Rassegna stampa

Rassegna stampa di domenica 19 gennaio

Il Catanzaro è di Tallarida

IL DOMANI

Il cda ha ricapitalizato e accettato l’offerta della cordata emiliana
Il Catanzaro è di Tallarida
Presidente sarà il nipote Saverio. Signifredi nel ruolo di diesse
CATANZARO – Dunque, dopo smentite, tentennamenti e conferme, la storia
dell’Us Catanzaro ha scritto, ieri mattina, una nuova pagina: l’imprenditore
emiliano di origini calabresi Antonio Tallarida, coadiuvato dal socio Gioele
Cavallaro, ha rilevato il 100% delle azioni societarie del sodalizio giallorosso,
dopo che il cda, che ha provveduto anche alla ricapitalizzazione, ha accettato
l’offerta delle cordata emiliana. Questo sancisce, di fatto, l’uscita di scena
dei vecchi soci dell’Us Catanzaro, ed in particolare di Giovanni Mancuso. Una
presidenza, la sua, costellata da importanti sacrifici economici che hanno permesso
la sopravvivenza della squadra, soprattutto quando prima del suo avvento lo
spettro del fallimento era dietro l’angolo; ma anche del mancato raggiungimento
di quei traguardi sportivi (leggi promozione in C1) che tutto l’ambiente giallorosso
auspicava al momento del suo insediamento, anche se, non va dimenticato, pesa
come un macigno l’amaro epilogo della finale play-off di due anni fa. Ora, il
testimone passa ad Antonio Tallarida: il passaggio ufficiale sarà formalizzato
dalla presentazione della documentazione legale, che i nuovi proprietari assolveranno
entro un paio di giorni. Tallarida (che è anche vice presidente della
Pistoiese: oggi sarà infatti a Varese per vedere all’opera la formazione
toscana) non siederà, però, sulla poltrona di presidenza del club
giallorosso. L’onore toccherà al nipote, Saverio Tallarida, 38 anni,
odontoiatra romano, con esperienze professionali nel mondo del calcio, mentre
il ruolo di direttore sportivo saràsvolto da Paolo Signifredi, che è
anche il commercialista del gruppo Tallarida.
«Si è coronato il grande sogno di poter dare il contributo personale
alle fortune del Catanzaro» ha dichiarato Antonio Tallarida subito dopo
la conclusione della trattativa. «Ribadisco che ho deciso di prendere
il Catanzaro solo per amore e passione verso questa gloriosa società
e non per fini prettamente economici. Adesso inizieremo a pianificare i progetti
di rilancio, visto che il primo obiettivo è, logicamente, quello di far
risalire la squadra nelle categorie importanti. I tifosi possono stare sicuri:
il nostro impegno sarà massimo, per dare a loro quelle soddisfazioni
che da troppi anni non riescono ad avere. Il primo punto che affronteremo sarà
il calciomercato. Nostra intenzione è quella di soddisfare le richieste
del tecnico. Il campionato è ancora aperto. Purtroppo il primo posto
è irraggiungibile; ma i play-off sono sicuramente a portata di mano.
Spero che la squadra, che incontrerò a breve, riesca a centrare un importante
risultato contro il Gela». Tallarida ritornerà a Catanzaro probabilmente
a metà settimana. Sarà l’occasione per prendere i contatti, oltre
che con i giocatori, pure con l’ambiente del tifo giallorosso.
Vittorio Giummo

