Rassegna stampa

Rassegna stampa di lunedì 6 gennaio

Sta stretto il pareggio al Catanzaro soprattutto per le discutibili decisioni arbitrali. Pesano le scelte tecniche: il 4-5-1 schierato da Dellisanti finisce per regalare l’intero primo tempo agli avversari.

IL QUOTIDIANO

Catanzaro-Acireale 0-0

Catanzaro (4-5-1): Gentili; De Sanzo, Corazzini, Ciardiello, Pastore; Folino,
Ascoli, Alfieri, Logiudice (dal 7’ st Bertuccelli), Ferrigno; Moscelli.
Allenatore: Dellisanti. In panchina: Riccardi, Milone, Musoni, Basile, Nicoletti,
Longo.
Acireale (4-4-2): Pavarini; Orefice, Suriano, Aloisi, Danotti; Bonanno, Russo,
Travaglione, Delle Vedove (dal 33’ st Bevo); Pandolfi (dal 45’ st
Ventura), Marino. Allenatore: Chiancone. In panchina: Onorati, Lo Monaco, Mortelliti,
Bernardo, Di Renzo.
Arbitro: Saveri di Viterbo.
Note: giornata condizionata dal forte vento. Terreno viscido. Spettatori 1963,
di cui 1639 paganti. Incasso totale di 18.928 euro. Ammoniti: Ciardiello, Suriano,
Travagliano e Bertuccelli. Calci d’angolo 12 a 5 per l’Acireale.

CATANZARO – Nella giornata dei paradossi anche il risultato finale non
fa eccezione: un pareggio senza gol che fa a pugni con la realtà vista
in campo, dove i giallorossi di Dellisanti avrebbero ampiamente meritato la
conquista dei tre punti. Non sono bastati, però, una buona prestazione
del collettivo (con Alfieri in cattedra) nonostante i condizionamenti portati
dal vento, un gol ingiustamente annullato per fuorigioco (a Moscelli), almeno
un rigore negato dall’arbitro (su Moscelli o su Ferrigno, scegliete voi
qual era il più evidente), un palo colpito da Alfieri su punizione (grazie
anche all’intervento prodigioso del portiere acese), un altro sfiorato
da Pastore sempre su calcio piazzato e almeno un paio di buone occasioni sprecate.
Dall’altra parte della bilancia, invece, si contano solo un’infinità
di calci d’angolo e un’azione di contropiede fallita da Suriano.
Insomma, l’Acireale riesce a bissare l’impresa dell’andata:
schiacciata sotto il profilo del gioco, ma premiata da un punto molto importante.

