Rassegna stampa

Rassegna stampa di mercoledì 12 marzo

Il tecnico spera di vedere giocare sempre la squadra del secondo tempo contro il Brindisi.

GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – Alla fine è stato solo un pareggio, ma la prova di
domenica ha dato a tutti fiducia. Il Catanzaro, infatti, ha dimostrato di non
essere inferiore neanche alla corazzata di Giorgini, sfoggiando, nella ripresa,
carattere e bel gioco. “Voglio sottolineare che abbiamo creato complessivamente
molte più palle gol del blasonato Brindisi –ha affermato Dellisanti
che, con un pizzico di orgoglio, ha continuato: “Badate che le nostre
migliori occasioni sono nate da azioni manovrate. Anche nel primo tempo, dov’è
sembrato che il Brindisi avesse giocato meglio, siamo stati noi più pericolosi
con Moscelli prima e Falco dopo. Peccato, dunque, per questo pareggio, ma rimango
molto ottimista per il futuro.” A fare la differenza, è stato,
soprattutto, il capocannoniere del campionato Corona, che ha segnato e seminato
il panico. “Sapevamo che fosse un gran giocatore e, domenica, ha confermato
le sue qualità –ha dichiarato il terzino sinistro giallorosso Marcello
Corazzini, alla ventiseiesima gara quest’anno, dopo aver accumulato, nella
precedente stagione, 31 presenze. In passato ha giocato sei partite nella C1
del Savoia, proveniente da Teramo. Successivamente, ha vestito la maglia del
Giugliano, della Vis Pesaro e del Campobasso. Dovunque è stato, ha conquistato
la sua maglia da titolare, tanto da aver accumulato ben oltre 200 gare di C2.
Sempre a proposito di Corona, il difensore ha poi spiegato il motivo por cui
sui calci d’angolo, lo marcava proprio lui: “Essendo stato suo compagno
nel Campobasso, lo conoscevo bene e mi sentivo più tranquillo.”
Fa il modesto Corazzini che, al secondo anno in giallorosso, è ritornato
finalmente ai livelli per i quali era stato acquistato. Domenica, è stato
esemplare, coprendo un incredibile fetta di campo, correndo per 90 minuti, recuperando
tanti palloni senza sbagliare un colpo. “Vi ringrazio dei complimenti
replica- ma nelle gare precedenti non è che mi fossi comportato male.
Però, può capitare la giornata in cui ci si realizzi di più.
Personalmente, ho sempre lavorato con impegno per essere sempre al top. Fatemi
aggiungere, inoltre, che, quando la squadra gioca bene, tutto è più
facile anche per noi difensori.” Il compito di Corazzini, inoltre, sarà
anche facilitato dalla presenza sulla stessa fascia di uno stantuffo come Fabrizio
Ferrigno. “Fabrizio è importantissimo per questa squadra –commenta
Corazzini- E’ logico che con lui davanti, sia più tranquillo. Fabrizio
ricerca grandi giocate d’attacco, così io devo limitarmi a difendere.”
Domenica, però, Ferrigno sarà squalificato. Sarà un problema
in più, stante la necessità di vincere per continuare a sperare
nei playoff. “Anche Machado può fare la sua parte su quella fascia
–ha osservato Corazzini- Forse, l’alternanza consiglierà
qualche variazione tattica nella mia posizione, ma tutto rientra nella normalità.
Andiamo, dunque, a Latina per fare la nostra partita, senza timori e condizionamenti.
Vogliamo raggiungere i playoff e non possiamo mollare adesso.” Il Catanzaro
ricerca, in particolare, quella continuità che non è mai riuscito
a trovare in questa stagione. Il motivo non lo conosce nemmeno Corazzini: “E’
difficile dirlo. Stiamo cercando di migliorarci. Ci sono stati diversi problemi
che hanno condizionato il nostro cammino. Ora, però, è arrivato
il momento di trovare la soluzione. D’altra parte, abbiamo dimostrato
anche contro il Brindisi di essere un’ottima squadra, che merita i playoff.
Col Latina dovremmo partire concentrati e determinati più del solito.”
Salvatore Blasco


GAZZETTA DEL SUD

Il tecnico spera di vedere giocare sempre la squadra del secondo tempo
contro il Brindisi
A Dellisanti piace il Catanzaro bis

