Rassegna stampa

Rassegna stampa di lunedì 7 aprile

Momento magico del Catanzaro
E adesso l’Igea Virtus è nel mirino

IL QUOTIDIANO

Una rete dell’attaccante consente ai giallorossi di espugnare Andria
Falco: il Catanzaro vola
Per la squadra di Dellisanti è il terzo successo di fila

Andria ­ Il Catanzaro vola sulle ali di Falco. Uno a zero sul campo della
Fidelis Andria, che significa terzo successo consecutivo e tredici punti conquistati
nelle ultime cinque giornate. Una media che porta direttamente ai playoff. Contro
una squadra alla disperata ricerca di punti e reduce dal pareggio di Nocera,
la formazione di Dellisanti ha offerto una prova impeccabile con Gentili che
ha fatto quasi da spettatore. Attento in difesa, solido a centrocampo e concreto
quanto basta in attacco, il Catanzaro ha così centrato la quarta vittoria
in trasferta della stagione e anche se il vantaggio sull’Acireale è rimasto
inalterato per la concomitante vittoria degli acesi, l’impressione fornita dall’undici
giallorosso può confortare i tifosi. Senza farsi prendere dal nervosismo,
senza scoprirsi più tanto e con la sicurezza che con il passare dei minuti
sarebbe arrivata l’occasione giusta. Occasione che Falco al 10′ della ripresa
ha trasformato con precisione firmando la seconda vittoria pesante dopo quella
con il Frosinone. Il giocatore si conferma il tassello che mancava al puzzle
di Dellisanti: dà profondità all’azione, fa salire la squadra
e finalizza il gioco espresso.
Contro la Fidelis Andria Dellisanti, con il gruppo al completo, conferma la
formazione che domenica scorsa aveva steso il Giugliano. L’Andria invece deve
rinunciare allo squalificato Cioffi e agli infortunati La Rosa, La Cava e Siringo
(un ex) con in porta il giovane Lapedota. Partita degli ex quella del Degli
Ulivi. Moscelli e Falco da una parte, Gragnaniello e l’ex ds giallorosso Cavallaro
dall’altra. Sotto una abbondante pioggia l’incontro inizialmente non riserva
particolari emozioni. Dellisanti è consapevole che i pugliesi giocano
molto bene di rimessa e dispone una squadra accorta: pressing asfissiante a
centrocampo e difesa alta con le punte locali vittime della trappola dell’off-side.
Gentili al 7′ è impegnanto da una conclusione di Daleno con il numero
uno calabrese in leggerà difficoltà per il pallone viscido. Il
Catanzaro contiene bene e riparte sostenuto dalle manovre di Ascoli e Alfieri.
I due centrali innescano Toledo e Ferrigno che sulle fasce vincono i rispettivi
duelli. Gara che nel primo tempo non sale di livello con il Catanzaro comunque
decisamente più a suo agio. Al 21′ Moscelli ha un’occasione favorevole
ma fallisce la conclusione davanti a Lapedota. Prima della chiusura del tempo
ancora Moscelli ha la palla del vantaggio. Il numero undici ospite, servito
da Ferrigno, incrocia bene ma il suo rasoterra finisce di un soffio alla destra
di Lapedota.
Nella ripresa la gara cresce di spessore. Il Catanzaro inizia bene e al 10′
passa. Il gol è una azione da manuale: Moscelli in contropiede sulla
sinistra vede al centro Falco e lo serve di precisione, il centravanti controlla
il pallone, entra in area e batte con un preciso rasoterra Lapedota in disperata
uscita. La gara si innervosisce e al 19′ Daleno viene pescato dal collaboratore
mentre dà una gomitata a Toledo a palla lontana. Giusta espulsione e
per il Catanzaro è ancora più facile gestire il risultato. Calabresi
forse poco concreti sotto porta con Moscelli che in un minuto sbaglia due volte:
al 21′, servito da Toledo, si fa metà campo palla al piede ma non inquadra
lo speccio della porta, poi un minuto dopo si libera al limite dell’area di
un difensore e da posizione centrale calcia forte impegnando Lapedota. L’Andria
si fa vedere con una conclusione di Pecorella sugli sviluppi di un calcio d’angolo
con tiro deviato con il corpo da Ciardiello. Nell’ultimo quarto d’ora da annotare
il secondo giallo ad Alfieri per un veniale fallo a centrocampo. Catanzaro in
dieci ma Gentili non corre nessun pericolo, anzi è Ferrigno a mancare
la rete del 2-0 al 42′. L’esterno sinistro si presenta solo davanti a Lapedota
e batte di potenza, scheggiando il legno della porta andriese. I 5′ di recupero
non riservano ulteriori emozioni, 1-0 il finale ed ora attenzione rivolta allo
scontro diretto di domenica. Contro l’Igea Virtus mancheranno gli squalificati
Toledo e Alfieri, servirà un Ceravolo gremito ed il massimo impegno per
provare ad avvicinare un quarto posto impensabile fino a qualche settimana fa.