Certo, nello spogliatoio del Catanzaro ci si potrebbe consolare con le solite
frasi sulla “prova maiuscola” dei giocatori, ma questi sono discorsi
di circostanza. La verità è che la vittoria sfumata potrebbe pesare
in maniera determinante nell’economia del campionato. E’ altrettanto
vero che l’imminente arrivo della punta (al 99% sarà Falco) ridarà
alla squadra una fisionomia di gioco più accettabile. Anche ieri i giallorossi
hanno praticamente regalato il primo tempo agli avversari (giocato per di più
in favore di vento) proprio per questo motivo. Dellisanti, infatti, ha optato
per uno schieramento iniziale atipico: un 4-5-1 con Ferrigno, al rientro dopo
mesi dal primo minuto, in appoggio dell’unico attaccante (Moscelli). Una
scelta che si è rivelata una zavorra per la squadra costretta a cercare
gli sfondamenti centrali e con la difesa acese pronta a erigere il classico
muro. Nonostante tutto questo è stato il Catanzaro a “fare”
la partita, sfiorando il gol in due circostanze. Nella ripresa il tecnico giallorosso
ridisegnava lo schieramento: dentro Bertuccelli per Logiudice con Ferrigno finalmente
libero di agire sulla fascia. Nonostante il vento contrario, i giallorossi giocavano
in modo perfetto mettendo alle corde l’avversario. Il colpo del ko non
è arrivato solo per sfortuna e per una decisione del guardalinee che
segnalava una posizione di fuorigioco su Moscelli. Un off side virtuale, poiché
le immagini televisive rendevano giustizia al piccolo attaccante, ma non restituivano
i tre punti al Catanzaro.
Un pareggio che in ogni caso non pregiudica le ambizioni delle aquile: i play
off sono un obiettivo più che possibile a patto che… E qui il discorso
si fa serio: non c’è più tempo da perdere per quanto riguarda
l’aspetto societario. Se volete chiamatelo appello, ma una cosa è
certa: i signori interessati all’acquisto dei giallorossi hanno il dovere
di chiudere la trattativa entro pochi giorni. Altrimenti sarebbe l’ennesimo
controsenso: si rischia, infatti, di far saltare l’equilibrio nello spogliatoio
(con la partenza di giocatori importanti), di perdere l’ennesimo treno
promozione e di spazientire una tifoseria che ha dimostrato una pazienza da
beatificazione. Non solo, l’elemento ostativo per la cessione era solo
uno: capire realmente quali e quanti debiti in bilancio si potevano condonare.
La pubblicazione della legge Finanziaria (dalla settimana scorsa apparsa sulla
Gazzetta ufficiale) ha eliminato questo problema chiarendo una cosa: grazie
al condono la società giallorosa è praticamente libera da ogni
pendenza con il fisco. Ora, non capiamo davvero come l’azienda-Catanzaro
non interessi a nessuno. Il potenziale è enorme: una piazza che vive
per il calcio, disposta a qualunque sacrificio pur di sostenere i giallorossi,
la riforma dei campionati (di C e B) dietro l’angolo e una situazione
economica ottima in un mondo di agonizzanti. Serve, dunque, un po’ di
coraggio. In città operano alcuni imprenditori che potrebbero “regalare”
la svolta tanto attesa. E’ il momento di dimostrare orgoglio e attaccamento
verso due colori che tanto hanno dato a Catanzaro e ai suoi cittadini. Altrimenti
ognuno (a iniziare dalle istituzioni) dovrà assumersi le proprie responsabilità.
LA GARA – L’uomo in più in campo non è il pubblico,
ma il vento: forte e dispettoso come solo a Catanzaro sa esserlo. Nonostante
questo la partita regala alcune buone trame di gioco. La prima è di Alfieri
che pennella una punizione sotto l’incrocio: Pavarini si salva con l’aiuto
del palo. Sono sempre i giallorossi a rendersi pericolosi (nel primo tempo l’Acireale
non tirerà mai in porta): ci provano, senza fortuna, Ascoli dalla distanza
e Ferrigno di testa. E quando Moscelli sembra pronto a insaccare è strattonato
in modo plateale da Aloisi: rigore netto che l’arbitro nega. Nella ripresa
il leit motiv non cambia: Catanzaro in avanti alla ricerca de vantaggio. Pastore
lo sfiora su punizione, Folino non trova la giusta misura. Si arriva al 33’:
sugli sviluppi di una punizione battuta da Alfieri, arriva il gol di Moscelli.
L’arbitro convalida, il suo collaboratore no. Altra protesta giallorossa
al 40’: Ferrigno cade in area, ma il penalty non abita al Ceravolo. I
tre punti potrebbero arrivare al 93’: mischia davanti a Pavarini, ma la
palla non vuol sapere d’entrare. Finisce zero a zero: un “perfetto
controsenso”.
Francesco Ceniti

