Gazzetta dello Sport
CATANZARO â Nuova gara a rischio quella di oggi contro la Fidelis Andria, come tutte quelle in cui è necessario vincere. La necessità di centrare lâobiettivo, discende dall’evidente sete di punti (due soli conquistati negli ultimi 5 incontri) e dalla conseguente necessità di restituire un poâ di fiducia alla squadra ed ai tifosi. Rientra da squalifica Fabio Moscelli che, innanzitutto, si rivolge ai tifosi giallorossi: âLâanno scorso erano infuriati, questâanno sfiduciati âriferisce Fabio Moscelli, quasi dimostrando che lâindifferenza è più dolorosa della contestazione. âEâ come non ci credessero più âcontinua- Eâ difficile spiegarlo, ma tutto ciò è controproducente. Davanti ad un pubblico più numeroso, gli stimoli sicuramente aumenterebbero. Capisco la gente, ma è nei momenti di difficoltà che deve starci vicina.â Chiama, dunque, i suoi tifosi a raccolta Moscelli, mix dâistinto ed esaltazione. Lâattaccante non vorrebbe vedere il Ceravolo vuoto ed insiste: âSarebbe bellissimo essere sostenuti come nei giorni migliori. Nellâultima in casa, câerano soltanto pseudotifosi venuti per criticarci. Non è facile giocare tranquilli, se al primo errore si è fischiati. So che sarà dura riportarli allo stadio, ma a noi servono tifosi come gli ultras. Questi ultimi son capaci dâincitare per 90 minuti e mai contestano prima della fine. Il loro sostegno è per noi fondamentale. Non abbiamo, invece, bisogno di quelli che criticano!â Dopo questo piccolo sfogo, Moscelli tenta di analizzare la crisi: âE chi se lo aspettava? Dodici punti sono proprio pochi! Se conoscessi la medicina, lâavrei suggerita. Non penso che siamo i più scarsi. Siamo, invece, più forti e sono convinto in una nostra rinascita. Eâ, però, inutile fare false promesse. Dobbiamo conquistare un filotto di risultati positivi. Siamo uniti, rammaricati, ma non abbattuti. Anche Dellisanti è dispiaciuto, ma continua a crederci. E non lo fa perchè è un pazzo, ma perchè conosce il nostro valore e capisce che abbiamo le potenzialità per riprenderci.â A proposito di tifosi e di Dellisanti, il tecnico riferisce: âGiovedì mi sono trattenuto lungamente con i tifosi. Ho cercato di spiegare che non tutto è perso. Spero che ritorneranno a darci una mano.â Sul fronte della formazione, lo squalificato Ciardiello sarà sostituito da Milone, mentre Logiudice continuerà a tenere il suo posto dâesterno, non solo perché lo merita quantâanche per le non perfette condizioni di Folino. LâAndria è reduce dalla sconfitta interna con la Nocerina ed in classifica è, ad 11 punti, messo appena peggio del Catanzaro. Nelle sue file milita lâex portiere Siringo, che Enzo Cavallaro ha consigliato ai pugliesi. Arbitra Fabrizio Lena di Ciampino, alla sua prima stagione di Can, con appena 5 gare di C2 sin qui dirette.
Salvatore Blasco
Catanzaro (4-4-2): Gentili; De Sanzo, Milone, Pastore, Corazzini; Ambrosino, Alfieri, Ascoli, Logiudice; Moscelli, Ingenito. All.: Dellisanti.