Signifredi: «Ho valide soluzioni da valutare con Dellisanti»
E il nuovo direttore sportivo annuncia l’arrivo di una punta
Entro martedì l’incontro con l’allenatore
CATANZARO-Paolo Signifredi, parmense doc, è il nuovo direttore
sportivo del Catanzaro. Il suo investimento è stato ufficializzato dopo
la positiva conclusione della trattativa avviata dalla cordata facente capo
ad Antonio Tallarida. Signifredi ha ieri assistito, al “Ceravolo”,
al derby del campionato d’Eccellenza tra il Santa Maria ed il Sambiase, e rimarrà
in città per alcuni giorni, anche per incominciare a vivere a tempo pieno
l’ambiente catanzarese.
«È un onore, per me, rivestire questo incarico all’internodi una
società dalle nobili tradizioni, com’è il Catanzaro. Non prometto
nulla, anche perché se le chiacchiere sono belle, i fatti devono, però,
dare un seguito». Il suo compito sarà prettamente di natura tecnica,
indirizzato alle esigenze della squadra. Ha già avuto modo di parlare
con il tecnico Dellisanti?
«Ci siamo incontrati, casualmente, in un albergo cittadino. Il mister
mi ha velocemente esposto la situazione della squadra e le esigenze in fatto
dorganico. L’argomento lo approfondiremo entro martedì».
Ha visto giocare il Catanzaro?
«Sì, l’ho visto un paio di volte. A mio avviso è la
formazione più forte della categoria, anche perché la vecchia
società ha operato bene in sede di mercato, facendo arrivare giocatori
di qualità».
A proposito di mercato, quali mosse intende avviare?
«Guardi, il gruppo è valido e, per questo, non ci saranno stravolgimenti,
che sarebbero davvero inopportuni. Noi seguiremo la strada aperta dalla precedente
società, che aveva intrecciato alcune trattative, mirate, in particolare,
a far arrivare un altro attaccante. D’intesa con l’allenatore vedremo quale
mediazione concludere, anche perché personalmente ho pure delle valide
soluzioni».
Di che tipo?
«Ho una trattativa aperta con un attaccante, che può davvero farci
comodo, viste le sue peculiarià tecniche».
In settimana sarà annunciato qualche acquisto?
«Non credo, ma sarà questione solo di pochi giorni».
Crede nella promozione?
«Sì, anche se non sarà f àcile, perché dobbiamo
prima guadagnarci i playoff e, poi, vincerli. Ma, ripeto, il Catanzaro è.forte
e tenteremo il tutto per tutto. Ai tifosi non assicuro nulla, dico solo che
abbiamo più voglia di loro ad arrivare in alto». .
V. Giu.

LA SOCIETA. / Domenico Cavallaro è felice e rilassato dopo
gli ultimi frenetici giorni di trattativa
Soddisfatto il buon traghettatore
«Ho chiuso il mio compito dimostrando di operare alla luce del sole»
CATANZARO – Ha assolto con successo il compito assunto al momento della
sua nomina a presidente-traghettatore del Catanzaro, dopo le dimissioni di Giovanni
Mancuso: favorire la transizione dalla vecchia alla nuova società.
Ora, Domenico Cavallaro è felice e rilassato, dopo che gli ultimi, frenetici
giorni di trattativa hanno messo a dura prova anche la sua riconosciuta tranquillità
operativa.
Rimarrà in carica ancora per pochi giorni, il tempo che i nuovi soci
ratifichino gli accordi presi per il trasferimento di tutte le azioni.
Poi, tornerà a seguire da vicino le pressanti esigenze della sua azienda,
l’Esisud, tralasciata ultimamente un po’ per la causa Catanzaro.
Al termine dell’ultimo consiglio d’amministrazione degli ormai vecchi soci della
società giallorossa, il suo viso è stanco, anche se traspare la
soddisfazione per il risultato raggiunto.
«Ho chiuso, con i fatti, il mio compito, a dimostrazione che abbiamo operato
alla luce del sole. Adesso invito i tifosi a lasciare perdere, definitivamente,
le critiche, soprattutto contro Giovanni Mancuso. Ha sì fatto degli errori,
ma va ringraziato, perché se ancora possiamo parare di calcio a Catanzaro
lo si deve a lui. Del resto, la ricapitalizzazione fatta è
stata un altro atto d’amore degli ex soci. Abbiamo lavorato con professionalità
e coscienza. Al momento dell’interessamento da parte del signor Tallarida per
l’acquisto della società, abbiamo valutato con attenzione la credibilità
della trattativa e, soprattutto, la garanzia di una sicura gestione futura.
Avute determinate conferme, ci siamo messi a disposizione per farsi che la trattativa
si concludesse nei migliori dei modi: Tallarida non è uno qualunque;
ma una persona che sa il fatto suo, che ha esperienze nel calcio e che, sicuramente,
ha i giusti numeri per far bene a Catanzaro». Qualcuno aveva accennato
alla possibilità di una sua conferma nel ruolo di presidente. «No,
è stato meglio così, mi creda. Tra l’altro, è giusto che
i nuovi acquirenti gestiscano completamente i vari ruoli ed incarichi. Continuerò
a stare con il cuore e la passione vicino al Catanzaro, con l’augurio, sincero,
che l’arrivo della nuova società coincida con l’inizio di esaltanti successi».
V Giu.