CATANZARO – «Ci rifaremo domenica a Latina»; quasi un passaparola
ieri tra gli addetti ai lavori in giallorosso che si sono ritrovati allo stadio
per la ripresa della preparazione. La frase, a ogni modo, non ripetuta quale
giustificazione per il pareggio di domenica contro il Brindisi (il Catanzaro
ha avuto la colpa di non finalizzare una delle occasioni che ha creato) ma per
la voglia di conquistare quei punti perduti domenica e che si potevano ottenere
pur di fronte al neo della scarsa incisività della squadra giallorossa.
Quanto ai punti non conquistati contro il Brindisi, sempre al di là del
solo derivante dal pareggio, alla vigilia della partita l’allenatore Dellisanti
si era talmente dichiarato convinto dell’appannaggio dell’intero bottino da
spargere fiducia negli interlocutori. Ecco perché ieri, prevedendo che
gli avremmo ricordato il pronostico ottimista, allargando le braccia ha esclamato:
«Non avevo previsto le decisioni dell’arbitro che non ci ha concesso un
altro rigore più netto di quello che ci ha consentito il pareggio. Un
pareggio – e su questo mi pare che ci siamo trovati tutti d’accordo –
che ci ha penalizzati molto per ciò che siamo riusciti a fare nel secondo
tempo quando, giocando palla a terra, e con pressing, nonché con continuità,
abbiamo messo alle corde gli avversari che, singolarmente e collettivamente,
non sono gli ultimi venuti. Direi tutt’altro, come del resto è rispecchiato
nella classifica». «Cosicché i meriti del Catanzaro –
ha aggiunto – sono stati, direi, enormi perché non era facile recuperare
contro un avversario ben organizzato, come il Brindisi». Questo nel secondo
tempo; nel primo, invece, il Catanzaro ha rischiato il kappaò. «Nella
prima frazione di gioco – ha replicato Dellisanti – siamo rimasti
inizialmente vittime della tensione la qual cosa ci ha portato a impostare il
gioco su lanci lunghi a scavalcare il centrocampo facilitando così la
difesa avversaria. Con tutto ciò siamo riusciti a creare tre occasioni
con Moscelli, Falco e Ferrigno che, con un pizzico di fortuna, potevano avere
miglior sorte». Ecco che, c’è da aggiungere, la differenza l’hanno
fatta la qualità degli attaccanti delle due squadre. E infatti Corona
non appena ha avuto la palla buona, e non appena i difensori giallorossi hanno
commesso l’unico errore, è andato a segno. Comunque dopo lo svantaggio
la squadra giallorossa è tutt’altro che crollata pur davanti a presupposti
che sembravano dover favorire un cedimento di Ferrigno e compagni. Si sono,
poi, completamente rigenerati nell’intervallo (salvo la ormai solita eccezione)
per ripresentarsi in campo prima vogliosi di evitare il kappaò casalingo
e poi rincorrendo la vittoria che avrebbero meritato. «A quel punto –
ha detto Dellisanti – avremmo avuto bisogno di un po’ di fortuna, al di
là di quella mancata seconda decisione arbitrale, per permetterci di
vincere». Dellisanti, tuttavia, è consolato dal gagliardo secondo
tempo attraverso il quale, oltretutto, il Catanzaro ha dimostrato di possedere
una buona scorta di energie fisiche che potrebbe sfruttare nel finale in campionato
per centrare l’obiettivo dei play off che continua a inseguire. «Speriamo
di recuperare – parole del tecnico giallorosso – domenica a Latina,
cosa possibile se continueremo a giocare con la stessa applicazione, con la
stessa grinta sfoderate in particolare nelle ultime partite, segno è
che la squadra vuole tentare il tutto per tutto per partecipare alla coda del
campionato». Intanto anche questa settimana conto aperto con la giustizia
sportiva e anche questa volta per un fiscalismo quasi preconcetto dei direttori
di gara: lo dovrà saldare Ferrigno (ieri, peraltro, assente allo stadio
perché colpito da attacco febbrile) cui lascerà il testimone Ciardiello
che ha scontato domenica il turno di squalifica, nonché Milone che, già
diffidato, è incorso domenica nel cartellino giallo. Probabile, allora,
l’impiego di entrambi i giovani brasiliani a presidio delle due fasce laterali.

Vito Macrìna


GIORNALE DI CALABRIA

Squalificati Ferrigno e Milone
Inevitabile lo stop del giudice per i due giocatori del Catanzaro

