La Provincia di Catanzaro si mobilita al fianco di cittadini, amministratori, associazioni e Istituzioni affinché “in tutte le sedi e con ogni modalità percorribili”, si possa contribuire a riabilitare l’immagine della nostra regione che oggi risulta seriamente compromessa dopo le trasmissioni televisive nazionali relative al riscontro di presunti livelli elevati di radioattività lungo la Costa Jonica Catanzarese.
Il consiglio provinciale di Catanzaro, convocato dal presidente Enzo Bruno, su richiesta di consiglieri di maggioranza e minoranza in merito alle preoccupanti problematiche ambientali emerse nei giorni scorsi nel territorio tra Montauro e Soverato, mercoledì mattina ha affrontato la questione in maniera approfondita ascoltando anche la relazione del fisico dell’Arpacal Salvatore Procopio che, nell’illustrare i dati scientifici raccolti sulla spiaggia di Calalunga, ha ribadito come non esiste alcun rischio per la salute pubblica e i valori di radioattività rilevati non solo sono in linea con i valori medi riscontrati nel resto della zona, ma anche con tutta la Calabria.
Al termine del dibattito, il presidente Bruno ha assicurato che l’Ente è pronto ad istituire un tavolo permanente con gli attori coinvolti per monitorare la situazione, valutando anche se effettivamente sussistono le condizioni per la configurazione del reato di procurato allarme, sottoponendo al consiglio un documento che è stato approvato all’unanimità.
“Il consiglio provinciale di Catanzaro è impegnato a seguire con attenzione la vicenda venutasi a creare dopo una trasmissione televisiva a livello nazionale che denunciava un inquinamento elevato di radioattività. Prende atto delle comunicazioni del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica provinciale tenutosi nella prefettura di Catanzaro – si legge nel documento – nel corso della riunione è emerso che in quel tratto di costa non sono stati evidenziati parametri al di fuori della norma. Prende atto altresì delle comunicazioni dell’Arpacal, dell’Asp, dei Vigili del fuoco, dei responsabili dell’Istituto tumori di Catanzaro, del servizio veterinario che i parametri tecnici sono nella norma quindi nessun pericolo per la salute pubblica.
Il Consiglio provinciale si raccorderà con i sindaci di quel territorio con le associazioni ambientaliste, con i cittadini e con gli operatori economici preoccupati per le ricadute negative che si abbatteranno su quei territori e si adopererà affinché si possa fare chiarezza con rapidità al fine di dare tranquillità ai cittadini tutelando il nostro territorio, tenendo in considerazione i valori scientifici delle analisi che emergeranno da tutte le istituzioni competenti”. Nell’avviare i lavori, il presidente Bruno ha voluto rimarcare che la Provincia non ha competenze dirette per intervenire dal punto di vista tecnico e amministrativo in questa materia, ma che “la sensibilità istituzionale dell’intero Consiglio provinciale ci ha responsabilizzato ad aprirci al confronto, nell’ascoltare dubbi e preoccupazioni provenienti dal territorio e nel porci come strumento di coordinamento con i sindaci”, afferma ancora il presidente Bruno che proprio ai tanti sindaci che hanno dovuto arginare le spinte di allarmismo e gestire la preoccupazione dei territori sullo smaltimento di rifiuti radioattivi esprime sostegno e solidarietà”.
Tra i sindaci presenti al dibattito delle assise provinciali Leo Procopio di Montauro, Mario Migliarese di Montepaone e Amedeo Mormile di Soveria Simeri, oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria degli imprenditori balneari e alberghieri.
Il presidente Bruno ha ricordato anche l’esito della riunione che si è tenuta in Prefettura il 24 novembre scorso, convocata dal prefetto Latella proprio per discutere della problematica emersa nel corso della trasmissione televisiva “Le Iene” sulla possibile presenza di sostanze pericolose in alcune aree dello Ionio Catanzarese, nello specifico sulla spiaggia di Calalunga a Montauro. “All’incontro – rimarca il presidente della Provincia – oltre che ai vertici provinciali delle forze di Polizia, hanno partecipato i sindaci di Montauro, Montepaone e Soverato, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, il direttore Generale e i tecnici dell’Asp di Catanzaro, il Commissario e i tecnici dell’Arpacal. E’ emerso chiaramente che le analisi condotte sulle spiagge, sulle acque costiere e sui sedimenti, nonché su alcuni campioni del pescato non hanno mai rilevato la presenza di radionuclidi di origine antropica nell’ambiente costiero catanzarese. In quell’area non ci sono pericoli: questo è il nostro punto di riferimento, quanto rilevato e dichiarato dalle Istituzioni”.