GAZZETTA DEL SUD
I GIALLOROSSI
A RAGUSA A CACCIA DI PUNTI PESANTI UTILI PER ARRIVARE NELLA ZONA CHE CONTA
IL CATANZARO TENTA L’AGGANCIO AI PLAY-OFF
IN ATTACCO RIENTRA
FALCO, IN DIFESA MILONE TERZINO DESTRO, MACHADO GIOCA DAL PRIMO MINUTO
Vito Macrìna
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CATANZARO
– Nuovo approdo in Sicilia – il primo a Ragusa – oggi per
il Catanzaro, con la speranza che sia più fortunato di quello precedente.
Il riferimento è alla partita di Gela, la gara non… giocata da un Catanzaro
che, in quella circostanza, si è preso una vacanza. Certo non volutamente.
Fatto sta che la squadra giallorossa è incappata in una di quelle prestazioni
negative che capitano a tutti i team sportivi e senza particolari motivazioni.
Nel caso specifico non riconducibili neppure alla sofferta vertenza economica
con la vecchia Società per il mancato pagamento degli stipendi. Prova
ne sia che otto giorni prima Gentili e compagni hanno vinto nettamente a Palma
Campania, nonostante la riduzione numerica per l’espulsione di Ferrigno già
prima che finisse il primo tempo. Insomma, in quel caso, il Catanzaro ha sbagliato
l’approccio alla gara favorendo il successo della squadra siciliana. Cosa, ovviamente,
da non ripetere oggi nella partita che potrebbe concretizzare il rilancio della
squadra di Dellisanti. Ciò dopo le premesse create domenica scorsa con
l’importante successo sul Gladiator, tanto più importante avendo evitato
un brutto risvolto anche psicologico per lo scivolamento in classifica. Le premesse
sembrano migliori rispetto a otto giorni or sono con un primo aspetto da valutare
egualmente importante, ovvero le maggiori disponibilità e principalmente
con quella di Falco che può riprendere il posto in avanti per fungere
da punto di riferimento per tutta la squadra, oltre che spalla ideale per Moscelli.
È un Catanzaro, vieppiù, caricato dalla conquista dei tre punti
conquistato domenica scorsa in condizioni di assetto precario. Senza contare
che possono questa volta rispondere affermativamente alla chiamata dell’allenatore
Milone (pure lui dopo aver scontato il turno di squalifica) e i due giovani
brasiliani Machado e Toledo. Un Catanzaro, perciò, che, come si dice
in gergo, può giocarsi la partita e senza condizionamenti, neppure quelli
riguardanti il fattore campo, dove saranno presenti numerosi tifosi giallorossi.
Ma, a prescindere, Gentili e compagni non devono sottovalutare l’avversario
per quella sua caratteristica che lo vuole efficiente in trasferta e zoppicante
in casa. Certo i precedenti avvalorano questa tesi, ma ben si sa che tali precedenti
hanno relativo valore. Anzi, proprio i trascorsi costituiscono una insidia in
quanto Ferrara e compagni andranno in cerca di una rivalutazione che, certo,
è avvenuta, e ampiamente, nella versione esterna del Ragusa ma il pubblico
di casa, e anche i responsabili della squadra siciliana, gradirebbero un equilibrio
nel rendimento. Quindi l’impegno per i giallorossi rimane insidioso, per cui
da parte loro ci sarà bisogno della migliore espressività per
ottenere un risultato positivo: risultato che darebbe corpo alle ambizioni di
arrivare ai play off e anche a far lievitare i rinascenti entusiasmi provocati
dal cambio di gestione societario. Comunque il nuovo appuntamento esterno è
ammantato da fiducia nelle possibilità della squadra giallorossa: Fiducia
che, però, deve passare al vaglio dei novanta e passa minuti di partita:
ripetiamo insidiosa anche perché il Ragusa reduce dalla netta sconfitta
nel derby con l’Acireale, ragion per cui i giallorossi si dovranno dare da fare
per rendere fruttifera la trasferta. Intanto sembrano scontate le decisioni
dell’allenatore Dellisanti relative alla formazione di fronte al rientro di
Falco e l’impiego dell’inizio di partita di Machado. Per il ruolo di terzino
destro la scelta dovrebbe cadere su Milone, sebbene il centrale difensivo, dovrà
giocare sull’esterno destro al posto di De Sanzo. Confermati gli altri otto
giallorossi. Saranno cinque i pullman allestiti dai tifosi, mentre altri sostenitori
giallorossi raggiungeranno Ragusa con mezzi propri.
Gli
iblei tentano di sorpassare proprio la squadra ospite calabrese
Il Ragusa lancia la sfida al Catanzaro
Gianni Papa
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RAGUSA –
Pochissimi rivali più blasonati del Catanzaro sono scesi al Selvaggio
(oppure anche all’ex Enal) per dar vita a una sfida che, se la memoria non ci
tradisce, non dovrebbe aver precedenti a Ragusa. È già tanto,
ma questo è solo uno dei motivi d’interesse legati a un incontro che,
sebbene senza storia alle spalle, è sentitissimo da una parte e dall’altra.
Per rendersene conto basta dare una sbirciatina alla classifica, che propone
i giallorossi a quattro punti dai play off e gli iblei appena un punto sotto,
ma nello stesso tempo rispettivamente anche a cinque e quattro punti dalla zona
play out. In più va messo in conto anche il successo ragusano dell’andata,
quando la rete di Carmelo Bonarrigo fece da spartiacque tra il Ragusa “solo”
corsaro in trasferta e il Ragusa che diventava un caso nazionale. Mancano forse
soltanto gli ex, rappresentati da Bertuccelli (un ex però lontanissimo)
tra i calabresi e Tassone (tre gare appena la stagione scorsa) nell’undici di
Loreno Cassia. Dal successo ragusano al Ceravolo le cose sono cambiate, soprattutto
per il Catanzaro che sta venendo fuori come pretendono la sua intelaiatura,
il passato e gli sforzi dei dirigenti: ma gli azzurri ormai “viaggiano”
bene anche in casa e hanno dimostrato di essere competitivi contro ogni avversario.
Pronostico quindi all’insegna dell’incertezza, quasi ad aggiungere la ciliegina
sulla (già appetitosa) torta della gara. Loreno Cassia come sempre rispetta
i rivali, ma non cambia mentalità e mira, quindi, al “bersaglio
grosso”. Da settimane predica che questa è la fase più delicata
della stagione, per cui, in nome della logica, proverà a far punti per
superarla nel modo migliore: dando così in un sol colpo sostegno alla
classifica, al morale e alle attese dei tifosi. La rosa a sua disposizione non
è certo al completo, poiché alle assenze di Manoni, Pellegrino
e Tamburro (infortuni e squalifica) si è appena aggiunta quella di Claudio
Gallicchio (contrattura), ma “i rimasti” appaiono in compenso in
condizioni accettabili e con voglia da vendere di far bene. In particolare Giancarlo
Ferrara, che non segna dall’ultimo minuto della gara con il Gladiator e che
farebbe anche carte false per smuovere la sua personale classifica cannonieri.
Secondo un copione ben noto, il tecnico non ha dato indicazioni tali da garantire
sufficiente credibilità a un abbozzo di formazione, ma tutto farebbe
pensare a una riconferma dell’undici di partenza di Acireale: Cinalli, Priolo,
Ursino, Italia, Infantino, Caramel, Bonarrigo, Tassone, Ferrara, Favata, Lupo.
Nel Catanzaro il tecnico Dellisanti affiderà i compiti dello squalificato
Alfieri a Basile. In avanti Moscelli affiancherà Falco.