Antonio Procopio


GAZZETTA DEL SUD

Ad Andria terzo successo consecutivo dei giallorossi che si confermano
quinta forza del campionato
Momento magico del Catanzaro
Su un terreno al limite della praticabilità gli ospiti
colpiscono con Falco e portano a casa tre punti d’oro

ANDRIA – Prosegue il momento magico del Catanzaro che conquista ad Andria
la terza vittoria consecutiva e si conferma la quinta forza del campionato.
La Fidelis Andria, invece, crolla nel momento più delicato del campionato
e dà vita alla gara interna più incolore della stagione contro
un’avversaria che ringrazia e porta a casa l’intera posta in palio. Evanescente
in attacco, arruffona a centrocampo distratta in difesa: la Fidelis ha così
regalato la vittoria a un Catanzaro che colpisce mortalmente alla prima vera
stoccata con Falco. La gara, infatti, non è stata certamente bella, anzi
a tratti è stata alquanto noiosa e avara di emozioni. Gioco costantemente
interrotto e pochissime conclusioni verso le due porte difese da portieri inoperosi
per tutto l’arco della contesa. A peggiorare la situazione ci si è messa
anche la pioggia che ha reso viscido il terreno di gioco su cui era difficile
mantenersi in equilibrio. A tutto discapito della Fidelis che ha cercato di
impostare la gara con il suo gioco e con i suoi ritmi, ma senza riscontri, anche
perché il Catanzaro non ha concesso spazi ed era pronto a ripartire con
veloci e pericolosi contropiedi. Tante le defezioni in casa biancazzurra con
la squalifica di Cioffi e gli infortuni di La Cava, Larosa, Siringo e Di Simone.
Il tanto atteso ritorno di capitan Spinelli non ha sortito gli effetti sperati
così come la prestazione dell’ex di turno Gragnaniello, quasi sempre
in ombra e poco intraprendente. L’ex che ha lasciato il segno è stato,
invece, Falco che oltre alla rete decisiva è stato con Toledo certamente
uno dei migliori in campo. La gara stenta a decollare e (dopo 7′) il primo timido
tiro dalla distanza di Vincenzo Lanotte lascia ben sperare. È solo un
fuoco di paglia perché nonostante il suo schieramento offensivo (4-3-3)
la squadra di Papagni palesa grosse difficoltà in fase di conclusione.
Poco gioco sulle fasce e tanti lanci lunghi e inutili per i tre attaccanti,
così l’Andria è facilmente domata da un Catanzaro sornione che
non approfitta con Falco al 19′ di un errore difensivo dei padroni di casa.
Scorrono i minuti e a ravvivare la contesa solo le ammonizioni comminate da
un arbitro pignolo. L’unico a tentare la battuta in porta è il solito
Lanotte che ci prova (al 23′) direttamente da calcio di punizione: la parabola
è tagliata ma non sorprende il portiere avversario che blocca senza problemi.
Il primo tempo si chiude nella delusione degli oltre mille spettatori che hanno
sfidato le cattive condizioni climatiche per dare un concreto supporto a una
Fidelis in evidente difficoltà di classifica. Nella ripresa la Fidelis
parte con il piglio di chi vuole fare male, ma subisce il colpo del ko con un’azione
di contropiede (al 10′) partita dall’area di rigore calabrese con Ferrigno,
passata attraverso la testa di Moscelli e finalizzata da Falco ce si accentra
da sinistra e insacca sul primo palo. La reazione dei padroni di casa è
solo nervosa e a farne le spese è un ingenuo Daleno espulso per un sospetto
fallo di reazione. Il Catanzaro in superiorità numerica può infierire
(al 23′) con Moscelli che si invola solitario verso la porta andriese ma non
trova lo specchio e spedisce clamorosamente a lato. L’attaccante giallorosso
ci riprova dopo un minuto, ma Lapedota fa buona guardia. Con il cuore e la forza
di volontà l’Andria si riversa in attacco ma riesce solo a ottenere la
parità numerica con l’espulsione di Alfieri per il Catanzaro. Sempre
gli ospiti, nel finale, sfiorano il raddoppio con Ferrigno che dalla stessa
posizione del gol di Falco spedisce sull’esterno della rete.
Maurizio Mastropasqua

