Rassegna stampa

Rassegna stampa di domenica 1 dicembre

Catanzaro all’assalto della corazzata Foggia. Dellisanti: siamo carichi.

IL DOMANI

Il trainer giallorosso non vuole pensare agli infortunati ed è
ottimista
Dellisanti: «Siamo carichi»
«La fuga di Ciccio Ingenito non mi è ancora andata giù»

CATANZARO – Catanzaro e Foggia, due nobili decadute, si ritrovano, oggi, al
“Ceravolo”, per dar vita all’ennesima sfida in C/2. Si affrontano
due formazioni dagli stati d’animo contrastanti: giallorossi non molto tranquilli,
per via di una classifica deficitaria e per un organico falcidiato da infortuni
e fughe; rossoneri con il vento in poppa, grazie ad importanti vittorie che
hanno permesso la conquista del secondo posto. Un match che sarà, indubbiamente,
vibrante e che preannuncia spettacolo ed emozioni. Dellisanti ha preparato la
sua squadra con la solita scrupolosità: una vittoria rilancerebbe definitivamente
le aquile verso mari più tranquilli, buoni per navigare verso i playoff.
«Siamo pronti alla battaglia -annuncia il tecnico -privo di un centravanti
di ruolo, dopo che Ingenito ha preferito ritornare alla Viribus Unitis. E per
scardinare la difesa ospite dovrà nuovamente affidarsi ad una seconda
punta, il frizzante Moscelli,e da un trequartista, la perla nera Rodrigo Machado.

Affrontare il Foggia con una squadra incompleta le fa rabbia?
«Non lo posso scondere, ma è così, perché avrei voluto
a disposizione gli in fortunati (Ambrosino? Ferrigno e Bertuccelli, ndr) ed
un attacco completo. Pazienza. Però non cerco nessun alibi e nessun motivo
di condizionamento. I ragazzi scenderanno in campo con il piglio e la grinta
giusti, per cercare di ottenere i tre punti». Cosa teme del Foggia? «La
compagine pugliese ha una buona organizzazione di gioco e, a mio avviso, la
squadra più in forma del campionato. Tecnicamente è forte. Gente
come Catalano, Vantaggiato e Del Core, tanto per citarne qualcuno, ci sa fare
con la palla ai piedi. Il centrocampo e l’attacco sono, indubbiamente, i loro
punti di forza. Insomma, si tratta di un signor avversario». Un Catanzaro
rabberciato, ma ugualmente pronto a fronteggiare i satanelli… «Sì,
siamo caricati al punto giusto. Dobbiamo tradurre in campo le nostre peculiarità
tecniche e tattiche, che non sono di poco conto. Se giochiamo come sappiamo,
allora le chance di successo potrebbero essere elevate». Ha ingoiato il
rospo Ingenito? «Guardi, di questa storia mi è rimasta una profonda
amarezza, soprattutto dal punto di vista morale, ma, ormai, è un capitolo
chiuso: ora dobbiamo guardare necessariamente avanti». Nell’ultima gara
casalinga, il “Ceravolo” era semideserto. Spera oggi in un riavvicinamento
da parte della tifoseria giallorossa? «Me lo auguro, di cuore. Abbiamo
bisognodell’affetto dei nostri tifosi, perché il loro sostegno può
risultare anche decisivo». Per quanto riguarda la formazione, confermato
undici di domenica scorsa, con un solo ballottaggio a centrocampo tra il rientrante
Ascoli e Basile. La scelta sarà fatta solo stamani. In panchina troveranno
posto Riccardi, De Sanzo, Ausoni, Basile o Ascoli, Nicoletti, Toledo Machado,
Longo o Musumeci.
Vittorio Giummo

L’AVVERSARIO / Il Foggia ha 27 punti
Un attacco da temere. Attenzione a Del Core
Tallone d’Achille la lentezza in difesa