PAGELLE

GENTILI (6) – Praticamente inoperoso: si deve “riscaldare”
su un paio di conclusioni dalla distanza e sui molti calci d’angolo. Sicuro
anche nei rinvii.
DE SANZO (6) – Impreciso nel primo tempo, si riscatta disputando un’ottima
seconda frazione.
CORAZZINI (6,5) – La sosta ha giovato al difensore: buona la spinta sulla
fascia, specialmente nell’ultima mezz’ora.
CIARDIELLO (7) – Un capitano coraggioso che dà sicurezza all’intero
reparto: se i giallorossi sono la migliore difesa del campionato è soprattutto
merito suo.
PASTORE (5) – Unica nota negativa: patisce il vento più di tutti,
sbaglia molti passaggi e soffre la velocità degli avversari.
ASCOLI (6,5) – Solita diga a centrocampo, solita grinta e solito impegno.
Insomma, una prova da Ascoli.
FOLINO (6) – Nella prima parte della gara non s’intende con De Sanzo.
Anche lui, però, migliora nella ripresa. Unico neo i troppi dribbling.
FERRIGNO (6) – Deve ancora ritrovare la condizione migliore, ma la sua
presenza in campo è fondamentale per l’equilibrio della squadra.
LOGIUDICE (6) – Si adatta a fare il quinto di centrocampo: non gli si
può chiedere di più. Dal 7’ del st BERTUCCELLI (6) –
Con lui in campo il Catanzaro diventa più incisivo.
ALFIERI (7,5) – Un giocatore così è indispensabile per i
giallorossi. Regalarlo alla concorrenza sarebbe un autogol incredibile. Il migliore
in campo.
MOSCELLI (6,5) – Lotta da solo per tutto il primo tempo, nella ripresa
trova qualche spazio in più. Un gol annullato e un rigore non dato: il
feeling con gli arbitri è sempre un problema.


GAZZETTA DEL SUD

LE INTERVISTE / Dellisanti rammaricato per la rete
ingiustamente annullata a Moscelli

Vito Macrìna

CATANZARO – Un gol (regolare, come hanno dimostrato i filmati) annullato;
due falli da rigore (su Moscelli e Ferrigno) non visti: ecco che a fine partita
il Catanzaro si è defraudato di una vittoria che forse avrebbe meritato,
in particolare per il buon secondo tempo e quando si aspettava che l’Acireale
(con il vento a favore) venisse fuori. Non è stato tenero verso la terna
arbitrale neppure il «buonista» Dellisanti: «Il gol era più
che buono – ha detto –. Avrebbe suggellato la buona prestazione
della nostra guida; buona alla luce delle condizioni atmosferiche (il vento
talvolta anche impetuoso) e anche delle condizioni del fondo campo. Alla squadra
è mancato il gol che pur aveva segnato e che era valido. La vittoria
ci sarebbe stata molto utile. E invece eccoci qui a rammaricarci per una nuova
decisione arbitrale contraria. Quanto al gioco praticato dal Catanzaro non ho
da avanzare recriminazione, se non per i difetti strutturali che denuncia la
squadra. Difetti che speriamo verranno colmati con quelle operazioni di mercato
tanto attese, quanto necessarie. E se arriveranno i puntelli giusti potremmo
guardare al futuro con molta fiducia». Dellisanti ha, quindi, parlato
delle richieste avanzate alla Società: «Prima di tutto –
ha detto – serve un attaccante da scegliere tra Falco, De Domenici, Verolino,
Lugnan; per il resto si vedrà. E conto nella conferma di tutti i giocatori
dell’attuale organico». Comprensibilmente dispiaciuto è Moscelli
per il gol che gli è stato annullato: «Ero convinto che fosse valido
anche perché ero in linea con un paio di avversari quando sono scattato
per calciare il pallone. Ho avuto modo di parlare con il guardalinee (Elia di
Lecce: n.d.c.) il quale mi ha replicato che mi ha visto in fuorigioco. In questo
periodo non siamo… fortunati con le ex giacchette nere. Quanto al pareggio
possiamo recuperare in futuro a patto che arrivi qualcuno per darci una mano.
«Abbiamo disputato una bella partita» – ha dichiarato Alfieri
che sta condizionando la sua permanenza a Catanzaro visto che è inseguito
dalla Nocerina con la quale ha raggiunto un accordo… A fine partita, un orecchio…
sensibile ha raccolto un breve colloquio tra il centrocampista e il presidente
Cavallaro: «Allora, presidente – ha detto – posso dare l’annuncio?».
L’annuncio sarebbe stato quello del suo trasferimento. Il dott Cavallaro ha
replicato che ne avrebbero parlato. Tornando all’intervista, Alfieri ha aggiunto:
«Abbiamo giocato una buona partita e perso due punti che ci avrebbero
permesso di avvicinarci all’Acireale che non vale a sei punti in classifica
che ha più di noi». Quanto al suo atteggiamento, ha dichiarato:
«Dobbiamo valutare la situazione con la società dalla quale gradirei
maggiore chiarezza per quanto riguarda i programmi e anche il suo assetto. Io
sto dimostrando sul campo di voler continuare a giocare nel Catanzaro, ma non
perpetuando l’attuale precarietà». Ferrigno valuta il suo ritorno
in campo dopo la lunga assenza: «Ho avuto un inizio difficile: ma nella
ripresa, quando ho giocato nel mio ruolo, ho giocato bene. Peccato per il gol
annullato.