LE INTERVISTE / Una gara impeccabile e gran balzo
in avanti

ANDRIA – Alla gioia incontenibile dei protagonisti del Catanzaro si contrappone
l’amarezza dei calciatori della Fidelis Andria, nuovamente invischiata nei play
out. «Grazie alle ultime quattro gare di campionato abbiamo dato una brusca
sterzata alla classifica – ha esordito l’allenatore del Catanzaro, Francesco
Dellisanti – Con la vittoria di Andria abbiamo messo in cassaforte la
terza vittoria consecutiva che ci conferma al quinti posto in graduatoria in
piena lotta per i play off. Anche su un campo difficilissimo come quello di
Andria, la squadra ha dimostrato di essere in una splendida forma psicofisica
tale da avere la meglio anche su un campo pesante per la pioggia». Il
Catanzaro non ha mai sofferto la squadra pugliese e appena ha potuto ha messo
a segno il colpo del ko. «La nostra gara – ha proseguito il tecnico
calabrese – è stata positiva soprattutto perché siamo stati
bravi a chiudere tutti gli spazi alla Fidelis. Poi nelle ripartenze abbiamo
cercato di colpire. Ci siamo riusciti alla prima vera occasione e abbiamo fallito
nelle successive due in maniera clamorosa. Senza peccare di presunzione dico
che questa di Andria è una vittoria che abbiamo cercato fin da principio
perché sapevo della buona condizione in cui si trovano i miei ragazzi.
Un pareggio ci serviva a poco, quindi abbiamo aspettato e al momento opportuno
siamo riusciti a colpire i nostri avversari, senza poi subire alcun tipo di
reazione. Nel finale la squadra di casa ha cercato di portarsi sotto ma senza
trovare varchi liberi». L’allenatore si sofferma anche sulla buona prestazione
di Toledo, tra i migliori in campo. «Soprattutto fuori casa – ha
concluso Dellisanti – Toledo va a nozze perché sfrutta gli spazi,
salta l’uomo e crea superiorità numerica in fase offensiva. Il suo apporto
è stato determinante anche in questa gara». La parola passa al
capitano, autentico baluardo della difesa calabrese. «Non abbiamo rubato
nulla ad Andria – ha detto Marco Ciardiello – perché il nostro
gioco si fonda sulle ripartenze. Abbiamo affondato il colpo con Falco e non
siamo mai andati in difficoltà. Siamo stati sempre molto concentrati
perché sapevamo che l’Andria è una delle migliori squadre del
campionato nonostante la classifica in cui si ritrova. A sorreggerci una buona
condizione che ci può aiutare a conquistare la qualificazione ai play
off. Guai però a montarsi la testa perché bisogna rimanere con
i piedi per terra, in un torneo dove tutto è ancora aperto. Ora il nostro
prossimo passo sarà quello di superare l’Igea Virtus anche se avremo
qualche squalificato». Ha deciso la contesa con un gol da ex. Nunzio Falco
era uno dei quattro calabresi (Moscelli, Alfieri, Lo Giudice) che hanno indossato
la maglia andriese in passato. «Mi è riuscito tutto alla perfezione
– ha detto Nunzio Falco – nell’arresto della palla, nella corsa
verso la porta e nel tiro in porta. Penso che la nostra gara sia stata impeccabile.
Senza sbavature e senza grosse sofferenze, nonostante i disperati tentativi
degli andriesi. Ora non ci possiamo rilassare perché l’Acireale è
ancora a ridosso e noi, la prossima domenica, possiamo accorciare le distanze
dall’Igea Virtus se riusciremo a superare proprio i siciliani». Nella
Fidelis Andria l’amarezza della terza sconfitta interna. (m.m.)

LE PAGELLE / Il colored catanzarese tra i migliori
in campo
Toledo determinante sulla fascia

GENTILI s.v.
Non è mai stato impensierito dalle conclusioni della Fidelis Andria:
due nel primo tempo e qualche mischia nel secondo dove si è sempre dimostrato
attento e sicuro nelle parate.
MILONE 6
Dalle sue parti si è mosso Gragnaniello che è rimasto quasi sempre
in ombra e non è un caso. Bravo a coprire ma non solo perché ha
dato man forte anche a centrocampo, nelle ripartenze.
CORAZZINI 6
La sua prestazione è simile a quella del suo collega di reparto Milone.
Ha saputo tenere a bada Somma e ha spinto molto sulla sua fascia creando numerose
sovrapposizioni pericolose.
CIARDIELLO 6
Una delle due dighe al centro della difesa. Non hanno dato spazi a Spinelli
e compagni. Mai un intervento fuori tempo e sempre puntuale.
PASTORE 6
Ha assistito Ciardiello ottimamente chiudendo gli attaccanti andriesi e spazzando
di testa tutti i lunghi lanci della squadra pugliese.
ASCOLI 6
Prova maschia ma poco di qualità in un centrocampo dove si è lottato
molto.
TOLEDO 7
È stato uno dei migliori in campo soprattutto per le sue continue incursioni
sulla fascia destra.
BASILE s.v.
Ha giocato i minuti finali contribuendo a fare melina e a conquistare un’importante
vittoria.
FERRIGNO 6
Spina nel fianco dell’Andria sulla fascia sinistra. L’unica pecca che gli si
può attribuire è il gol mancato nel finale.
FALCO 6
Ha fatto valere la legge dell’ex. Si è mosso bene e ha concretizzato
la prima vera palla gol dell’incontro. Ottima la sua progressione, meglio ancora
la sua conclusione che ha superato Lapedota.
ALFIERI 6
Ha dato qualità al gioco calabrese, ma è stato estremamente falloso
tanto da meritarsi la doppia ammonizione e la conseguente espulsione.
MOSCELLI 6
Tanto movimento ma poca concretezza sotto porta. Buono l’assist per il gol di
Falco. Ha fallito una clamorosa occasione che poteva chiudere l’incontro.
AMBROSINO s.v.
È entrato per irrobustire la linea di centrocampo e ha assolto in pieno
al suo compito.

Autore

God

Scrivi un commento