Tre tecnici al debutto: Giorgini del Brindisi, Russo della Palmese
e Ziliani del Gladiator
Il giorno della panca novella
È sempre caccia aperta alla lepre Foggia che sarà ospite del Ragusa
CATANZARO – La terza giornata di ritorno sancirà ben tre debutti
in panchina. Nel match casalingo con il Giugliano, Francesco Giorgini debutterà
alla guida tecnica del Brindisi. Nuovi allenatori anche per Palmese e Gladiator.
Per quanto concerne la prima compagine, in settimana, dopo le dimissioni di
Pietropinto, il timone è stato dato a Mario Russo, mentre la neo promossa
compagine nerazzurra (al suo quarto cambio d’allenatore, se si considera anche
la repentina rinuncia di Palumbo) si è affidata alle cure di Vescovi.
A Santa Maria Capua Vetere è arrivato anche un giocatore dall’illustre
passato, si tratta dell’ex difensore azzurro Paolo Ziliani (gli sportivi calabresi
lo ricorderanno anche con la casacca di Reggina e Cosenza) che, dopo un promettente
avvio di carriera, si è smarrito, se così possiamo dire, tra serie
B e C1 per arrivare, infine, in C2.
Per quanto riguarda l’alta classifica, caccia sempre aperta alla capolista Foggia
che sarà ospite del Ragusa e, considerando le difficoltà tra le
mura amiche degli iblei, non è azzardato prevedere un colpaccio da parte
della banda di mister Marino. La Nocerina non dovrebbe avere alcun problema
nel match casalingo con la Puteolana, mentre il Brindisi ospiterà il
Giugliano. In zona playoff, impegni in trasferta per Acireale e Frosinone. Gli
acesi viaggeranno alla volta di Latina, dove affronteranno un avversario alla
disperata ricerca di punti, mentre i ciociari renderanno visita alla Fidelis
Andria. L’Igea Virtus, che in settimana ha definito l’acquisto dell’attaccante
Ciccio Marra del Messina (e ciò grazie al presidente peloritano Franza,
azionista anche dei giallorossi di Barcellona Pozzo di Gotto), ospiterà
l’Olbia, una delle squadre più in forma del momento. Il Catanzaro sarà
di scena al “Vincenzo Presti” di Gela. Per i giallorossi un’occasione
da sfruttare per proseguire la rincorsa alla zona play-off. In Lodigiani-Palmese
e Gladiator-Tivoli saranno in palio punti pesanti in chiave salvezza.
Vi. Ra.

A Gela Rodrigo Machado di nuovo nella mischia
Problemi di ambientamento climatico dopo il ritorno dal Brasile

CATANZARO – A Gela dovrebbe essere il turno di Rodrigo Machado. Dellisanti,
in settimana, l’ha provato sulla fascia sinistra, quella di sua competenza.
«Mi trovo meglio a sinistra anche perché sono un mancino».
Al suo connazionale Toledo infortunato cosa si sente di dire? «Diciamo
che è stato molto sfortunato. Si è fatto male da solo, proprio
quando stava andando molto bene».
A Gela con l’obiettivo dei tre punti?
«Sicuramente. Dobbiamo sfruttare al meglio tutte le partite». Fisicamente
come sta?
«Ora bene. La settimana subito dopo il mio ritorno dal Brasile non è
andata molto bene, soprattutto perché ho trovato un clima completamente
diverso».
Date l’impressione di essere un gruppo molto “carico” e col morale
alto.
«Abbiamo tutti una grande “carica “perché vogliamo scalare
altre posizioni in classifica. Ritengo, infatti, che non meritiamo l’attuale
posto in graduatoria e vogliamo, quindi, recuperare altro terreno».
A Gela sarà la volta buona per andare in rete?
«Sarebbe ora, cercherò, naturalmente, di fare del mio meglio».
Vi. Ra.