Gazzetta del Sud
Gli uomini di Dellisanti non vincono in casa dalla seconda giornata e oggi provano a conquistare i tre punti contro la Fidelis Andria
Il Catanzaro ritenta l’impresa al âCeravoloâ
Vito Macrìna
CATANZARO â Ritenta oggi il Catanzaro l’impresa â diventata tale visto che non gli riesce dalla seconda giornata di campianato â di conquistare i tre punti al «Ceravolo», dopo che il doppio consecutivo colpo iniziale sembra abbia provocato una sorta di maledizione i cui effetti non si sono potuti più rimuovere. Ed anche quando si sono create le favorevoli condizioni, come è capitato nell’ultima partita contro il Latina, quando sembrava che il gol di Ingenito (il primo e il solo del centrovanti) bastasse per rompere gli indugi. Niente di niente. Quasi al termine ecco il diavolo che ci ha messo la coda nelle sembianze dell’arbitro Finazzi di Torino che ha accordato alla squadra laziale un gol segnato tramite un pur evidente fuorigioco. Ma meglio accantonare i precedenti, come deve fare il Catanzaro per evitare di crearsi remore psicologiche che sarebbero una palla al piede, quando già Gentili e compagni si portano dietro scorie della stesa natura che condizionano le loro prestazioni. Da qui l’appello al loro orgoglio; alla voglia di mettere un punto fermo sul loro tormentato cammino che, come andiamo sostenendo, non può essere giustificato soltanto con le lacune della squadra dovute alla sua incompletezza. Lo dovranno fare questa volta per evitare che si addentrino ancora di più nel tunnel della crisi, quando già vi sono dentro sino al collo, certo per una serie di contrarietà , ma parimenti, non al punto da provocare risultati stentati anche di fronte ad avversari non proprio superiori strutturalmente. Anzi, i contendenti incontrati nell’ultima parte del percorso facevano ragionevolmente presupporre che la squadra giallorossa avesse la capacità di prevalere e, quindi, di provocare quell’accelerazione che, oltretutto, sarebbe servita ad aggiustare tante cose; prima di tutto a tacitare i mugugni (per non parlare di polemiche aperte, termine più appropriato) dell’ambiente e non proprio secondariamente a rimetterla in sesto dal punto di vista della condizione morale. Condizione che precaria è stata determinata dalla stessa squadra, appunto con i risultati che si giustificano solo parzialmente con le insufficienze strutturali alle quali si sarebbe potuto supplire con il massimo impegno, con la massima applicazione in tutte le fase delle partite e anche forzando quell’inconscio che pur subentra quando il rendimento non è buono, tuttavia figlio quasi sempre delle prestazioni insufficienti. Salvo eccezioni alle quali non appartiene neppure la partita contro il Latina, visto che quel Catanzaro dopo aver sbloccato il risultato avrebbe dovuto forzare per il secondo gol. Allora è chiaro che anche oggi per poter centrare lo scopo la squadra giallorossa deve impegnarsi a fondo, senza attendismi e, soprattutto, senza pause in maniera da costringere l’avversario alla resa. Ed a proposito dell’avversario, è vietato illudersi che lo stesso possa favorire i propositi di vittoria che indubbiamente meditano Gentili e soci. Questo perché la Fidelis Andria si trova in classifica un punto dietro al Catanzaro; quindi potrebbe eser un antagonista di scarso spessore e, perciò, incapace di far male. Sarebbe un grosso errore in quanto anche la squadra pugliese è discretamente attrezzata a cominciare con l’ex Siringo in porta, mentre â particolare non trascurabile â si è tenuta sin qui a galla, sia pure a fatica proprio con il comportamento nelle partite esterne dalle quali ha ricavato un punto in meno (5 contro 6) delle gare casalinghe. Questo dice di una certa versatilità della Fidelis appunto per le partite in trasferta. Allora è assodato che il Catanzaro deve far leva sulle proprie forze liberando le migliori, perché il disegno del ritorno alla vittoria riesca ben fatto, secondo le aspirazioni generali, comprese quelle di tifosi che anche oggi attueranno il proposito di disertare le scale del «Ceravolo». Infine è stato ridotta la squalifica all’allenatore Dellisanti, già sanzionata sino al prossimo 3 dicembre. La Commissione disciplinare, accogliendo parzialmente il ricorso discusso dal segretario generale della società giallorossa, Franco Bellante, ha ridotto la squalifica al 26 novembre, consentendo così al tecnico giallorosso di guidare la squadra dalla panchina nella partita casalinga contro il Foggia.