FOGGIA – Sarà un Foggia “gasato” e col classico vento in poppa
quello di scena oggi al “Ceravolo”. I rossoneri pugliesi sono reduci
da due vittoria consecutive (contro Brindisi e Gladiator) e occupano il secondo
posto in classifica alle spalle della capolista Nocerina. Gli attuali ventisette
punti in classifica sono frutto di otto vittorie, tre pareggi e due sconfitte.
Ventidue gol all’attivo (miglior attacco del girone unitamente a Brindisi e
Frosinone) e dodici al passivo. Insomma, il lavoro del tecnico Marino (quello
delle due promozioni consecutive alla guida del Paternò dei miracoli)
sta dando i suoi frutti. Dopo un precampionato con luci e ombre ed un inizio
di torneo col freno a mano tirato (tre pareggi di fila), Catalano (si, proprio
l’ex centrocampista giallorosso) e compagni hanno ingranato la quarta centrando
un filotto di cinque vittorie consecutive che li hanno proiettati nelle zone
alte della classificà. Il
Foggia edizione 2002/2003, messosi definitivamente alle spalle i tanti problemi
societari che in questi anni lo hanno afflitto, piace e anche tanto ai suoi
supporter. Ma non solo per i buoni risultati sin qui
ottenuti. Infatti, i “satanelli” si stanno esprimendo su buoni livelli
di gioco, anche grazie a un modulo dichiaratamente offensivo. Il 3-4-3 di Marino
oltre ad esaltare le individualità dei singoli, è garanzia di
gol e, naturalmente, anche di organizzazione tattica. La porta è difesa
dall’esperto Efficie, una sicurezza tra i pali. La linea difensiva a tre (a
dire il vero un po’ lenta) è composta da Mariniello e dagli “anziani”
Carannante e Pennacchietti. Il centrocampo impressiona per forza e qualità,
potendosi affidare sulle geometrie di un Catalano in gran spolvero e autore
di un ottimo avvio di campionato e sulle qualità difensive e non solo
del “mastino” Pazienza. Sulla fascia destra opera Costanzo, altro
giocatore dai piedi buoni, e sulla sinistra l’infaticabile Assennato. In avanti,
il Foggia esprime indubbiamente il meglio di sé, grazie alla mobilità
dell’ex punta del Nardò, Vantaggiato (che con il Catanzaro negli ultimi
anni sembra avere sempre un conto aperto), ed alla vena realizzatrice di Del
Core (per lui sette gol, finora, messi a segno). Il tutto grazie al preziosissimo
lavoro di De Zerbi, scuola Milan, che funge da collante tra la linea mediana
e l’attacco. Marino, a dispetto del suo collega Dellisanti, in vista del match
del “Ceravolo” non ha alcun problema di formazione. L’unico dubbio
è l’eventuale presenza in campo di Greco (autore del gol del due a zero
domenica scorsa contro il Gladiator) al posto di Vantaggiato. In conclusione
il 34-3 di Marino in fase offensiva può far male, ma in fase difensiva
può essere colpito e affondato. In particolare, la rapidità i
Moscelli e l’imprevedibilità di Rodrigo Machado potrebbero mettere in
crisi il pacchetto arretrato rossonero. Carannante & C. si distinguono,
infatti, in fase propositiva ma soffrono sui calci piazzati e se vengono infilati
in contropiede. Il centrocampo soffre se aggredito, soprattutto, lungo le fasce
laterali dove Costanzo e Assennato hanno il duplice compito di offendere e difendere.
Particolare attenzione dovrà poi essere prestata ai calci piazzati dello
specialista Catalano. Sono previsti molti tifosi al seguito dell’undici di Marino.
Una. considerazione. Lo scorso anno (era il due dicembre) il Catanzaro, all’epoca
primo in classifica, andò a far visita a un Foggia in ritardo, in graduatoria,
di ben otto punti. La compagine giallorosa, allora allenata da Bitetto, perse
tre a due, ma a cinque minuti dalla fine il punteggio era di 3-0. Poi tutti
sanno come si concluse il campionato 2001/2002 con le Aquile fuori dai play-off
e con i pugliesi che acciuffarono il quinto posto a discapito di Gentili e compagni.
I tifosi di fede giallorossa si augurano che la storia si ripeta, ma, questavolta,
al contrario.
Vittorio Ranieri

LA GIORNATA / Un derby per la Nocerina
La capolista è attesa da una sfida interna tutta campana con la Palmese
In casa anche Brindisi e Acireale. Ieri Lodigiani-Ragusa 1-1