Lo Giudice a destra, Machado a sinistra
Ieri perfezionati gli schemi sulle palle inattive

CATANZARO – Nessuna novità di rilievo dall’allenamento di ieri mattina.
Nella consueta sgambatura del sabato particolare attenzione è stata rivolta
alla prova degli schemi su calcio piazzato. A Gela le uniche novità dovrebbero
riguardare il centrocampo e nello specifico le fasce laterali, con Lo Giudice
dirottato a destra e Rodrigo Machado a sinistra. Per il resto formazione confermata,
con Gentili tra i pali, con la linea difensiva a quattro composta da De Sanzo,
Ciardiello, Pastore e Corazzini. A centrocampo in cabina di regia giostrerà
Alfieri, mentre in fase di interdizione agirà Ascoli. Sulle fasce, come
già detto, spazio a Lo Giudice e Rodrigo. In attacco fiducia, naturalmente,
alla coppia Moscelli-Falco. In panchina dovrebbero accomodarsi, oltre al secondo
portiere Riccardi: Milone, Basile, Bertuccelli, Musumeci e Longo. Per Toledo,
infortunatosi giovedì scorso a Chiaravalle Centrale (stiramento per il
colored gaillorosso), si prevede uno stop di circa dieci giorni. Il tecnico
giallorosso non si è sbottonato in merito all’avvenuto cambio al vertice
della società: «Per il momento voglio pensare solo allapartita
di Gela. Se ho già incontrato Tallarida? Sì, ma si è trattata
di una pura casualità».
Vi. Ra.

Senza Docente a secco da 4 turni
Gela – Catanzaro, ovvero le due squadre più ammonite del girone

CATANZARO – Problemi in attacco per il Gela. Causa la squalifica di Albano (ex
Teramo), espulso domenica scorsa, senza contare ovviamente la partenza del gioiellino
Docente, il tecnico biancazzurro Pietro Ruisi sarà costretto ad affidarsi
al tandem offensivo formato da Erbini (il cui nome riporta alla mente tristi
ricordi per i tifosi giallorossi, stiamo parlando ovviamente della finale play-off
col Sora) e Conte. Tuttavia, in casa gelese la tranquillità regna sovrana.
Non fosse altro che per un campionato, sino a questo momento, tutto sommato
positivo (i siciliani sono stati per buona parte del girone d’andata la rivelazione
del torneo) e per una tranquillità economica, raggiunta grazie alla positiva
conclusione dell'”affare Docente”. La cessione del diciottenne attaccante
(dodici gol per lui in campionato) alla Juventus, che lo ha girato in prestito
al Messina fino a giugno, ha, infatti, fruttato nella casse societarie 630.000
euro (circa un miliardo e duecentomilioni di vecchie lire). Un’autentica boccata
d’ossigeno per il sodalizio di patron Fraglica che, ora, può guardare
al futuro con rinnovato ottimismo. La partenza del golden boy gelese, tuttavia,
non è stata indolore e l’attacco ne ha risentito. Erbini e compagni non
vanno a segno da ben quattro partite, dal lontano 8 dicembre (2-2 in quel di
Palma Campania con la Palmese). Ultimamente la truppa di Ruisi, in campionato,
ha rallentato notevolmente il passo e l’ultima vittoria risale all’1 dicembre
(3-0 in casa on la Puteolana). Dopo di allora: due sconfitte e tre pareggi.
Sul rettangolo amico del “Vincenzo Presti”, il Gela si fa rispettare,
come del resto conferma lo score casalingo che dice 5 successi, tre pari e una
sconfitta, con 16 gol fatti e 8 subiti. Diversi gli ex giallorossi nelle fila
siciliane: Savio, Procopio, Castelli e Ciaramella. Anche oggi pomeriggio Ruisi
dovrebbe schierare la sua squadra seconda il collaudato 4-4-2. Davanti al portiere
Castelli (per lui un’ottima stagione sino a questo momento), la linea difensiva
a quattro, rispettivamente da destra a sinistra, sarà composta da Colletto,
Cataldi, Savio e Priolo. A centrocampo, nel mezzo, agiranno il giovane Matinella
e l’esperto Formisano (o in alternativa lo Bue), mentre sulle fasce opereranno
Scopelliti, a destra, e Procopio, a sinistra. In attacco, come detto in precedenza,
spazio al duo Erbini-Conte. Per un Catanzaro col vento in poppa, dopo il convincente
successo di Palma Campania, sicuramente un match a portata di mano. Una curiosità
per chiudere: il Gela è la squadra con più cartellini gialli sul
groppone (58), seguita proprio dal Catanzaro (a quota 57).
Vittorio Ranieri

