Questione Stadio: il comunicato del Centro Coordinamento Catanzaro club

Riportiamo integralmente il comunicato con cui anche a seguito di un nostro , il Centro Coordinamento Catanzaro Club interviene chiedendo chiarezza su quanto ruota intorno ai lavori di ammodernamento del Ceravolo.
Ricordiamo inoltre con l’occasione che questo comunicato e quelli effettuati nei giorni scorsi sono reperibili integralmente all’indirizzo Internet http://www.us-catanzaro.it/cccc

Nell’estate della rinascita, tra qualche grido e parecchi sussurri, tra il calcio-mercato che impazza ed il calcio-scommesse che disturba, il Centro Coordinamento Catanzaro Club sente la necessità di ribadire, ancora una volta e con sempre maggiore forza, l’invito affinché tutti i tifosi nelle cui vene circola sangue giallorosso, possano, con la forza della loro passione, contribuire al successo ulteriore della campagna abbonamenti lanciata da questa società che, finalmente, dopo anni di stenti, ci ha consentito di poter leggere altri nomi, e non quello del Catanzaro, tra le squadre appesantite da gravosi deficit e quindi a rischio iscrizione al campionato.
Non è poco, sol che si pensi che un organo certificatore federale finalmente all’altezza della situazione, differentemente dagli altri anni, questa volta nulla ha avuto da ridire sui conti del sodalizio giallorosso non più tardi di un paio d’anni orsono, in procinto d’essere smantellato ed i cui libri contabili sembravano essere inesorabilmente avviati verso una cancelleria di Tribunale.
E non è di poco conto, ed il Centro Coordinamento ne prende atto con soddisfazione, neanche l’operato sul mercato di rafforzamento di questa società, certamente perfettibile, ma che ha regalato finora qualche colpo di riguardo, riuscendo, grazie all’attivismo ed alle capacità di Gianni Improta e Pasquale Lo Giudice, a portare a Catanzaro giocatori veri dei quali, oramai da anni, da queste parti se ne erano perdute le tracce.
Nella attesa, naturalmente, che tale campagna acquisti riservi ancora qualche novità viste le obiettive carenze di organico che ancora appaiono persistere e sulle quali sembrerebbe esserci peraltro piena coscienza da parte degli operatori di mercato giallorossi.
Ma, a proposito di (cattiva) coscienza, il Centro Coordinamento, conscio del proprio ruolo, vuole anche pubblicamente denunciare, nel silenzio assordante delle notizie al riguardo, i ritardi e le negligenze dei lavori che appaiono sussistere a proposito del riammodernamento dello Stadio Ceravolo, che, da tempo, è stato individuato come, non solo un bene della città, ma addirittura il fulcro di un progetto di vasta portata che dovrebbe garantire il sereno e prospero futuro del calcio a Catanzaro.
I lavori allo Stadio Ceravolo (a proposito, ma di chi è la competenza?), procedono infatti, ed andando a vedere di persona ce ne si rende conto agevolmente, con preoccupante ritardo; ed, al riguardo, l’ottimo resoconto apparso su Us.Catanzaro.net ha perfettamente chiarito di come siano ben lungi dalla conclusione quei lavori che avrebbero dovuto presentare il Ceravolo vestito a nuovo per i settori da riammodernare e per le nuove ribalte cui saremo chiamati.
Noi non vorremmo che i bei tornei autoreferenziati ma del tutto inutili d’inizio estate abbiano fatto perdere del tempo prezioso; non vorremmo che le belle parole ed i buoni intendimenti dei potentati politici interessati altro non siano stati che i soliti spot elettorali validi solo fino al 13 Giugno; non vorremmo che, una volta tanto in cui c’è una società all’altezza della città, ci sia una città (intesa come suoi amministratori) non all’altezza della società; non vorremmo ancora che si fosse costretti a tirar giù dalle loro torri d’avorio coloro che queste torri l’hanno costruite anche sulla passione e l’amore di tutti i tifosi, non vorremmo infine che, come gli stessi responsabili dei lavori, tra i denti, dicono, il Catanzaro (ed i suoi tifosi) possa non avere la propria casa in occasione delle prime uscite ufficiali stagionali.
Quello che vorremmo invece, è sapere, una volta per tutte, e con estrema nettezza, se finalmente ha avuto completo corso e definitiva attuazione il riscatto del terreno dal demanio militare, autentico segreto mai svelato (od opportuno alibi prendi-tempo?) e se la concessione quasi centenaria dello stadio, sbandierata ai quattro venti il 29 dicembre dell’anno appena trascorso, a vantaggio dell’U.S. Catanzaro, sia effettivamente una realtà contingente o piuttosto un regalo di fine anno poi mai più recapitato al destinatario.
Certo, le rassicurazioni proposte da autorevoli esponenti politici catanzaresi non vanno sottaciute e poichè gli appelli alla tranquillità in questo periodo si sprecano, è corretto riportarli essendo giusto aver, ancora, qualche fiducia in ciò che ci viene detto da costoro; si sappia però che il tempo delle belle parole è oramai al limite estremo, e le responsabilità, nel bene e nel male, stanno per avere dei nomi e cognomi molto ben delineati cui, in casi malaugurati, sarà difficile farvi fronte.
Il nostro compito è di essere vigili, senz’altro pronti a dire un bravo a chi ha messo il proprio impegno in questo progetto, ma altrettanto certamente pronti ad inchiodare alle proprie colpe chi si permetterà di offendere una intera tifoseria (vorremmo dire cittadinanza) con trasmigrazioni forzate.

Redazione Centro Coordinamento Catanzaro Club

Autore

Tony Marchese

Scrivi un commento