Il Domani
LA GIORNATA / PIATTO FORTE DEL TAVOLIERE
Se vi chiedessero qual è la partitissima della dodicesima di andata, non rifletteteci troppo, ma dite solamente: Brindisi-Foggia. Praticamente il massimo che, in questo momento, il campionato può offrire. I motivi? Tanti. Non è un derby qualsiasi, ma uno d’alta quota e la classifica (i padroni di casa occupano il secondo posto, mentre gli ospiti la quarta poltrona) ne è una chiara dimostrazione. Senza contare che si affrontano due squadre dalla caratteristiche opposte. Tecnicamente più forti, ma dal gioco compassato i biancazzurri di Boccolini, effervescenti e molto più dinamici i satanelli rossoneri di Marino. Ah, dimenticavo: si affrontano anche i due migliori attacchi del girone (19 reti fin qui messe a segno dal Brindisi, 18 dal Foggia). Se i riflettori saranno tutti per il derby pugliese, potrebbero arrivare sorprese dal match di Nocera Inferiore tra la capolista Nocerina e il redivivo Frosinone che, sotto la gestione Silva, non perde più un colpo. I Molossi di Eziolino Capuano dovranno stare molto attenti all’undici ciociaro, una delle formazioni più in forma del momento. Ma non sarà la giornata solo del derby pugliese, in quanto oggi se ne giocano altri due: Gela-Igea Virtus e Palmese-Puteolana. In pochi, a inizio campionato, avrebbero scommesso che il primo incontro si sarebbe rivelato importante per quel che riguarda la zona play-off, così come non molti avrebbero immaginato di ritrovare la Puteolana con soli due punti in cascina dopo undici gare e con una Palmese, di conseguenza, favorita d’obbligo. In settimana, nel frattempo, è saltata un’altra panchina. Sanderra non è più l’allenatore del Tivoli. Dopo gli ultimi deludenti risultati è arrivato l’inevitabile esonero. Al suo posto Crialesi, ex tecnico dell’Astrea. Per lui esordio casalingo contro il Giugliano. L’Acireale viaggerà alla volta di Santa Maria Capua Vetere ospite del Gladiator, in un incontro non certo facile per delle Vedove e compagni, mentre da tener d’occhi è il match Ragusa-Latina. Gli Iblei riusciranno, anche oggi, a confermare il trend che li vede pressoché inarrestabili lontani dalle mura amiche e fragili e irriconoscibili in casa? In Catanzaro-Fidelis Andria gli uomini di Dellisanti si giocano una buona parte di futuro. Vincere, significherebbe poter riprendere a guardare la zona play off con rinnovato ottimismo. Non conquistare l’intera posta in palio, significherebbe compromettere ulteriormente le ambizioni di promozione, aggravando una classifica già deficitaria e finendo per far diventare questa partita uno scontro diretto in chiave salvezza.
Vittorio Ranieri
GLI AVVERSARI / UN MANIPOLO DI GIOVANI AGLI ORDINI DI PAPAGNI
ANDRIA – La Fidelis Andria che oggi scenderà in campo al “Ceravolo” è una squadra apparentemente indecifrabile, da non sottovalutare e, di conseguenza, da prendere con le molle. Non fosse altro per il fatto di essere una compagine dall’età media bassa ,per non dire bassissima (circa 22-23 anni). Un manipolo di giovani che paga dazio per quel che concerne l’esperienza, ma che può contare sull’entusiasmo di un complesso costruito puntando molto sulla linea verde. L’obiettivo dichiarato fin dal primo giorno di ritiro è quello di ottenere una salvezza possibilmente tranquilla, valorizzando i molti ragazzi in organico. Segno evidente che i bei tempi della B e della C1 sono ormai lontani, anche se in sella c’è ancora lo storico presidente Fuzio, artefice dei momenti d’oro della formazione pugliese.