CATANZARO-Meno quattro alla fine del girone d’andata e lo sprint per la conquista
del platonico titolo di campione d’inverno entra più che mai nel vivo.
Lotta, presumibilmente, ristretta a quattro squadre raccolte in un fazzoletto
di tre punti: Nocerina, Foggia, Brindisi e Acireale. Calendario alla mano, potrebbero
spuntarla Corona e compagni ma, comunque, l’importante è arrivare a maggio
lassù, non certo ora se non per la gioia di allenatori, direttori sportivi
e, in vista della riapertura del calciomercato, procuratori. Quattordicesima
giornata di campionato che presenta in programma due derby (Nocerina-Palmese
e Latina-Frosinone) ma, per ilblasone delle due squadre, i riflettori saranno
puntati sul “Ceravolo” dove sarà di scena la vice capolista
Foggia. Alzi la mano chi, ad inizio campionato, avrebbe immaginato che il Catanzaro
si sarebbe presentato a questo importante match con ben undici punti di ritardo
dalla compagine pugliese Sul rettangolo di gioco del vecchio “Comunale”
sarà di scena una compagine, quella pugliese, lanciata all’inseguimento
della capolista Nocerina ed una che è in cerca di punti pesanti in chiave
play off. Tanti i motivi di interesse per la sfida odierna, quindi, nonostante
le molte assenze nella fila della formazione di Dellisanti che, da qui fino
a gennaio, dovrà fare di necessità virtù per quel che riguarda
il reparto avanzato dove, dopo l’infortunio
di Bertuccelli e la “fuga” di Ingenito, sono rimasti i soli Moscelli
e Rodrigo Machado. Insomma, una di quelle partite che incidono sul prosieguo
di un campionato, come ha sottolineato, in settimana, lo stesso Dellisanti.
Due derby quelli, come dicevamo in precedenza, quelli in programma nella quattordicesima
giornata. In Campania sarà la volta di Nocerina-Palmese. Al “San
Francesco” di Nocera Inferiore si affronteranno due squadre in salute,
con i Molossi che viaggiano più che mai col vento in poppa. Scrutando
la classifica, il pronostico sarebbe già bello e fatto, ma le sorprese
nei derby campani sono sempre in agguato. Da segnalare che nelle fila dei rossoneri
di mister Pietropinto non ci sarà l’attaccante WilliamGuarnieri il cui
ingaggio è sfumato all’ultimo istante. L’accordo sembra non essersi perfezionato
per l’eccessive pretese avanzate dal procuratore del calciatore. Per quel che
riguarda la Nocerina Toscano e Giordano, con quest’ultimo favorito, si giocano
il posto di Piemonte. Dopo tre settimane di prova, l’esterno Pelliccia (ex Fermana
e Genoa) pare abbia convinto Ezio Capuano. Si vocifera che per lui sia pronto
un contratto da firmare la prossima settimana. Nel Lazio, invece, sarà
di scena il derby Latina-Frosinone. Anche in questo caso si affronteranno due
squadre in salute e lanciate all’inseguimento della zona-play off. I padroni
di casa, anche alla luce dello score interno, partono leggermente favoriti.
Questo potrebbe, alla fine, rivelarsi un turno non molto favorevole alla capolista
Nocerina, in considerazione, anche, degli agevoli confronti casalinghi di Brindisi
e Acireale, impegnate, rispettivamente, con Olbia e Giugliano. Per quel che
riguarda le altrepartite, punti pesanti in chiave salvezza in Fidelis Andria-Tivoli.
Chiudono il quadro della partite di oggi: Gladiator-Igea Virtus e Gela-Puteolana.
A Pozzuoli, quella appena passata, non è statauna settimana tranquilla.
Cinque giocatori sono stati messi fuori rosa:. Albano, Di Criscio, Bonetti,
Cunti e Di Meo. È probabile che questi rescindano il proprio contratto
con la società flegrea. Michele Cunti, 32 anni, sarebbe stato richiesto
da Gladiator e Giugliano, mentre Albano, si potrebbe accasare a Formia. Nessuna
richiesta è giunta ancora per Di Criscio e Di Mea.
Per rinforzare, quindi, una rosa ridotta all’osso sono giunti in prova tre argentini,
con passaporto comunitario. Si tratta di Juan Carlos Gamade, portiere classe
’75, di Julio Capella, terzino fluidificante classe’77, e Juan Carlos PabÚn,
attaccante classe’80. Oggi, a Gela, è previsto esordio dal primo minuto
di Ferdinando Castaldo e di Bedin. Nell’anticipo di ieri Lodigiani e Ragusa
hanno pareggiato uno a uno.
Vi. Ra

I PROTAGONISTI / L’incontro odierno visto da Pasquale Lo Giudice
«Il fascino del blasone ormai non corta più»

