempiono le pagine
dei quotidiani locali, rilasciate da tutti gli attori coinvolti nella nota vicenda
del cambio di proprietà dell’ Unione Sportiva Catanzaro, ritengo quanto
mai opportuno porre la parola fine a questa incresciosa vicenda”, si legge
nella nota scritta per conto di Mancuso. ”Da tempo il gruppo da me presieduto
–aggiunge la nota- ha pubblicamente dichiarato, ed in più circostanze,
di voler passare la mano nella conduzione della società US Catanzaro.
Da tempo ho dato a chiunque ne abbia fatto richiesta la possibilità di
accedere alle documentazioni contabili della società. Da tempo ho limpidamente
posto le condizioni per la mia uscita di scena, basandole essenzialmente sulla
precisa condizione che vi sia continuità aziendale. A tal punto ritengo
doveroso, dopo innumerevoli e folcloristiche trattative che se, come si apprende
oggi su tutta la stampa specializzata, esiste realmente la volontà da
parte di vecchi e nuovi aspiranti soci di rilevare il pacchetto azionario da
me detenuto i professionisti da me incaricati attendono soltanto di sapere presso
quale studio notarile il suddetto passaggio dovrà realmente avvenire.
Sin da ora riconfermo, -si afferma ancora nella nota ispirata da Mancuso- che
esiste un mio totale assenso a cedere a persone credibili ed economicamente
supportate da primari e seri istituti di credito. Per ciò che riguarda
le dichiarazioni rilasciate dal tesserato Ferrigno Fabrizio, le stesse si commentano
da sole ed identificano con precisione il professionista che le ha rilasciate,
noto oramai alle cronache per vicende essenzialmente non correlate al mondo
dello sport e sulle quali valuterò se esistano i presupposti per addire
presso le competenti sedi legali e federali”. L’ultimo piccato passaggio
della nota di Mancuso si riferisce a quanto dichiarato da Ferrigno ad un giornale
locale. Ferrigno aveva in sostanza detto che “domenica prossima sarebbe
giusto mandare in campo Mancuso ed i suoi collaboratori” aggiungendo che
Man-cuso, in pratica, “senza soldi è un signor nessuno”.
Alla nota di Mancuso non sono seguite, fino a tarda sera, comunicazioni provenienti
dai soci di minoranza, mentre il presidente Cavallaro, nella confusione generale,
ha intanto formalizzato, per come preannunciato nella conferenza stampa di mercoledì,
le sue dimissioni. Un altro comunicato è stato diffuso dall’ufficio
stampa di Cavallaro, Gioele, dato per oltre dieci giorni come componente della
cordata Tallarida. La nota chiarisce che “la posizione del Sig. Gioele
Cavallaro è sempre stata del tutto autonoma rispetto al gruppo Tallarida
che ha agito per proprio conto e senza alcuna preventiva autorizzazione o avallo
da parte del Sig. Gioele Cavallaro stesso, informato solo in seguito di tale
trattativa ma mai esplicitamente messo al corrente di quanto avveniva; Il Sig.
Gioele Cavallaro, allorchè messo al corrente di accordi che lo vedevano
coinvolto senza che vi fosse alcuna autorizzazione in merito, ha esplicitamente
dichiarato, in un incontro che vedeva presenti, tra gli altri, i Sigg. Tallarida,
Signifredi e l’attuale Presidente dell’U.S. Catanzaro Dott. Domenico
Cavallaro, la sua indisponibilità a prendere in considerazione l’acquisto
in tutto o in parte delle quote della squadra di calcio giallorossa, in assenza
di una necessaria verifica patrimoniale ed economica aggiornata sullo stato
finanziario del sodalizio sportivo. Allo scopo il Sig. Gioele Cavallaro ha dato
mandato ad un apprezzato professionista in campo commerciale, il Dott. Roberto
Altilia di Catanzaro che si è subito messo in contatto con i vertici
dell’U.S. Catanzaro per avviare il lavoro di verifica. Tutto ciò
a prescindere dagli esiti della trattativa tra gli attuali soci ed i rappresentanti
del gruppo Tallarida. Le vicende degli ultimi giorni non hanno consentito, evidentemente,
alla dirigenza giallorossa di dare seguito alle richieste del Sig. Gioele Cavallaro
il quale, tuttavia, mantiene inalterata la sua disponibilità per il tramite
del Dott. Roberto Altilia che ha già fatto passi ufficiali in tal senso,
ed attende fiducioso che la verifica dello stato patrimoniale ed economico dell’U.S.
Catanzaro possa prontamente avviarsi”. Intanto, tra co-municati, parole
e chiacchiere, la situazione più spinosa resta quella dei calciatori.
Già spedita la lettera di messa in mora, anche ieri i calciatori non
se la sono sentita di allenarsi. Per loro ha parlato chiaramente Logiudice:
“Siamo abbandonati a noi stessi da mesi, non vediamo una lira da tempo
immemorabile, non ce la sentiamo di far finta di allenarci quando abbiamo la
testa altrove, ai problemi delle nostre famiglie e nostri”. Oggi, quasi
certamente, una nuova puntata della telenovela infinita.
Re. Sp.

Autore

God

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