Rassegna stampa

Rassegna stampa di venerdi 3 gennaio

Preso Falco, Catanzaro ancora sul mercato. Interessano Sergi, Verolino, Vidallè e Cariello?

GAZZETTA DEL SUD

Quasi tutto definito per il primo acquisto. Ieri Dellisanti ha provato
la squadra nell’amichevole col S. Maria
Il Catanzaro punta sull’attaccante Falco

CATANZARO – Dovrebbe essere Nunzio Falco, 29 anni, essendo nato il 26
novembre del 1973 a Castelfranco Emilia (in provincia di Modena), attaccante,
in forza al Giugliano, il primo acquisto del Catanzaro. L’accordo con il giocatore
è stato raggiunto, anzi perfezionato, nei giorni scorsi, per cui lo stesso
ha praticamente le valigie in mano, pronto a raggiungere la città e,
quindi, aggregarsi alla squadra. Alcuni giallorossi che lo conoscono hanno detto
un gran bene dell’attaccante che alle qualità tecniche accoppia una stazza
fisica ragguardevole, essendo alto un metro e ottanta centimetri. Per sua ammissione
il suo ruolo naturale è al centro dell’attacco, anche se è stato
spesso impiegato da seconda punta. Intanto Falco (che, detto per inciso, ha
giocato 11 partite in serie A con la Reggiana nel campionato 94/95) si sente
già giallorosso, pur precisando Non ho ancora firmato il contratto, ma
il Catanzaro ha raggiunto l’accordo con il mio procuratore». Quindi il
giocatore ha spiegato i motivi della sua nuova scelta dopo le tante della sua
carriera: «Vengo a Catanzaro che considero piazza importante, dove peraltro
c’è sempre la voglia del salto di categoria che, purtroppo, per un motivo
o per l’altro non è potuto avvenire neppure nella più ghiotta
occasione che io ricordi, ovvero la finale play off con il Sora». Quindi
si è detto fiducioso sulla rimonta nel girone di ritorno: «Ritengo
– ha detto – che il Catanzaro ce la possa fare a conquistare i play
off anche perché è composto da bravissimi giocatori che conosco.
Chiaramente ci vorrà un pizzico di fortuna che anche nel calcio è
necessario». Falco ha, poi, precisato che arriverà in città
nella prossima settimana dopo un «salto» in Sardegna dove risiede
e dove deve sistemare alcune faccende personali. Intanto l’abituale programma
settimanale è stato rispettato anche ieri con il galoppo sulla palla
che è avvenuto sul campo del Santa Maria, ubicato nell’omonimo quartiere
a sud della città. Sparring partner lo stesso Santa Maria. Lo spostamento
è avvenuto per evitare di calcare il manto verde del «Ceravolo»
inzuppato d’acqua dopo la pioggia dei giorni scorsi, quando già il fondo
campo è stato rovinato dalla squadra allievi che sabato della scorsa
settimana ha giocato la sua partita di campionato. Confermata la notizia dell’indisponibilità
di Ambrosino per domenica, maturata invece l’altra del recupero di Corazzini,
anche se, va aggiunto, l’esterno difensivo di sinistra non è stato schierato
nell’amichevole. Il suo posto è stato occupato da Logiudice che, quindi,
ha giocato nel suo ruolo naturale. Non dovrebbe essere così domenica
in quanto con il rientro di Ciardiello in difesa e, l’altro, di Ferrigno sulla
fascia di sinistra molto probabilmente il maturo difensore (che, detto per inciso,
sta svolgendo il suo primario compito con profitto) continuerà a giocare
spostato in avanti, praticamente, sulla fascia di centrocampo, probabilmente
in alternativa a Folino. Moscelli, sempre alle prese con il malanno al nervo
sciatico, è stato impiegato nella seconda frazione della partita, talché
la coppia d’attacco è stata formata dal giovane Longo e da Bertuccelli.
Ma ecco lo schieramento iniziale giallorosso: Gentili tra i pali; De Sanzo e
Logiudice esterni in difesa; Ciardiello e Pastore, centrali; Folino e Ferrigno
sulle fase di centrocampo; Alferi e Ascoli centrali e appunto Bertuccelli e
Longo in Avanti. Da parte sua il Santa Maria si è opposto con Boccetti;
Gimpà, Cristofaro, Basile, Gabriele, Russo, Gentile, Dolce, Calia, Tavano,
Sodano. Abbastanza pimpante il Catanzaro che si è mosso con buona autorità
e con una altrettanto buona autorità e con una altrettanto buona applicazione
del solito schema pur di fronte a un Santa Maria che ha cercato di contrapporsi
efficacemente, riuscendovi in parte. Due infatti, i gol del Catanzaro, autori
Longo e Moscelli. Nella seconda parte dell’amichevole sono stati inseriti nel
Catanzaro oltre a Moscelli, Basile, Milone e Ausoni.
Vito Macrìna


GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – L’attaccante Nunzio Falco, 30 anni a novembre e proveniente
dal Giugliano, è il primo acquisto del Catanzaro. Il calciatore, emiliano
di Castelfranco e di scuola milanista, ha un curriculum di discreto livello,
in cui brillano 11 presenze in A nella stagione 94-95 e, nell’anno precedente,
altre 5 in B, sempre con la Reggiana. Le sue 142 gare di C1, invece, Falco le
ha registrate nelle file della Pro Sesto, del Prato, del Carpi, della Carrarese,
della Fidelis Andria, del Livorno, del Castel di Sangro, dell’Alessandria
e della stessa Reggiana. In C2, ha giocato 43 gare con il Giugliano, realizzando
complessivamente 12 gol. In precedenza, ha segnato altri 24 gol. Nonostante
tutto, il Catanzaro rappresenta ancora una piazza stuzzicante, come lo stesso
ha ieri confermato: “Più che stuzzicante, direi affascinante.”
– Da cosa si sente stimolato?
“Dalle ambizioni che da anni si covano in questa piazza, da uno stadio
ed un pubblico importanti, dalla possibilità d’inseguire ancora
i playoff, dai continui tentativi di promozione con particolare riferimento
a quelli compiuti negli ultimi tre anni. Mi sembrano motivi sufficienti per
un calciatore o mi sbaglio?”
– A proposito di playoff, secondo lei, ci sono ancora possibilità?
“Il Catanzaro ha giocatori importanti, a cui nulla è vietato. E’
un’ottima squadra, come ha dimostrato a Giugliano. In questa situazione,
non è difficile pensare a rimontare le posizioni, anche perché
la differenza, tenuto conto che c’è mezzo campionato da disputare,
non è incolmabile.”
– Chi conosce dei suoi nuovi compagni?
“Un po’ tutti: Alfieri, Ciardiello ed Ambrosino in particolare e,
per averci giocato contro, anche Ferrigno, Moscelli, Logiudice. Come si fa a
non vincere con questa gente?”
– Qual è il suo ruolo ideale?
“Posso indifferentemente giocare al centro o da esterno d’attacco,
anche se preferisco la prima posizione.”
– Però non è stato in carriera una macchina da gol…
“E’ vero, ma faccio segnare gli altri. Non c’è un buon
giocatore che sia stato al mio fianco, senza aver realizzato tante reti. Poi,
tenete presente che, in anni passati, sono stato molto utilizzato come tornante.”
– Come mai il Giugliano l’ha lasciata andar via?
“Sono in scadenza di contratto e, poi, con il Presidente ho un ottimo
rapporto. Con lui, mai ho avuto problemi.”
– Quando arriverà a Catanzaro?
“Devo ancora incontrare il mio procuratore, ma l’accordo con il
Catanzaro è stato già raggiunto. Poi, devo andare in Sardegna
dove abito, perché ho alcune cose da sistemare. Per l’inizio della
prossima settimana, dovrei essere a Catanzaro.”
Salvatore Blasco