CATANZARO – Lo potremmo quasi definire un jolly perché riesce ad essere
versatile, ad occupare ogni posizione in campo e a curare anche gli interessi
della società. Stiamo parlando di Pasquale Lo Giudice, che in questi
ultimi periodi si è rivelato giocatore poliedrico. A lui chiediamo un
parere sul Foggia, avversario di questa domenica. «Il Foggia è
in una posizione invidiabile perché si trova ai vertici della classifica.
Non è una meteora perché è un’ottima squadra, composta
da un organico di prim’ordine. Non è certamente una sorpresa. Per quanto
riguarda la partita, noi dobbiamo assolutamente fare punti, ma non dobbiamo
dimenticare di avere di fronte una delle migliori squadre del campionato».
Il fatto che oggi si incontrino due squadre blasonate può essere uno
stimolo in più? «No, perché ormai nel calcio il nome non
serve più a niente. L’anno scorso hanno vinto il campionato Martina e
Paternò prevalendo su tante altre squadre blasonate. Il fatto di avere
il blasone serve a poco. Un altro esempio è la Florentia o ancora il
Napoli. Non credo che Catanzaro e Foggia debbano fare questi ragionamenti».
Quindi anche i tifosi non ci devono pensare più?
«Non lo dico io, lo dice la storia. I ricordi sono belli e il passato
non si può cancellare. È giusto ricordare tutto, soprattutto i
periodi felici, però in tutti questi anni il calcio è cambiato.
Come vedi ti ho fatto paragoni abbastanza evidenti. Non sono andato a cercare
cose che non sono vere o squadre che nessuno conosce. Non si vince nulla senza
una oculata programmazione. Anche il Foggia ha avuto anche anni bui e sta cercando
di risalire. Il Catanzaro negli ultimi anni ha cercato sempre di risalire la
china e il massimo che ha ottenuto sono stati i play-off. Vorremmo che fosse
questa la volta buona». Il Foggia, tornando alla gara di oggi, ha uno
tra gli attacchi più forti del campionato. Quali contromisure prenderà
il Catanzaro?
«Sicuramente limitare la forza del Foggia, anche se io penso che quando
funziona un reparto significa tutta la squadra che sta giocando bene. Loro nel
reparto offensivo possono contare sú diverse soluzioni, hanno ben cinue
attaccanti, però non sono f orti solo in avanti ma anche in tutti gli
altri reparti. Nel Foggia gioca tutta gente di categoria, che ha anche militato
in serie superiori. Di fatto è l’organico dell’anno scorso, con alcuni
ritocchi. Chi si trova nei quartieri alti della classifica non è lì
per caso».
In quest’ultimo periodo tu sei stato utilizzato praticamente ogni domenica.
Te lo saresti aspettato?
«Inizialmente sono stato anche io a defilarmi perchè si era pensato
di farmi svolgere altri compiti, in modo da dare una mano più sotto l’aspetto
organizzativo. Ma io, in fondo non ho quaranta o cinquant’anni, ne ho solo trentaquattro
e in questo campionato ci sono giocatori più anziani di me che si fanno
rispettare. E così quando a causa di diverse vicissitudini (infortuni
e situazioni varie) il mister è stato costretto a chiedere il mio contributo
come giocatore io penso di essermi sempre fatto trovare pronto».
Giuseppe Mercurio

LA TIFOSERIA / Curva ovest disertata
Continua lo sciopero?
Gli Uc ’73 non tornerebbero sui loro passi
CATANZARO – I tifosi del Foggia potrebbero spadroneggiare nello stadio
“Nicola Ceravolo”. Il rischio è che il Catanzaro giochi davvero
in trasferta oggi, contro i pugliesi, una gara davvero importante contro una
delle accreditate al salto di categoria.
Gli Ultras giallorossi non sembrerebbero, infatti, intenzionati a mettere fine
allo sciopero del tifo che sta accompagnando le partite casalinghe del Catanzaro
ormai da un mese. Nessun comunicato, nessun volantino ha annunciato il dietrofront
della “Capraro”. L’ invito a contestare alla società,
lanciato dalla Vecchia Guardia, successivamente accolto dalla stragrande maggioranza
del tifo organizzato, ha proposto scenari davvero raccapriccianti in uno stadio
reso celebre proprio dalla bolgia e dal calore sprigionati da chi lo ha sempre
popolato. Se già con il Latina si era particolarmente sentita la latitanza
dei tifosi di casa nostra (i laziali avevano cantato per novanta minuti) oggi,
stando all’ “invasione” minacciata dai foggiani, si teme un clima
davvero infernale. E i satanelli non aspettano altro…
Non resta che sperare, per amore delle aquile, che, nonostante tutto, gli Ultras
oggi cessino lo sciopero del tifo.

L’ARBITRO DI OGGI
Chi è
Catanzaro – Foggia, in programma questo pomeriggio, alle 14.30, al “Nicola
Ceravolo” sarà diretta da Andrea Romeo di Verona. Il signor Romeo
di Verona è nato il 23 settembre 1970. Nel suo curriculum si contano
41 apparizioni in gara di quarta serie e 29 in C1.
Precedenti
Andrea Romeo non ha mai diretto il Foggia. Il Catanzaro, invece, ha già
incontrato il fischietto veneto tre volte. La prima volta, il 22 aprile 2002,
Catanzaro-Lanciano finì 3-1 (5 ammoniti, 1 espulso e 1 rigore). Nella
scorsa stagione, ha arbitrato Fidelis Andria – Catanzaro 1-1 il 16 dicembre
(4 ammoniti) e Catanzaro-Frosinone 2-1 il 18 febbraio (5 ammoniti e 4 espulsi).
Gli assistenti
Romeo di Verona sarà coadiuvato da Giovanni Sasso e Vincenzo Cassese,
entrambi di Nola.