Parla Marcello Corazzini
«Capaci di superare ogni tipo di ostacolo»
«Uniti nei momenti di massima pressione»

CATANZARO-Dopo l’affermazione di una settimana fa contro la Palmese, nel clan
giallorosso si respira certamente un aria diversa. Certo nessuno si fa delle
illusioni e tutti sanno che, se si vuole recitare un ruolo da protagonisti,
alla vittoria ai danni dei rossoneri di Pietropinto bisogna dare continuità.
Sul match contro i campani e su quello di oggi in terra di Sicilia, con il Gela,
abbiamo ascoltato l’opinione di Marcello Corazzini. «Abbiamo, senz’altro
disputato una buona gara dando prova di grande compatezza. Del resto, eravamo
scesi in campo con la solita detarminazione, ma forse con un pizzico di grinta
in più, soprattutto in virtù del passato incontro con l’Acireale,
in cui alla, fine si è dovuto masticare amaro per una vittoria che avremmo
ampiamente meritato, e che è sfumata per affetto di una grossa disattenzione
dell’assistente (Elia di Lecce, ndr). La nostra arma vincente – prosegue il
difensore giallorosso – è stata quella di proseguire ad imporre il nostro
gioco, anche quando siamorimasti in inferiorità numerica, a causa del
cartellino rosso sventolato a Ferrigno, continuando, come si dice in gergo,
a fare la partita e proponendoci addirittura con maggiore intensità in
avanti, alla ricerca della vittoria. Perla delicata trasferta di oggi occorre
far tesoro di quanto di buono fatto a Palma, sapendo che comunque non sarà
facile confermarsi, ottenendo lo stesso risultato. Il morale è alto e
l’atteggiamento è quello giusto dopo un periodo in cui c’era un pò
di tensione, per via del fatto che, pur dopo buone prestazioni raccoglievamo
poco, sotto il profilo dei risultati. L’aspetto fondamentale da rimarcare è
che la squadra è rimasta unita in un momento in cui la pressione era
fortissima e tutto girava per il verso sbagliato, dimostrando grande professionalità
e senso di responsabilità.
Penso che questo non sia un elemento da trascurare, anzi va sottolineato il
fatto che lo spogliatoio non si è sfaldato nonostante le avversità,
perseverando nel lavorare con serietà e grande impegno».
«A Gela andremo con la stessa mentalità e con la voglia di ottenere,
ad ogni costo, l’intera posta in palio, anche se, come è noto, purtroppo
nel calcio, queste componenti da sole non bastano». L’auspicio, aggiungiamo
noi, è quello di vedere ancora una volta trionfare le Aquile, magari
anche con un gol del difensore, dopo l’ultima realizzazione del collega di reparto
Ciardiello.
Armando Colacino

L’arbitro di oggi
Gara Gela – Catanzaro
Arbitro: Cigalotti
Nato il 7 novembre 1971 a Milano
Il signor Cigalotti di Milano nel suo curriculum segnala 36 partite dirette
in serie C2 e 6 in serie C1.
Cigalotti, tra i precedenti, ha arbitrato anche un Gela-Catanzaro. La gara di
disputò il 10 dicembre 2000 e terminò sul punteggio di 1-1. Il
25 novembre 2001 ha anche diretto Gela-Frosinone (partita conclusa con il risultato
di 1-1).