CALCIOCAMPANO.COM

Falco a Catanzaro; in fermento il mercato di C-2
Nunzio Falco è in pratica del Catanzaro: il Giugliano si liberà
in tal modo di un ingaggio pesante e raggranella pure un pochino di soldi ma
si impoverisce tecnicamente e dovrà ora cercare una punta (Pignalosa
dell’ Avellino?) sul mercato. Più difficile che Romondini lasci i tigrotti,
il regista romano a Giugno sarà infatti svincolato. Morrone, pare aver
messo gli occhi sull’ esperto difensore Levanto del Latina e sulla punta granata
Poziello, appetito oltre che dalla Battipagliese pure dalla Palmese qualora
Verolino, cosa difficile, dovesse andar via (Catanzaro?). Anche Jacobellis è
sul punto di andare via da Pozzuoli.
Gianluca Monti


IL MESSAGGERO

L’AQUILA – Per le cessioni, Salvi dovrebbe andare alla Pro Sesto (domenica
a Paternò comunque dovrebbe giocare al posto di Cini se questi non recupererà
dall’infortunio), il Trento rivorrebbe Chiavaro e per Vidallè c’è
sempre la strada che porta a Catanzaro.

SAN BENEDETTO – Con l’apertura del calciomercato, sono numerose le richieste
che stanno arrivando alla Samb per diversi calciatori. Primo fra tutti Michele
Sergi. Il granatiere rossoblù, grande protagonista del doppio salto dalla
D alla C1, è seguito da diverse società. In questo campionato
non sta avendo molto spazio, ma in Coppa Italia ha confermato tutte le sue qualità,
mettendo a segno due reti in altrettanti incontri. Su Sergi hanno messo gli
occhi Cremonese, Foggia e Catanzaro alla ricerca di un «ariete»
offensivo. Buon ultimo anche il Fano che sta cercando gli elementi giusti per
risollevarsi in classifica.

TARANTO – Tra i tanti nomi che circolano in Puglia, spunta ora anche quello
di Alex Negro Frer della Pistoiese. Pieroni e Nucifora, avrebbero anche fatto
un sondaggio con il Pescara per il difensore Antonaccio e seguono con attenzione
Pavone esterno destro del Cosenza. Con la valigia pronta c’è Cariello
con destinazione Giulianova o Catanzaro.


IL QUOTIDIANO

Una vittoria sui catanesi avrebbe effetti positivi su classifica, mercato
e trattative per cedere la società
Acireale tappa decisiva per il Catanzaro
Appello di Cavallaro ai tifosi: «Accorrete numerosi, serve il vostro aiuto»

CATANZARO – Sarà un gennaio decisivo per le sorti del Catanzaro. Un
mese dal quale si attendono risposte determinanti sul futuro assetto societario,
sulla posizione in classifica, sul mercato. Il primo a rendersene conto è
lo stesso Domenico Cavallaro, l’uomo che ha ereditato da Mancuso il timone della
società giallorossa.
Solo a Capodanno il presidente ha potuto prendersi due giorni di relax, ma è
già pronto a rituffarsi nel lavoro. Primo obiettivo resta, evidentemente,
quello di trovare “compratori” ai quali cedere il pacchetto di maggioranza
dell’Unione sportiva. Come è noto, Cavallaro ha intrecciato diverse trattative,
più o meno interessanti. Fra qualche giorno («mi auguro la prossima
settimana, quando si sarà concluso questo periodo festivo» fa sapere
il massimo dirigente catanzarese) sarà il momento di fare il punto della
situazione e passare, magari, dalla fase degli abboccamenti a quella della stesura
dei contratti.
In attesa che tutto che tutto ciò si concretizzi, però, ci sono
altri appuntamenti da non fallire. Primo fra tutti la partita di domenica al
“Ceravolo” contro l’Acireale. Un impegno dal cui esito potrebbero
dipendere parecchie cose. «Raramente – sottolinea Cavallaro – una gara
riesce ad accumulare su di sé tanti significati. La sfida contro i siciliani
può rappresentare una svolta, una specie di punto di non ritorno. Dico
questo pensando, anzitutto, alla classifica. Battendo i catanesi ci porteremmo
a quota 26, a sole tre lunghezze dalla zona play off. Solo poche settimane addietro
questa sola ipotesi sarebbe stata addirittura irreale».
Ma non c’è solo questo. «Un Catanzaro capace di risalire la china
– continua il presidente – aumenterebbe il proprio “fascino” verso
giocatori e potenziali investitori. Questo, da un lato, avrebbe effetti positivi
in sede di mercato, nel senso che gli atleti sarebbero maggiormente “invogliati”
a venire a giocare da noi o anche soltanto a restare con noi (il riferimento
è a quei componenti della rosa ai quali piacerebbe “cambiare aria”).
Dall’altro, una squadra in buona salute è un prodotto maggiormente “appetibile”
per potenziali acquirenti, che sarebbero più facilmente propensi a investire
sul Catanzaro».
Da queste premesse, ovvia la conclusione: «Faccio appello – conclude Cavallaro
– a tutti i tifosi e, in generale, a tutti coloro che hanno a cuore le sorti
giallorosse. Domenica, contro l’Acireale, c’è bisogno del sostegno di
tutti per riuscire a ottenere una vittoria talmente importante. Per questo invito
tutti a venire allo stadio per incoraggiare con passione la squadra».
ALLENAMENTO. Si riprende oggi pomeriggio. Dellisanti dovrà valutare le
condizioni di Ferrigno, Bertuccelli e Ambrosino, tutti e tre reduci da infortuni.


