Facciamo conto che il campionato inizi davvero domani. Facciamo conto che Pittelli abbia un’idea chiara di cosa fare e non fare e di cosa dire e non dire, che roccoguglielmo (da leggere tutto d’un fiato come roccobarocco) gli sia prezioso consigliere, che Longo abbia finalmente trovato tutti gli uomini che cercava o almeno i loro omonimi e che Coppola (non lo chiamo ingegnere come spesso sento fare perchè qui l’unico titolo che conta è quello sportivo) si appassioni sempre di più al progetto Effeccì nonostante la delusione patita nel vedere a Gela qualche vuoto nel settore ospiti. Facciamo finta che tutto andrà bene. Solo in quel caso voi lodisti potreste lagnarvi di qualcosa. Non prima, il tempo delle aperture illimitate di credito è finito da un pezzo, sia pure per colpe quasi esclusivamente non vostre.
Vede, ‘Ngegnè (qua ci stava bene), è che di riffa e di raffa si siamo sorbiti due anni di silenziosa coprofagia, un fallimento d’amblè, un lodopetrucci in cui credevamo che Lei fosse salvatore di fatto ma Danilo di nome e un inizio d’avventura con un ritiro che a giudicare dai tentativi di fuga sembrava lo stalag 13. Poi si veniva da due partite a dir poco inquietanti e si andava a Gela, dico Gela, con la gioiosa armata di procopi e alderucci. E poi intendiamoci, non è che i tifosi del Catanzaro devono giustificarsi con lei per la fisiologica diffidenza nei confronti di questa nuova creatura.
Ci dimostri lei che vale la pena seguire questa squadra, che nel nuovo FC ogni spazio è occupato con competenza, che non esiste alcuna continuità col recente passato e che la nostra sta diventando una società seria. E che c’è la concreta possibilità di partecipare al campionato come tutte le altre squadre, concetto tutt’altro che scontato da molto, troppo tempo. Una società normale. Vede come le si chiede poco?
Vede, ‘Ngegnè (qua ci stava bene), è che di riffa e di raffa si siamo sorbiti due anni di silenziosa coprofagia, un fallimento d’amblè, un lodopetrucci in cui credevamo che Lei fosse salvatore di fatto ma Danilo di nome e un inizio d’avventura con un ritiro che a giudicare dai tentativi di fuga sembrava lo stalag 13. Poi si veniva da due partite a dir poco inquietanti e si andava a Gela, dico Gela, con la gioiosa armata di procopi e alderucci. E poi intendiamoci, non è che i tifosi del Catanzaro devono giustificarsi con lei per la fisiologica diffidenza nei confronti di questa nuova creatura.
Ci dimostri lei che vale la pena seguire questa squadra, che nel nuovo FC ogni spazio è occupato con competenza, che non esiste alcuna continuità col recente passato e che la nostra sta diventando una società seria. E che c’è la concreta possibilità di partecipare al campionato come tutte le altre squadre, concetto tutt’altro che scontato da molto, troppo tempo. Una società normale. Vede come le si chiede poco?
Giannantonio Cuomo