Tornado all’aspetto tecnico, nella rosa della prima squadra, come già detto, c’è gente di belle speranze e che, fino adesso, si è ben comportata, soprattutto sotto la guida tecnica di Aldo Papagni, subentrato alla settima giornata all’esonerato Cappellacci. L’ex trainer del Fasano ha esordito subito con due vittorie di fila (in trasferta sul campo del Ragusa e in casa con la Lodigiani), prima di incappare in due sconfitte di fila (prima a Gela e domenica scorsa tra le mura amiche contro la Nocerina). Va sottolineato, tuttavia, che l’undici biancazzurro pur perdendo sul proprio rettangolo di gioco con avversari del calibro Brindisi e dei Molossi di Eziolino Capuano ha offerto delle buone prove, crollando, però, nel corso della ripresa, segno forse di una condizione atletica non ancora ottimale. Papagni, in occasione della sfida del “Ceravolo”, dovrebbe optare per un più difensivo 4-5-1, rispetto all’abituale 4-4-2. In porta ci sarà l’ex giallorosso Siringo. La linea a quattro del pacchetto arretrato sarà formata, rispettivamente da destra a sinistra, da De Toma, Lonardo, Buono e De Simone. A centrocampo i tre mediani dovrebbero essere Sbaccanti, De Feudis, con l’esperto La Notte (il più anziano della squadra classe 1970) a dettare i tempi del gioco. L’ex primavera del Cosenza Tricarico e La Cava agiranno, rispettivamente, sulla corsia destra e su quella di sinistra, in appoggio all’unica punta Spinelli. Qualora Papagni decidesse di schierare la sua compagine con il 4-4-2, la seconda punta dovrebbe essere Chigou, con Sbaccanti costretto a fargli posto. Cosa deve fare, quindi, oggi il Catanzaro? Far valere in campo la sua esperienza e un tasso tecnico senza dubbio più alto. Ci riusciranno Moscelli (ex del match col dente avvelenato) e compagni? Un’intera tifoseria, in ansia per le sorti della squadra, se lo augura.
Buone notizie da Firenze: accorciata di un turno la maxi sanzione
Dellisanti, squalifica ridotta
CATANZARO – Una buona notizia per il tecnico giallorosso Franco Dellisanti, alla vigilia della delicata sfida casalinga contro l’Andria, l’ha portata il segretario Franco Fumagalli Bellante, reduce da Firenze dove, nella sede della Lega di serie C, è stato discusso il ricorso del Catanzaro, per la riduzione della squalifica di un mese del tecnico giallorosso. La commissione disciplinare ha, infatti, accolto parzialmente il reclamo, togliendo una giornata. Un gesto apprezzato da un allenatore che, prima di incontrare l’arbitro Finazzi, non era mai stato squalificato. Dellisanti, dunque, potrà nuovamente sedersi in panchina il prossimo 1 dicembre, quando al “Ceravolo” sarà di scena il Foggia. «Sono contento – rileva il trainer – anche perché la punizione era davvero eccessiva. Ringrazio la società che si è adoperata affinché si arrivasse alla riduzione».
Ora non rimane che battere l’Andria, classica formazione di categoria, che pur non potendo contare su grossi nomi, costituisce un ostacolo non facile da superare. Si tratta di un match particolare: le due compagini si batteranno per uscire dai bassifondi della classifica. Una realtà , questa, che forse neanche il più pessimista dei tifosi giallorossi avrebbe potuto ipotizzare ad inizio campionato, quando le aquile, attraverso una partenza lanciata (due vittorie consecutive contro Palmese – una goleada che aveva fatto spellare le mani a tutto il popolo giallorosso – e Gela) avevano tatto illudere ad una marcia scoppiettante.
«Già – rimarca lo stesso Dellisanti – neanche io avrei mai potuto pensare ad una situazione di questo genere. Adesso siamo costretti ad affrontare questa amara realtà , senza vittimismo, però. Inutile ribadire che abbiamo a disposizione un solo risultato: la vittoria. L’Andria la rispetto, ma siamo potenzialmente più forti. Alla fine, i tre punti non ci sfuggiranno».