LA CITTA’ DI SALERNO

E’ ufficiale: la Nocerina ingaggia Farris
Il difensore ha firmato per tre stagioni. Attacco: nel mirino Zirafa

Marco Mattiello

NOCERA INFERIORE. Dopo Umberto Marino, ecco arrivare il secondo acquisto d’inverno
della Nocerina. A Bologna ieri sera ha firmato un contratto con la Nocerina
fino al 30 giugno 2004 il fluidificante classe ’71 Massimiliano Farris, una
lunghissima carriera alle spalle prima di approdare la scorsa estate all’Imolese.
Il contratto è stato depositato presso gli uffici della Lega dall’amministratore
unico D’Angelo e dal segretario Iovino. Il calciatore già oggi potrebbe
allenarsi con la Nocerina mentre a partire dalla gara del 12 gennaio sul campo
dell’Acireale sarà disponibile per gli impegni ufficiali. Ora restano
da raggiungere altri due obiettivi per completare l’opera di potenziamento annunciata.
Aspettando ancora per qualche altro giorno sviluppi positivi per il centrocampista
salernitano Mario Alfieri (Catanzaro) e per l’attaccante romano Salvatore Fresta
(Como), la società rossonera si guarda intorno e cerca alternative per
due ruoli importanti. Per il centrocampista proseguono i contatti con Roberto
Romualdi (Spal) mentre spunta un concreto interessamento per l’ex di Bari, Fiorentina,
Salernitana e Napoli che risponde al nome di Emiliano Bigica: qualche telefonata
sarebbe giunta da Nocera al procuratore Vigorelli. Sull’attaccante c’è
un ventaglio di idee. Feeling con Passiatore (Taranto) ma anche qualche passo
in avanti sulle idee Zirafa (Cosenza) e Lugnan (l’anno scorso tanti gol al Prato
in C2). Soprattutto su Paolo Zirafa, l’anno scorso super bomber all’Alessandria,
si sarebbe concentrata nelle ultimissime ore di mercato l’attenzione di Capuano,
che comunque ieri ha parlato pure di Eupremio Carruezzo, a Lucca da titolare
quasi fisso, e di Cristiano Masitto, rincalzo alla Florentia Viola. Se Carruezzo
sempre improbabile, la Lucchese non se ne dovrebbe privare, l’arrivo a Firenze
di nuovi bomber potrebbe al limite liberare Masitto. Però ad oggi l’alternativa
numero uno a Fresta sembra sia diventata proprio Zirafa: le conferme sono arrivate
da Ferrara, visto che il Cosenza si trova in ritiro da quelle parti in attesa
della gara contro il Verona. Cessioni rossonere: Barbera si allena con la Palmese
mentre ad Angri potrebbero andare gli ’85 Di Maio e D’Amico. Il portiere ’84
Amabile andrà all’Ariano Irpino.


LA NUOVA SARDEGNA

Coscione: «Chiedo scusa a tutti»
Intervista-sfogo con il portiere messo fuori rosa dall’Olbia
«A Catanzaro ero fuori di testa, ma non ho mai detto che mi sarei rifiutato
di parare»

a.di.

