E’ passato un po’ di tempo dal mio ultimo intervento su questo sito. Forse perché, come tutti, inconsciamente ho sperato che succedesse qualcosa. Ma ora che anche l’ultimo spiraglio di luce in fondo al Sansinato si è spento vi tocca leggere il mio nuovo sfogo che avrei evitato molto volentieri.
Ho appena letto gli auguri di fine anno del sindaco Rosario Olivo e non ho resistito. Chiudevo il mio ultimo intervento con la speranza di “un ramoscello d’Olivo” e invece non c’e’ neanche un accenno, una parola relativa al Catanzaro. Eppure il nome delle città è stato infangato per bene su tutti gli organi di informazione nazionali per le vicende calcistiche. E non credo che la “Tentacolare Metropoli” abbia attrazioni tali da escludere da ogni considerazione la squadra di calcio. In pratica meglio nascondere la polvere sotto il tappeto che è quello che il sindaco ha fatto sin dall’inizio. Più che sulla via del tramonto appare un politico già imbalsamato e quindi ha delegato la questione al giovane rampante assessore allo sport Danilo Gatto.
E’ lui che ha condotto la trattativa con un ciarlatano del Friuli, recidivo, che ha fatto credere di avere alle spalle finanziarie straniere che, ovviamente, non vedevano l’ora di investire a Catanzaro. Voli charter, prenotazioni alberghiere, stadi all’inglese, centri sportivi. Ora, è vero che in politica tutto è possibile e chiunque può fingere di lavorare per il bene pubblico, basti vedere quello che succede a livello nazionale. Ma vi pare possibile che si dia credito per mesi a uno che Catanzaro non l’aveva mai vista neanche in cartolina? Che a Monfalcone, sua città di residenza, è considerato come un personaggio da barzelletta? E che dialogava via Facebook (prima di sparire anche da lì) mettendo al posto della sua foto quella di un orsetto di peluche, oltre a definirsi “comunista integralista” nonostante una candidatura con la Lega Nord che gli ha fruttato la bellezza di due (!) voti? Il suo e poi?
Eppure Danilo Gatto ha fatto credere che questa fosse la pista giusta e si è pure seduto accanto all’emanazione in carne e ossa del fantomatico imprenditore. Lui, Gatto, con giubbotto alla Fonzie, a sentire le fandonie di tale D’Ambrosio uno squalificato a vita dalla Federazione. Neanche Moggi lo è ancora. Sparito anche lui.
E prima ancora era spuntato Quartaroli, sedicente tutto (la lista è lunga) ma con l’unica certezza di un carcere scontato per aver stampato banconote false. E lì mi è dispiaciuto il coinvolgimento di Tato Sabadini, ex nazionale e pilastro del più bel Catanzaro di sempre.
E poi, scusate se mi ripeto, c’e’ Maurizio Ferrara. La prima volta ho detto che faceva tenerezza, poi sono passato alla pena ora prevale la rabbia. Ma può avere un ruolo una persona così? Appunto, qual è il suo ruolo? Non si sa se ha mai accettato l’incarico di presidente, non si sa se figura nell’organigramma, non sa niente lui di tutto quello che succede sin dall’infausta estate scorsa! Mai una notizia, mai una posizione. Nessuno che si preoccupa di lui. Forse perché non esiste! Ferrara, la prego, torni a incarichi meno appariscenti.
Ferrara tra l’altro è il papà di uno dei calciatori. Calciatori? Ma perché questi sono calciatori? Tre punti, per ora ridotti a due, in un girone composto da squadre parrocchiali. Una litania di sconfitte e continue proteste. Ora, è vero che si trovano in una situazione a dir poco deprimente ma ci vuole pure una bella faccia tosta a chiedere di essere pagati. E a noi che abbiamo cominciato a odiare la domenica chi ci paga? E a noi che leggiamo con terrore il nome dell’avversario di turno chi ci paga? A noi che dobbiamo nasconderci ogni lunedì chi ci paga? Voi che avete sporcato indelebilmente la nostra storia contro Aversa Normanna, Fondi, Isola Liri, Melfi, Milazzo, Neapolis, Pomezia, Vibonese, Vigor Lamezia fareste bene a far valere i vostri diritti e rifiutarvi solo di farvi vedere in città. Quanti, tra i lettori, da bambino hanno sognato di vestire la maglia giallorossa e calcare il prato del Militare. Loro lo hanno fatto…
Essendo nell’ambiente ormai da qualche anno ho alcune conoscenze. E si sa che in Seconda Divisione, e più precisamente nel girone meridionale, le partite fasulle sono tantissime. Le agenzie legali di scommesse non quotano certe gare. A me qualcuno ha detto che c’è come una forma di finanziamento per quei giocatori che non ricevono stipendi da parte di società inesistenti. Vi fa venire in mente qualcosa? Certo, tre (due) punti contro i suddetti squadroni… Ma no, non pensiamo male, la realtà è che questo Catanzaro è la squadra più scarsa di tutti i tempi. E così abbiamo un altro record…
Questo è il Catanzaro d.P. (dopo Pittelli). A proposito, complimenti all’uomo del Lodo per l’edificante rissa con un collega prima di un’udienza in tribunale. E’ stato fortunato che il “Legal Rivale” non fosse tifoso del Catanzaro altrimenti non so come ne sarebbe uscito…
Quindi, politici fantasma, azionisti fantasma, presidente fantasma, acquirenti fantasma, direttori generali in pectore ma fantasma, allenatori fantasma, giocatori fantasma… L’Effecì è morta da tempo e il cimitero, dove già riposano le persone a noi care, è ad un passo dallo stadio.
Buon 2011 a tutti.
Giuseppe Bisantis