LE PAGELLE / Alfieri sembra essere di un altro pianeta

GENTILI 6 Viene impensierito più dal vento che dagli attaccanti acesi
che lo impegnano, e neanche tanto, con alcune conclusioni dalla lunga distanza.
Pomeriggio tranquillo.
DE SANZO 6 Solito contributo di grinta e determinazione. Dimostra di essere
in netto progresso e di poter diventare un’arma importante per il futuro dei
giallorossi.
CORAZZINI 6 Poco impegnato nel primo tempo, si fa notare nella ripresa per alcune
pregevoli discese sulla fascia sinistra dove dimostra di trovarsi bene soprattutto
nel collaudato 4-4-2.
CIARDIELLO 7 Partita senza sbavature per il capitano giallorosso che non la
proprio vedere ai due attaccanti siciliani. Si spinge in avanti ed anche con
una certa pericolosità. Uno dei migliori.
PASTORE 6 Lucido e preciso viene messo in difficoltà solo dal vento.
Bellissimo il suo calcio piazzato che ad inizio ripresa ha sfiorato il palo
della porta acese.
ASCOLI 6,5 Ancora una prestazione ben sopra la sufficienza per il centrocampista
vibonese che, specie nel primo tempo, è un orologio sia in fase di rilancio
che di copertura.
FOLINO 6 Bene nel primo tempo quando tiene in costante apprensione il settore
sinistro della difesa siciliana. Cala un pò nella ripresa ma complessivamente
la sua è una prestazione più che sufficente
FERRIGNO 6,5 Al rientro da titolare dopo parecchie giornate si fa notare soprattutto
nella ripresa quando gioca, bene,nel suo ruolo abituale. Il suo rientro, ad
ogni modo, è senza dubbio una buona notizia.
LOGIUDICE 6 Sostituito da Bertuccelli ad inizio ripresa per dare corpo all’attacco
si rende protagonista della solita prestazione attenta e puntuale.
ALFIERI 7,5 Un’altra grossa prestazione per il centrale giallorosso che oltre
a dettare i tempi alla squadra è riuscito anche a rendersi pericoloso
sui calci piazzati. Nel primo tempo, in particlare, c’è voluto un miracolo
del portiere siciliano per negargli la gioia del gol.
MOSCELLI 6 Troppo solo nella prima frazione si rianima dopo l’entrata in campo
di Bertuccelli. Segna un gol regolare che però gli viene ingiustamente
annullato.
BERTUCCELLI 6 Al rientro dopo l’infortunio cerca di dare sostanza all’attacco
giallorosso come spalla di Moscelli a cui forniesce l’assist per il gol annullato.

ACIREALE: Pavarini 6,5, Orefice 6, Suriano 6,5, Aloisi 6, Danotti 6,5, Bonanno
6, Russo 6, Travaglione 6,5, Pandolfi 6, Delle Vedove 6, Marino 6,5, Ventura
s.v., Bevo s.v.