L’undici da mandare in campo è pronto, anche se mancherà , in difesa, il forte Ciardiello, la cui assenza è, però, controbilanciata dal rientro di Moscelli. che domenica scorsa ha scontato il suo turno di stop. Lo scacchiere prevede Gentili in porta; De Sanzo e Corazzini esterni di fascia; Milone e Pastore centrali. A centrocampo, Ambrosino giostrerà sulla fascia destra; Ascoli ed Alfieri detteranno i tempi sulla linea mediana; Lo Giudice spingerà , nonostante l’età non più verdissima, sulla corsia sinistra. In avanti Ingenito e Moscelli formeranno il tandem offensivo. In panchina troveranno posto Riccardi, Gabriele, Basi, Folino, Toledo Machado, Rodrigo Machado e Bertuccelli. «I ragazzi – ha aggiunto Dellisanti – hanno il morale più rinfrancato rispetto a qualche domenica fa. Durante la settimana abbiamo provato e riprovato schemi prettamente offensivi, che, mi auguro, possano risultare determinanti. Siamo arrivati ad un crocevia, nel quale dobbiamo imboccare la strada giusta. Se usciamo da questa crisi, penso che la nostra strada possa diventare più agevole, per vari motivi».
Vittorio Giummo
Squadre campane corteggiano Ingenito
Ma il centravanti assicura: “Non mi muovo”
CATANZARO – Ormai in Campania non si sanno dare pace. Sono ormai innumerevoli le notizie di un interessamento da parte delle squadra campane a Ciccio Ingenito. Questa settimana, dopo la Palmese che lo reclamava l’ultima volta, sarebbe stata la Cavese, squadra militante nel Campionato nazionale dilettanti, ad interessarsi al bomber giallorosso. La notizia è stata pubblicata dal quotidiano campano “La città di Salerno”, che afferma come il “toro di Somma Vesuviana” (così viene chiamato Ingenito in Campania) potrebbe ritornare nella sua terra natia, ipotesi avvalorata dal deludente inizio campionato disputato con la maglia del Catanzaro. à ovvio che lo abbiamo chiesto al diretto interessato.
Ingenito si parla di una tua partenza a Gennaio per la Campania, e questa volta per la precisione verso Cava dei Tirreni. E’ vero?
«Ho avuto delle offerte da alcune squadre di Cnd, non solo campane, ma non ho nessuna intenzione di scendere di categoria. Io sto a Catanzaro e ci tengo a rimanere con questa squadra».
Come spieghi tutte queste squadre, in particolar modo campane, che ti vogliono nel proprio organico?
«Evidentemente c’è chi non si è dimenticato di me e mi vorrebbe in Campania ma io resto qui, ho vogliadi dare il mio contributo in una squadra che ha ambizioni e obiettivi come il Catanzaro».
Del resto il fiuto del gol lo hai dimostrato in queste ultime settimane con il gol con il Latina, la traversa a Giugliano e i tre rifilati in allenamento al Taverna…
«Per quanto riguarda il gol con il Latina sono stato contento di averlo segnato, anche se poi non è andata come immaginavo. A Giugliano penso di essere stato sfortunato,
mentre con il Taverna è stato solo un allenamento per provare gli schemi».
«Schemi che metterete in pratica oggi con l’Andria?
«Come sempre. Con l’Andria è d’obbligo vincere perché dobbiamo raggranellare più punti possibili».
Sono diventati tutti degli scontri diretti fino alla fine del girone d’andata del campionato?
«Penso proprio di si o quantomeno la mentalità con la quale dobbiamo scendere in campo dovrà essere questa. Ogni gara dovrà essere giocata con il dente avvelenato. Dobbiamo essere più cinici, spietati, senza sottovalutare mai l’avversario».
Magari anche con un tuo gol?
In questo momento penso proprio che l’importante è vincere. Posso segnaio così come un’altro compagno di squadra. Ovviamente mi farebbe piacere segnare, ma in questo momento ciò che conta sono solo i tre punti».