I TIFOSI OSPITI
Saranno più di cinquecento i tifosi foggiani presenti sulle gradinate
del “Nicola Ceravolo”. La stima è stata fornita dai rappresentati
di alcuni club rossoneri ed è stata registrata anche dalla questura di
Catanzaro. Per la trasferta calabrese sarebbero stati organizzati cinque pullman,
mentre altri tifosi arriveranno a Catanzaro con mezzi privati ed in treno, anche
se il collegamento ferroviario tra la Calabria e la Puglia non è, certamente,
dei più agevoli (la linea jonica, di fatto, non è proprio il massimo
in termini di viabilità ferrata). Secondo alcune previsioni ai gruppi
organizzati potrebbero aggiungersi anche nuovi elementi. La tifoseria foggiana
sarà sistemata nel tradizionale settore riservato agli ospiti: la curva
est.


GAZZETTA DEL SUD
Al Ceravolo serve un’impresa contro i lanciatissimi “satanelli”:
la miglior difesa del campionato sfida l’attacco più temibile
Catanzaro all’assalto della corazzata Foggia

Vito Macrìna

CATANZARO – Partita da grossa impresa oggi per il Catanzaro, chiamato
a dare concretezza alla sua «resurrezione». Nonostante, va precisato,
i pronostici non gli accordino i favori del pronostico e nonostante continui
a dibattersi tra disagi relativi alle disponibilità degli uomini da mandare
in campo. Servirà un’impresa poi, perché avrà di fronte
il Foggia, squadra che viaggia a vele spiegate dopo aver trovato la classica
quadratura del cerchio. Ma si sa che il calcio è il gioco del «tutto
è possibile» per cui l’eventuale impennata di Gentili e compagni
di questi tempi non sarebbe da ascrivere tra gli avvenimenti eccezionali. Oltretutto,
ben si sa, che le partite sono fatte anche da episodi che possono essere a favore
della squadra giallorossa e specialmente se la famosa ruota dovesse finalmente
cominciare a girare all’incontrario. Il tutto sia pure al di là delle
obiettive valutazioni che vogliono da una parte una squadra robusta ed efficiente
quale è il Foggia, e dall’altra un Catanzaro incompleto anche questa
volta in cui Dellisanti deve arrabbattarsi specialmente in avanti dove, sempre
sulla carta, il potenziale è piuttosto carente. Sebbene, va aggiunto,
domenica scorsa abbia dimostrato tutt’altro con una buona dose di occasioni
da gol create. Ecco la subitanea segnatura di Moscelli e, negli sviluppi della
gara, un palo colto dal giovane brasiliano Machado e ancora un altro tiro verso
la porta dell’Igea Virtus di Logiudice a botta sicura annullato miracolosamente
dal portiere avversario, per non parlare di qualche altra buona opportunità
per fare gol. L’unica perplessità è che a Barcellona la squadra
giallorossa cercò di sfruttare le ripartenze, mentre questa volta dovrà
in qualche modo cercare di prendere l’iniziativa del gioco, la qual cosa potrebbe
rivelarsi ben più difficoltosa anche perché bisognerà stare
ben attenti a non correre rischi in difesa. Cosicché la quadrata compagine
di Marino è da prendere con le molle come ha abbondantemente dimostrato
finora. Una compagine temibilissima tant’è che l’impresa di batterla
è riuscita soltanto all’Acireale, mentre gli altri avversari hanno pagato
dazio, alcuni molto salatamente. Il Catanzaro dunque si troverà di fronte
a un osso duro; Gentili e compagni sono chiamati a una prestazione di grosso
livello. Una prestazione incentrata soprattutto sul furore agonistico, un’arma
che potrebbe risultare efficace contro l’ex Catalano e compagni. Per di più
sorretti da un’ottima condizione morale, sul supporto di un tabellino di marcia
che li sta proponendo quali protagonisti del campionato. Ciò principalmente
in virtù di un buon potenziale offensivo, corroborato da un modulo tattico
impostato sul 3-4-3 e, naturalmente, supportato dalla bontà del resto
dell’impianto di squadra. Il che propone il duello tra il miglior attaccante
del girone (insieme a quelli del Brindisi e del Frosinone) e la difesa giallorossa,
la meno battuta del torneo insieme a quella della Nocerina. E quanto al confronto
inverso (prima linea giallorossa contro retroguardia rossonera) quasi non si
propone, sempre però sulla carta. Comunque dati e precedenti potrebbero
avere relativa importanza, appunto perché ogni partita fa storia a sé
stante. Se lo augura principalmente il Catanzaro che spera di mandare a carte
quarantotto anche le quotazioni delle scommesse. Per altro verso confermata
l’unica novità rispetto alla formazione di domenica scorsa, rappresentata
dal rientro di Ascoli per fine squalifica e, la conferma dei giovani Folino
e Machado.