IL GIORNALE DI CALABRIA

Catanzaro Calcio, ratificata la cessione a Tallarida e soci

CATANZARO. Stavolta sembra davvero fatta. Il Catanzaro volta pagina chiudendo
uno dei periodi più bui (forse il più buio) della propria storia.
Venerdì sera, nell’ufficio di Domenico Cavallaro, il presidente-traghettatore
che aveva specifico mandato a trattare, si sono incontrati lo stesso Cavallaro,
il commercialista del Catanzaro, Ierace, l’imprenditore calabro-emiliano
Tallarida ed il commercialista dello stesso, Signifredi. Tallarida e Signifredi,
dopo le resistenze venute fuori nelle ultime quarantotto ore da parte dell’azionista
di maggioranza Mancuso (il quale pretendeva di avere a vista le somme chieste
quale rimborso delle ”anticipazioni” fatte) hanno cercato di smussare
gli angoli, dimostrando di avere un interesse reale e concreto a diventare i
nuovi padroni del Catanzaro. Alla fine era stato siglato un preliminare di contratto
con cui i vecchi azionisti si impegnano a cedere le azioni mentre Tallarida
ed il suo compagno di cordata (che si chiama casualmente Cavallaro come l’attuale
presidente pro tempore) si impegnano a rilevarle. Nella giornata di ieri l’assemblea
dei vecchi soci (già convocata per approvare il bilancio e decidere la
ricapitalizzazione) ha ratificato l’accordo col gruppo Tallarida e approvato
la ricapitalizzazione che, però, sarà fatta materialmente con
soldi dei nuovi soci nelle prossime settimane. Nei prossimi giorni ci dovrebbe
essere il formale trasferimento delle azioni. I nuovi azionisti, poi, pagheranno
in quattro rate a Mancuso la somma richiesta per la cessione delle azioni, mentre
non daranno nulla a Parente e Poggi che, a quanto pare per favorire il passaggio,
avrebbero rinunciato alla quota di propria pertinenza a vantaggio dell’azionista
di maggioranza. Parente, venerdì pomeriggio, prima che la trattativa
si chiudesse, aveva anche fatto sapere di essere disposto ad acquisire l’intera
società. Tallarida e Cavallaro (2) si sono inoltre impegnati a pagare
entro una settimana due delle mensilità arretrate dei calciatori. Salvo
colpi di scena a questo punto imprevedibili, quindi, il Catanzaro è del
gruppo Tallarida. E il Catanzaro, dopo tre anni e mezzo di delusioni cocenti,
di figure non sempre edificanti, di dimissioni a singhiozzo e di esternazioni
avventurose potrebbe finalmente tornare a guardare al futuro senza il peso di
vicende che avevano fatto appassire (ed anche arrossire) un vessillo glorioso.
Intanto la squadra cercherà, a Gela, di proseguire nella rincorsa alla
zona playoff.
Re. Sp.


IL QUOTIDIANO

Firmato ieri il passaggio della società giallorossa agli imprenditori
modenesi
Il Catanzaro volta pagina
Tallarida: «Il nuovo presidente sarà mio nipote»