OLBIA. «Scusa, chiedo scusa a tutti». Feste velate di tristezza,
per Giovanni Coscione, il portiere messo fuori rosa dall’Olbia calcio, dopo
la partita-disastro di Catanzaro del 15 dicembre scorso, una data che rimarrà
per sempre scolpita nella memoria del giocatore maddalenino. Tre gol evitabilissimi,
beccati in maniera che ha dell’incredibile. Al punto che gli stessi atleti calabresi
– con in testa l’ex olbiese Lo Giudice – dichiararono a fine partita di «aver
vinto, senza aver mai tirato in porta». Coscione si è fatto avanti
con la “Nuova Sardegna”, agitando un ramoscello di pace: le scuse,
come si vedrà, sono a 360º.
– A chi chiede scusa?
«L’ho già detto: a tutti».
– Tutti chi?
«Al proprietario dell’Olbia Mauro Putzu, al presidente Cristiano Putzu,
al tecnico Guido Carboni, a tutti i giocatori, al pubblico, all’Olbia e a Olbia».
– Sa di aver sbagliato?
«Tutti sbagliamo, e io non mi sottraggo dall’ammissione di errori, ma
una cosa ci tengo a sottolinearla…».
– Cosa?
«Che non è assolutamente vero che a Catanzaro io l’abbia fatto
apposta a non parare. Non l’ho mai fatto, e non lo farei mai».
– Francamente, l’impressione di chi ha assistito a quella partita (compreso
chi scrive) è stata questa.
«Me ne rendo conto, ma non è vero. La verità è quel
giorno, non c’ero con la testa, avevo dei problemi…».
– Poteva farlo presente all’allenatore e chiedere di non scendere in campo…
«Sì, ci ho pensato. Stavo anche per farlo, poi mi sono detto: dài
Giovanni, quando entri in campo, passa tutto. Purtroppo non è stato così».
– Si è saputo che lei era da tempo nel mirino della proprietà
per una serie di ingiustificati “capricci” che non sono serviti a
rasserenare i rapporti.
«Guardi, lo dico senza alcuna vena polemica, io credo che alla base di
tutto ci siano stati degli equivoci, delle frasi mal riportate, o mal interpretate,
che alla fine hanno fatto scoppiare il caso».
– Tipo?
«Mah, so che è stata riferita una frase che non ho mai pronunciato».
– Cioé
«Io avrei detto: se non mi pagano, non gioco. Se, in quella fase, avessi
potuto parlare con Mauro Putzu o con lo stesso presidente, avrei cercato di
chiarire tutto».
– Perché? Non ci ha mai parlato con i Putzu?
«Ho chiesto di essere ricevuto da Mauro, e non è stato possibile.
Anche qualche giorno fa, avrei voluto scambiare quattro chiacchiere con Cristiano,
e lui mi ha risposto che non avevamo nulla da dirci. Peccato».
– Perché peccato?
«Perché gli avrei voluto dire che certe sue pesantissime dichiarazioni,
dopo Catanzaro-Olbia mi avevano molto rattristato. Capisco il presidente, capisco
la sua amarezza, ma ci tengo – magari con questa intervista – a fargli sapere
che mi reputo una persona perbene, uno che si è sempre impegnato, uno
che ha sognato per anni di poter difendere la porta dell’Olbia».
– A proposito di porte, oggi quella dell’Olbia sembra chiusa per sempre, nonostante
il contratto per altri due anni e mezzo».
«Me ne rendo conto. Lo so che per me è finita».
– Smetterà?
«No, con il calcio non smetterò. Mi rimetterò a lavorare,
e magari cercherò una squadra che militi tra i dilettanti, e che abbia
fiducia in me».
– Si dice che potrebbe finire all’Atletico Elmas.
«Mi limiterei a confermare che c’è qualcosa che si muove nel sud
della Sardegna».
– Beh, l’unica strada è quella di essere svincolato.
«Già. Sarei l’uomo più felice del mondo, se accadesse».
– Finito?
«No: Forza O

Autore

God

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