STADIO GIALLOROSSO

Il diciannovenne centrocampista prelevato dal Crotone ultimamente ha
avuto modo di mettersi in mostra positivamente
Salvatore Basile, ragazzo d’oro
«Per una domenica chiedo ai tifosi di mettere da parte ogni tipo di contestazione»

di Antonio Ciampa

Tra le cose positive del primo scorcio di campionato 2002/2003 ci sono le prestazioni
del giovane centrocampista Salvatore Basile, al quale innanzitutto chiediamo
se immaginava quest’inizio di torneo.
No, decisamente è un pò strano l’inizio di questa annata a Catanzaro,
sinceramente non mi aspettavo una situazione così particolare, ma sono
convinto che sapremo riscattarci.
Magari sperando di essere più presente in campo…
Se sono qui è perchè sono sicuro di potermi giocare le mie carte
anche in questa piazza difficile ed esigente ma comunque stimolante.
Quali sono, a tuo parere, le difficoltà attuali in cui si trova il Catanzaro?
Sinceramente non lo so, giochiamo bene e non riusciamo a vincere, poi non entusiasmiamo
e vinciamo… io credo che infortuni e un pò di sfortuna decisamente
non cistanno aiutando.
Un giovane che si confronta con quest’ambiente…
Innanzitutto, mi preme sottolineare che, sembrerà frase fatta, lo spogliatoio
è compatto e determinato ad uscire al più presto da auesta situazione,
per quanto riguarda il ubblico capisco che è difficile chiedere qualcosa
ai catanzaresi dopo tutte queste sofferenze, ma bisogna capire che ogni anno
fa storia a sè ed un aiuto della tifoseria non potrebbe farci che bene,
per quel che mi riguarda credo di avere il carattere giusto per non farmi condizionare,
anzi è per me fonte di stimolo a far meglio.
Pensate insomma di non meritare contestazioni, vero?
Sinceramente no, vi assicuro che ciò che abbiamo in testa e nelle gambe
lo mettiamo domenicalmente sul campo e peraltro pensiamo davvero di non essere
così scarsi come dice la classifica attuale, anzi di essere proprio forti…

La classifica che langue, però, potrebbe voler dire il contrario…
Esagerando dico che quasi non so neanche in che posizione di classifica stiamo,
cio che ci interessa è continuare a lavorare bene, poi a fine andata
vedremo e cominceremo a fare un pò di conti.
Intanto al “Ceravolo” ci si confronta con lo spauracchio Foggia, seconda
in classifica ad un solo punto dalla Nocerina.
Ed io dico che è un bene che arrivi proprio adesso perchè gli
stimoli che danno queste sfide e la carica che ti infondono se le vinci non
possono farci che bene.
Potrebbe essere un tormentone: mister Dellisanti ed i giovani?
Sappiamo che noi giovani abbiamo un ruolo importante e sappiamo anche che non
sempre è facile farsi trovare pronti, ma è proprio quello che
ci si chiede e credo proprio che lo stiamo facendo seriamente e bene, anche
perchè aiutati dai cosiddetti “senatori” del gruppo che non
lesinano sui consigli. Tralasciamo la situazione generale e parliamo un pò
di te. Tecnicamente, chi è Salvatore Basile di anni diciannove?
Quello che avete visto a Brindisi ed a Barcellona Pozzo di Gotto, un centrocampista
che interdice e che qualche volta tenta anche di proporsi in avanti.
Quali i tuoi maestri, ed i tuoi modelli negli anni delle giovanili?
Sinceramente, tra gli allenatori che ho avuto, escludendo Dellisanti, dal quale
sto imparando tantissimo, credo di dovere molto a mister Fausto Silipo (allenatore
dei tempi del Crotone n.d.r.) che peraltro mi voleva con lui anche a Sanremo
quest’anno, e a Di Pucchio (Sora) che l’anno scorso mi ha dato abbastanza fiducia,
per il resto modelli da imitare non ne ho, cerco solo di essere me stesso, ma
ammetto che mi piace come gioca Simeone della Lazio.
Nato a Crotone, tradizionalmente ambiente rivale, ti ritrovi a Catanzaro…

Laddove mi trovo magnificamente e dove spero anche di conquistarmi la riconferma,
magari in C1, anche perchè sono in prestito ed il Catanzaro ha il diritto
di opzione sul mio cartellino.
Cosa fa nel tempo libero un calciatore diciannovenne a Catanzaro?
Solito clichè, lettura, videocassette programmi televisivi rigorosamente
non di calcio, fidanzata e dato che non mi va di vivere di solo calcio, spero
presto di potermi iscrivere all’università dopo aver già conseguito
il diploma di Liceo scientifico.
Come per il condannato, anche all’intervistato spetta l’ultima parola…
Che spendo per dire ai tifosi giallorossi di mettere da parte per una domenica
contestazioni ed incomprensioni e dimostrare come può essere trascinante
il tifo a Catanzaro.