CATANZARO ­ Passaggio di consegne avvenuto. Da ieri, l’Us Catanzaro fa,
praticamente, parte del patrimonio di Nino Tallarida e Gioele Cavallaro. Manca
solo “l’investitura ufficiale”, che si avrà nella prossima
settimana dal notaio. Ieri mattina, il Consiglio d’amministrazione ha deliberato
la cessione del 100% delle azioni, che avverrà formalmente entro il prossimo
week-end. Il Cda ha, inoltre, deliberato la sottoscrizione dell’aumento di capitale,
ciò significa che si avrà un mese di tempo per effettuare i relativi
versamenti. Un onere che spetterà ai proponenti l’offerta d’acquisto,
accettata dai vecchi soci dell’Us. Le azioni sono state cedute a costo zero,
i nuovi proprietari dovranno solamente rimborsare Mancuso per far fronte alle
spese di gestione dell’anno in corso. Tra i debiti che saranno saldati entro
pochi giorni, sono previsti gli stipendi arretrati dei giocatori, che sono creditori,
nei confronti della società, delle mensilità a partire dallo scorso
ottobre. Dopo più di un mese si è conclusa la trattativa che ha
tenuto con il fiato sospeso una città intera. Tallarida afferma: «Sono
contento. Il presidente della società sarà mio nipote, un altro
Tallarida, visto che, attualmente, io sono dirigente della Pistoiese. Lui vive
a Roma, vorrà dire che viaggerà spesso, proprio come farò
io. Il direttore sportivo sarà il dottor Signifredi ­ e con una battuta,
aggiunge ­ Rimane tutto in famiglia, così si risparmia, e magari
s’investe un po’ di più sul mercato».
Riguardo al futuro dell’attuale rosa, l’imprenditore modenese ha ribadito, più
volte, che non smantellerà l’organico. Dalla prossima settimana si cercherà
di portare alla corte di Dellisanti qualche rinforzo, procedendo, nel contempo,
alla cessione di qualche elemento in esubero. Tallarida non perde tempo, e interviene
sulla trasferta odierna, dicendo: «Sono convinto che i ragazzi faranno
bene, sono caricati». L’altro protagonista della vicenda ha il nome di
Mimmo Cavallaro. Il presidente (potrà fregiarsi di questa carica per
qualche altro giorno) è il vero artefice della buona riuscita della trattativa.
Una delle figure più positive dell’Us Catanzaro negli ultimi anni, che
è riuscito a non disintegrare l’ambiente, fungendo da collante tra società,
squadra, tifosi, stampa. Il tutto portando avanti i contatti per cedere il pacchetto
azionario. L’uomo del giorno conferma: «Non è stato facile quest’ultimo
mese, bisognava mantenere, tra le altre cose, l’equilibrio nello spogliatoio,
gestire i rapporti tra i soci. Tutto questo, operando senza una lira in tasca.
Molti i momenti difficili, da alcune dichiarazioni dei giocatori ad altre di
soggetti operanti nelle trattative. Ma ho proseguito nello svolgimento delle
mie funzioni. La cosa che più mi ha fatto piacere è stato il “grazie”
dei tifosi. Ho sottratto tempo alla famiglia e al lavoro, ma ne è valsa
la pena».
La squadra, partita ieri in tarda mattinata alla volta di Gela, proverà
a continuare la striscia di risultati utili. In Sicilia, giocherà con
il numero 7 Lo Giudice. Dopo la marea d’infortuni che ha caratterizzato i pretendenti
alla maglia d’esterno destro (Ambrosino, Folino, Toledo), Dellisanti ha deciso
di schierare il jolly campano.
Sulla fascia opposta scenderà in campo Machado, per una squadra decisamente
a trazione anteriore. Il Gela si presenta come una squadra un po’ spuntata dopo
la partenza del golden-boy Docente, che attualmente gioca nel Messina, ma che
è già stato prelevato dalla Juve. Dellisanti precisa: «A
prescindere dalle vicende societarie, i miei ragazzi si sono sempre impegnati
al massimo, sono da elogiare. Per questo motivo non mi convincono i discorsi
di chi dice che ora, loro dovrebbero essere più motivati. Hanno dato
tutto in ogni occasione».
Enrico Foresta


GAZZETTA DEL SUD

Raggiunto l’accordo per la cessione della società al gruppo
Talarida, la squadra intende proseguire l’avvicinamento alla zona play-off
Il Catanzaro nuovo di zecca cerca conferme a Gela