CATANZARO. Si potrebbe dire: due botte per parte e… palla al centro. La sfida
tra Latina e Catanzaro, per il momento, è finita così. Vale a
dire con due giocatori per parte appiedati dal giudice sportivo. Nella squadra
pontina domenica prossima non ci saranno Levanto e Deoma; in quella giallorossa
dovranno invece marcare visita Ferrigno e Milone, il primo espulso ed il secondo
(che era già diffidato) ammonito domenica scorsa. La notizia della squalifica
di Ferrigno e Milone era più che… annunciata, tanto che Dellisanti
già da ieri ha cominciato a pensare a come sostituire il difensore e
l’esterno. Ieri, alla ripresa degli allenamenti, l’allenatore ha
come al solito discusso con la squadra della partita di dimonica scorsa. Dellisanti
ha elogiato i suoi per come si sono espressi nel complesso insistendo sulla
necessità di essere più cinici e determinati sotto porta. Mettere
in fila una serie di occasioni da rete e non riuscire a trasformarne nessuna
(il goal è arrivato su rigore n. d. r.) è infatti il vero limite
di questo Catanzaro che per il resto sta cominciando a mettere in mostra una
discreta fluidità di manovra ed una buona capacità di costruire
gioco. Per Latina, in ogni caso, Dellisanti ha chiesto un unico risultato, vale
a dire la vittoria. ”Dobbiamo recuperare fuori casa i punti persi domenica
scorsa in casa” – ha precisato il tecnico giallorosso. E la partita contro
il Latina, squadra che appare in gradissima difficoltà, potrebbe essere
l’occasione più ghiotta per tornare alla vittoria in trasferta.

M. S.


Blunote Sport Channel

BRINDISI: Angeli, ‘Raggiungere il Foggia è un’impresa, ma ci
proviamo’
Il pareggio ottenuto domenica scorsa sul difficile campo del Catanzaro
e la vittoria del Foggia allo “Zaccheria” con l’Igea Virtus hanno
rafforzato il primato che, meritato o meno che sia, i dauni detengono dall’inizio
del campionato. Al “Ceravolo”, il tecnico abruzzese Giorgini si è
trovato costretto a inventare una formazione completamente nuova a causa delle
numerose defezioni. Tra squalificati e infortunati, gli assenti erano sette
in tutto e questo ha reso ancor più arduo il tentativo di tornare dalla
Calabria con i tre punti in tasca.
Non è servito a nulla nemmeno lo straordinario apporto degli oltre 350
tifosi biancazzurri che hanno seguito la squadra: la vetta è troppo distante
adesso. “Il Foggia è riuscito ad aumentare il suo distacco portandolo
a otto punti – sottolinea Angeli -, cercare di rimontare sa di impresa vera
e propria. Noi non disperiamo perchè nel calcio può accadere veramente
di tutto. Andiamo avanti per la nostra strada accettando la sfida e cercando
di vincerele tutte da qui fino al termine del campionato”. Domenica prossima
al “Fanuzzi” sarà di scena un Galdiator galvanizzato dall’ultimo
successo in campionato e pronto a scoccare l’attacco decisivo per guadgnare
un posto play-off. Nel match d’andata, la formazione allenata da Boccolini si
impose con il punteggio di 2-1 contro un undici che certamente non aveva le
stesse motivazioni di oggi. Giorgini per l’occasione recupererà Taurino
e Francioso, squalificati, sperando di avere a disposizione anche gli infortunati
Puccinelli, Pinciarelli, Adami e Paratici. Si profila quindi un’altra battaglia
contro una squadra che verrà a Brindisi per la classica partita della
vita. E come se non bastasse, a preoccupare gli atleti anche le condizioni del
terreno di gioco del “Fanuzzi” che giorno dopo giorno sta vendenso
peggiorare la situazione. Gli addetti ai lavori stanno studiando diversi metodi
e interventi per migliorare tutto il manto erboso che nel corso di questa stagione
ha penalizzato, e non poco, giocatori tecnici come quelli che dispone il Brindisi.
Fabrizio Caianiello

BRINDISI: Giorgini, ‘Avremmo meritato maggior fortuna’
“Non riusciamo a gestire il vantaggio, attacchiamo e produciamo tante occasioni
da rete, ma non riusciamo a portare via i tre punti”. Esordisce così
mister Giorgini, infuriato quanto basta. “Forse – prosegue – con la squadra
al completo o perlomeno con uno-due uomini in più ora staremmo a parlare
di una vittoria del Brindisi. Inoltre, sono curioso di rivedere il fallo da
rigore commesso da Di Meo. Azione confusa come se ne verificano a centinaia
ogni domenica. E’ vero, loro hanno sfiorato il colpaccio al 95′, ma sarebbe
stata una punizione eccessiva per quello che abbiamo fatto vedere”. E’
dunque un Giorgini amareggiato nel dopo gara, che recrimina su alcuni episodi.
“Una cosa è certa: la fortuna al momento non ci sta aiutando, sia
per i continui infortuni, sia per alcune azioni di gioco che per impostazione
tattica avrebbero meritato maggior fortuna”.
Maurizio Gnoni

Autore

Giuseppe Mangialavori

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