Il difensore giallorosso, alla sua terza stagione con le Aquile, non
ha il minimo dubbio sulle potenzialità della squadra
Milone: forza, grinta ed umiltà
«Tra alti e bassi dovuti ai risultati comunque a Catanzaro mi trovo bene»

di Claudio Pileggi

Allora, Emiliano Milone, a Barcellona Pozzo di Gotto contro l’Igea Virtus poteva
andare forse meglio? Sicuramente sì, almeno come risultato. Siamo stati
abbastanza sfortunati nelle trequattro occasioni che abbiamo avuto per raddoppiare
l’iniziale vantaggio di Moscelli, ma il palo e le parate del portiere avversario
ce lo hanno impedito.
E invece è arrivato il gol del pari dei siciliani a metà del secondo
tempo…
Come spesso succede nel calcio, quando sbagli gli avversari prontamente ti puniscono.
E’ stato comunque bravo il loro giocatore a sferrare un tiro improvviso
in mezzo a tre avversari.
Complessivamente, però, il campionato del Catanzaro guidato da Franco
Dellisanti sembra stia procedendo al di sotto delle aspettative, come mai secondo
te?
Sicuramente avremmo potuto avere qualche punticino in più, ma sinceramente
siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo.
Una dichiarazione in controtendenza, la tua…
Onestamente la penso così. Ripeto, abbiamo perso dei punti in modo banale
e sfortunato, ma ritengo che la squadra si stia comportando complessivamente
bene, a parte qualche singolo episodio. Puntiamo comunque, in questa fase finale
del girone di andata, a cercare di riavvicinarci quantomeno alla zona play-off,
obiettivo ancora raggiungibile, secondo me.
Si parla tanto di rinforzi in arrivo a gennaio, cosa pensi al proposito, tendo
presente anche il repentino rientro di Francesco Ingenito nella sua Viribus
Unitis?
Non sta a me parlarne. Queste decisioni spettano al mister ed alla società
che sicuramente sanno meglio di me come muoversi. In ogni caso il discorso è
ancora prematuro, se ne riparlerà a gennaio, meglio concentrarsi sul
calcio giocato.
Il tuo reparto, la difesa, sembra comunque quello che ha meno problemi, risultando
al pari di quella della Nocerina, la meno perforata del girone..
Stiamo effettivamente facendo bene, ma il merito va condiviso con tutti i reparti.
E indispensabile l’apporto del collettivo per far bene.
E del tuo rendimento personale, sei soddisfatto? Si, abbastanza. Sto bene fisicamente,
così come tutta la squadra, e mi sembra che lo stiamo dimostrando in
campo.
Sembrava, in estate, che dovessi andar via, invece sei rimasto, come sono andate
le cose?
Si era in effetti prospettata la possibilità di andare al Martina, poi
non se ne è fatto più niente. Sono stato comunque ugualmente contento
di essere rimasto in giallorosso, anche se avrei voluto riavvicinarmi a casa,
in Liguria, in quanto hodue bambini, di cui uno di appena tre mesi. Comunque
stanno qui con me e siamo ugualmente contenti.
E questo è il terzo anno a Catanzaro, come ti trovi?
Mi sono sempre trovato bene, anche se ci sono stati alti e bassi. Ma il trovarsi
bene, specie nel nostro mestiere, dipende tanto dai risultati. Quando questi
arrivano diventa tutto più facile, anche con la tifoseria. Come gran
parte della squadra risiedo a Soverato, dove stiamo abbastanza tranquilli. Facciamo
gruppo anche al di fuori del campo, ci tengo a dire che siamo uno spogliatoio
compatto. Proprio la tifoseria organizzata è però da tempo in
sciopero, cosa pensi al riguardo?
Sicuramente avranno le loro buone ragioni per contestare. Ritengo che sarebbe
però necessario che ci stessero maggiormente vicini. Rispettiamo le loro
scelte, ma ci manca il loro sostegno. Qual è la vera favorita per la
vittoria finale del campionato, a tuo parere?
Nessuna in particolare. C’è però la Nocerina che sta andando a
mille, ma non bisogna sottovalutare nemmeno Brindisi, Foggia ed Acireale. Diciamo
che la classifica attuale rispecchia fedelmente i valori in qui espressi, almeno
per le primissime posizioni.
Quindi, pare di capire, poco spazio per il Catanzaro…
Non direi. Ripeto che da qui alla fine del campionato c’è tutto
il tempo per recuperare, probabilmente è tardi per il primo posto, ma
la zona playoff è ancora raggiungibile. Sperando, nel caso, che vada
meglio di due anni fa… Ho ancora in testa quella maledetta partita con il
Sora. E comunque odio i playoff, anche quando giocavo nello Spezia sono andati
male. Pensiamo intanto ad arrivarci, poi si vedrà.