TUTTALAC.IT

Catanzaro – Acireale 0 – 0

Catanzaro – Non va oltre il pari, il Catanzaro nella prima giornata di ritorno,
ospitando l’Acireale al Ceravolo. Dellisanti deve accontentarsi della divisione
della posta in palio e, il distacco dalla zona play off rimane sempre di 6 punti.
Complice il vento che ha imperversato per tutta la durata del match e un arbitraggio
non propriamente felice: un gol annullato, apparso ai più regolare e
almeno un calcio di rigore non concesso, la dicono lunga sul tipo di gara condotta
dalla formazione giallorossa. Nel primo tempo, forse per via della disposizione
tattica 4 – 5 – 1;non ha prodotto granchè, mentre nella ripresa con l’
inserimento di Bertuccelli al posto di Logiudice e il ritorno di Ferrigno nel
suo ruolo originario di esterno sinistro, ha riequlibrato l’ assetto nel più
classico 4 – 4 – 2; la squadra ha schiacciato l’ Acireale nella sua area di
rigore, non trovando però il colpo del ko.Lampante la necessità
di rafforzare l’ attacco, non basta il solo Falco occorre un ‘ altra pedina.
Per l’ Acireale una gara di puro contenimento, non disdegnando di tanto in tanto
qualche proiezione offensiva dalle parti di Gentili, sempre attento quando chiamato
in causa. Nei primi venti minuti di prolungata fase di studio, con difficoltà
dal punto di vista del gioco per via del forte vento. Ci provava Alfieri( ottima
la sua prova ), al 21′ con un calcio di punizione, chiamando agli straordinari
Pavarini( deviazione sul palo ). Alfieri ci prendeva gusto e al 25′ impegnava
severamente l’ottimo Pavarini.Idem Ascoli al 26′ ma. l’ estremo difensore ospite
era sempre attento. Al 28′ prima recriminazione del Catanzaro: su cross di Folino,
Moscelli, viene cinturato da Bonanno ma, per l’ arbitro non ci sono gli estremi
per concedere la massima punizione. L’ Acireale si rendeva pericoloso per la
prima volta con Marino; bravo a saltare Pastore, pronta la sua conclusione e
bella risposta di Gentili in tuffo, con palla che terminava in angolo.I siciliani
nel finale di primo tempo si facevano più intraprendenti: al ‘ 40 Orefice,
si faceva largo sulla destra, cross invitante senza che nessuno raccogliesse
l’ invito del numero 2 dell’ Acireale. Al 44′ bella azione Folino – Moscelli
– Folino, con cross di quest’ ultimo, dove Ferrigno non arriva alla deviazione
vincente per un soffio. La ripresa si apre con una punizione di Pastore, sfiorando
il montante alla destra di Pavarini. Al 7′ entra Bertuccelli per Logiudice,
Dellisanti cerca maggior peso offensivo. Con il ritorno al suo ruolo originario
cresce a visto d’ occho Ferrigno, assente dai campi di gioco per tre mesi.il
centrocampista napoletano, imperversa lungo la fascia sinistra, creando non
poche difficoltà ad Orefice che, per fermarlo deve ricorrere alle maniere
forti.Al 21′ Alfieri ci prova con un calcio piazzato ma, Pavarini blocca con
facilità. Ferrigno manca il bersaglio grosso al 25′ : il suo colpo di
testa da pochi passi termina fra le braccia di Pavarini. Al 31′ l’ episodio
clou: cross di Alfieri, velo di Bertuccelli per Moscelliche, insacca da pochi
passi; l’ arbitro convalida in un primo momento ma. il suo collaboratore di
destra con la bandierina alzata, segnala il fuorigioco di Moscelli, le immagini
televisive dimostrano il contrario. Il Catanzaro serra i tempi opera un forcing
senza soluzione di continuità, ma non riesce a finalizzare. Per poco
non ci scappa la beffa con Aloisi che tutto solo in azione di contropiede manda
incredibilmente fuori.Ultima occasione per il Catanzaro nei minuti di recupero
su azione da calcio d’ angolo, si crea una mischia furibonda, senza che nessuno
corregga in tap – in .Poi il fischio finale dell’ incerto Saveri.

Catanzaro; ( 4 – 5 – 1); Gentili; De Sanzo,Pastore,Ciardiello,Corazzini; Folino,Ascoli,
Alfieri,Logiudice,Ferrigno;Moscelli.All.Dellisanti
Acireale; ( 4 – 4 – 2); Pavarini;Orefice,Aloisi, Bonanno,Danotti; Russo,Travaglione,Delle
Vedove,Suriano; Pandolfi,Marino.All. Chiancone
Antonio Samà

Autore

God

Scrivi un commento