Vito Macrìna

CATANZARO – «È fatta». La frase è corsa di
bocca in bocca tra i tifosi ieri intorno a mezzogiorno di fronte alla notizia
dell’accettazione da parte del Consiglio di amministrazione della Società
giallorossa della proposta di acquisizione del pacchetto azionario del gruppo
Talarida. Gruppo che, come abbiamo annotato nei giorni scorsi, è sostenuto
dal costruttore Gioele Cavallaro della Edil Cavallaro di Sassuolo. La ratifica
di quella che tecnicamente si definisce una lettera d’intenti è avvenuta
nel corso della riunione del Consiglio di amministrazione della società
di via scesa Iannoni. Adempimento che per un fatto tecnico è stato compiuto
dal gruppo Mancuso e dal gruppo Medical Sport Center. Quanto alla lettera di
intenti va ribadito che comprendeva alcuni impegni da parte del gruppo di acquirenti,
come la corresponsione agli azionisti di circa 240 mila euro (per la quale è
stata accordata la rateizzazione in quattro mesi sino a giugno per le anticipazioni
fatte dagli stessi: il pagamento ai tesserati di due mesi di stipendi arretrati
(ottobre e novembre) anche se questa clausola non è «codificata»;
la ricapitalizzazione nonché l’obbligo di una penale di 800 mila euro
nel caso in cui gli acquirenti del pacchetto azionario non provvedessero a riscrivere
il Catanzaro al prossimo campionato. Contenti per la conclusione della trattativa
– che, come è noto, ha vissuto vari momenti – quelli che
si possono ormai definire i nuovi padroni del Catanzaro, a cominciare dal capogruppo
Antonio Talarida: «Abbiamo dimostrato che le nostre intenzioni di rilevare
il Catanzaro erano serie, ragion per cui l’atto decisivo di oggi (ieri per chi
legge, ndr ) ci trova contenti e anche soddisfatti». Cauto, seppur in
chiave ottimistica, Talarida sul prossimo futuro: «Ora abbiamo bisogno
di qualche giorno di tempo per decidere il da farsi che, in ogni modo, sarà
finalizzato al rilancio del Catanzaro». «Sono soddisfatto –
ha dichiarato da parte sua Gioele Cavallaro – perché prima di tutto
siamo stati accolti bene da una città che è molto aperta all’ospitalità,
mentre ha grosse potenzialità di entusiasmo verso la squadra del cuore».
Da parte sua Paolo Signifredi – deus ex machina della trattativa –
si è sbilanciato sui piani da attuare: «Faremo le cose per bene
anche in direzione del potenziamento della squadra». Una dichiarazione
anche da parte del presidente protempore Domenica Cavallaro che rimarrà
in carica sino alla ricostituzione del nuovo C.d.A. e l’assegnazione delle cariche
sociali: «Bisogna ringraziare Mancuso e gli altri azionisti per i sacrifici
compiuti, seppur mortificati dai magri risultati sportivi. I nuovi soci mi sono
apparsi appassionati e competenti, nonché solidi economicamente. Speriamo
che abbiano maggiore fortuna dei vecchi, ovviamente a pro delle fortune del
Catanzaro». Il gruppo Tallarida, intanto, ha ribadito che gestiranno la
società nel segno della continuità; senza, cioè, operare
stravolgimenti della struttura. Quanto al calcio giocato la squadra prima di
tutto, ha ricevuto da parte dei nuovi reggitori messaggi di incitamento per
la partita di oggi e di rassicurazione sulla gestione societaria. A proposito
di partita l’allenatore Dellisanti ha ribadito che la squadra si propone di
puntare al massimo risultato, ma il tecnico non ha potuto nascondere che l’impegno
è delicato, se non addirittura a rischio. «Ho chiesto – ha
detto – ancora una volta ai ragazzi la massima concentrazione e applicazione,
fattori che se estrinsecati nella maniera giusta saranno premiati». Confermato,
per altro verso, che lo squalificato Ferrigno e l’infortunato Folino saranno
sostituiti rispettivamente da Logiudice e da Machado.

Autore

God

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