Inspiegabilmente Ingenito ha abbandonato la squadra lasciando sempre
più sguarnito l’attacco giallorosso
L’inatteso forfait dell’ex bomber d’Italia

Franco Dellisanti, prossimo al ritorno in panchina dopo i fulmini del giudice
sportivo che lo hanno attinto nel convulso finale della gara interna contro
il Latina, è ormai da tempo alle prese con la “gestione” infortuni
e squalifìche che hanno decimato la sua squadra. Giocoforza ha dovuto
fare di necessità virtù schierando giocatori anche in ruoli diversi
da quelli soliti. A peggiorare la situazione ci ha pensato però, anche
Francesco Ingenito che ha unilateralmente comunicato alla società di
aver rescisso il contratto (per fare ritorno alla Viribus Unitis),senza più
presentarsi agli allenamenti, in maniera del tutto arbitraria.
Il “caso” Ingenito, dunque penalizza ulteriormente una squadra già
incompleta nel reparto avanzato, ove al forfait di Bertuccelli, operato per
una lesione meniscale, si sommano i problemi alla schiena e dagli aduttori di
Moscelli. Visti i molteplici problemi, Dellisanti, come fatto una settimana
addietro control’Igea Virtus, manderà in campo ventenne Rodrigo Machado
che ha fatto già intravedere buone doti che, anche contro il Foggia,
andranno messe al servizio della squadra e di Fabio Moscelli. Certo si tratta
di una coppia d’attacco piuttosto leggerina, soprattutto per le partite casalinghe,
ove è necessario avere quel che è sempre mancato anche nel periodo
in cui Checco Ingenito ha indossato la maglia numero nove.
In attesa dei ritocchi promati a gennaio, e senza rimpianto per la partenza
di Ingenito (il cui comportamento sarebbe meritevole di deferimento alla Lega
per inadempienza contrattuale), potrebbe essere la volta buona per vedere all’opera
i due ragazzi di cui si dice bene: Fabio Lonigo e Natale Musumeci che sapranno
farsi trovare pronti.

Marilena Aiello


IL QUOTIDIANO

Il capitano giallorosso vuole recuperare posizioni in classifica
Ciardiello crede nel Catanzaro

CATANZARO ­ La vigilia del big match contro il Foggia sembra caratterizzarsi,
negli stati d’animo e nelle parole della maggior parte dei tifosi, per i nomi
di calcio mercato che si susseguono e per i fantomatici (?) nuovi assetti societari
che potrebbero profilarsi in un futuro prossimo. In questo scenario, i giallorossi
proseguono nella preparazione di una partita che li pone di fronte a un team
che, guidato magistralmente a centrocampo dall’ex Catalano, occupa la piazza
d’onore in classifica. Il Foggia, una nobile decaduta proprio come il Catanzaro,
che da anni è lontana dal calcio che conta.
Motivazioni molto simili quelle che spingeranno le due squadre a trarre il massimo
profitto dalla gara. Il vero punto debole dei satanelli è la difesa,
certamente meno rocciosa di quella giallorossa che risulta essere, a tutt’oggi,
la meno perforata del girone.
Il Catanzaro, poi, dovrà fare a meno di Ingenito. La società fa
sapere che il contratto con il giocatore è stato risolto consensualmente.
La punta è, ora, libera di accasarsi nella Viribus, scendendo, in questo
modo, di una categoria. La squadra campana milita, infatti, fra i dilettanti.
Sulla cessione si esprime Marco Ciardiello: «Domenica non avremo una prima
punta di ruolo, ma faremo di necessità virtù. Bisogna uscire definitivamente
da questo periodo, attualmente mancano elementi nella rosa, ma arriverà
qualcuno a completarla. Ingenito voleva ritornare a tutti i costi in Campania,
nessuno di noi ha provato a impedirglielo».
Il capitano parla di una classifica bugiarda, e in effetti non gli si può
dar torto. La dea bendata si è divertita a togliere qualche punto a una
squadra che, comunque sia, non ha fatto faville nelle prime 13 giornate. «Un’eventuale
vittoria contro il Foggia significherebbe dare continuità agli ultimi
risultati positivi ottenuti. Dobbiamo assolutamente recuperare posizioni in
classifica».
Domenica prossima si prevede un’affluenza allo stadio in lieve ripresa rispetto
alle ultime partite disputate. Il pubblico appare diviso: alcuni tifosi preferiscono
continuare a contestare la società, non entrando al “Ceravolo”,
altri preferiscono dare, nonostante tutto, il loro contributo alla causa giallorossa.
Il pensiero del capitano delle aquile è chiaro: «Non vi è
alcun dubbio che ai tifosi stiano a cuore le sorti del Catanzaro. Ma quest’anno
si sta impostando un certo tipo di progetto, secondo me con la massima serietà.
Siamo usciti a testa alta da qualunque trasferta che abbiamo affrontato, non
abbiamo mai sfigurato. Sono convinto che si stiano facendo le cose per bene,
senza falsi proclami. La società sta operando incurante delle pressioni
esterne. Queste le differenze riscontrabili rispetto allo scorso anno, non si
bada a comprare giocatori sconsideratamente, tenendo presente solo i nomi».

Enrico Foresta

Autore

God

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