Catanzaro Night News

RAI 3 CALABRIA: UNA VICENDA CHE ATTENDE SOLUZIONI

Nota stampa di Roberto Talarico

 

Lo scorso 11 febbraio mi sono fatto promotore – assieme al mio movimento – di una interpellanza, l’ennesima, rivolta ai vertici nazionali della terza rete televisiva pubblica per ribadire ulteriormente la questione relativa alla sede RAI di Catanzaro. Si tratta di una richiesta fatta pervenire al dott. Alberto Maccari (direttore del TGR) e al dott. Antonio Di Bella (direttore della testata), oltre che al dott. Giuseppe Giulietti, portavoce dell’Associazione Art. 21.

Le ragioni sono sempre le stesse: l’anomala struttura con cui la RAI è presente in Calabria ed il rispetto degli obblighi di servizio pubblico. D’altro canto non più tardi di cinque mesi fa ho avuto a Cosenza un incontro con l’on. Guglielmo Rositani, consigliere d’amministrazione RAI, e con Pino Nano, all’epoca caporedattore del TGR Calabria. Un incontro che mi sembrò essere foriero di sviluppi positivi e imminenti giacché raccolsi addirittura le scuse e l’esplicito riconoscimento della disattenzione riservata al capoluogo di regione dall’informazione televisiva pubblica regionale. Di lì a pochi giorni quella che, eufemisticamente, chiamiamo “sede” di Catanzaro avrebbe dovuto ospitare una seconda unità grazie alla promessa di assunzione di un giornalista, ciò che avrebbe consentito di elevare l’attuale centro di riversamento in una sorta di redazione. Anche questa volta, purtroppo, alle parole non è stato dato alcun concreto seguito né in ordine al potenziamento della presenza RAI a Catanzaro e neppure riguardo ad una revisione della linea redazionale, contestata da molti calabresi. E tutto questo accade nonostante Rositani e Nano abbiano riferito che il potenziamento di Catanzaro fosse stato già autorizzato dal Capo del Personale RAI e che tale provvedimento fosse stato ufficialmente comunicato sia al sindaco Olivo che alla presidente Ferro.

A questo punto ritengo che la volontà di risolvere l’increscioso scenario rappresentato dalla RAI in Calabria sia quantomeno ambigua. Non sono poche le lamentele di chi invoca legittimamente la tutela del pluralismo sociale, politico ed economico e reclama le opportune verifiche circa il rispetto degli obblighi di servizio pubblico radiotelevisivo nella gestione della RAI calabrese. Lamentele per le quali, col mio movimento, da sempre ho avvertito il dovere di percorrere e proteggere le legittime istanze del territorio raccogliendo, già nel lontano 2001, oltre 10.000 firme di cittadini liberi che rivendicavano non solo una informazione corretta ma anche una sede idonea al capoluogo di regione.

Nonostante l’atavica apatia della politica tradizionale sull’argomento, ritengo che l’evidenza dei fatti imponga adesso di dare la stura a ravvedimenti che, ancorché tardivi, potranno rendere la RAI regionale una televisione a servizio di tutta la Calabria.

Roberto Talarico

Assessore Comune di Catanzaro

Candidato al Consiglio Regionale

Autore

Salvatore Ferragina

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