Okei, stringo il cerchio. Wanda ha parlato della realizzazione di un nuovo svincolo autostradale per venire incontro alle esigenze delle attività imprenditoriali dislocate nei pressi di uno dei due mari del capoluogo e precisamente quello più vicino a Lamezia che a Catanzaro. Vabbeh qui la battuta è facile… avimu n’autostrada chi ci pò fara concorrenza a chira ‘e Bengasi e mò serva nu svincolo industriale? E quali sarebbero queste industrie? e quale priorità avrebbe un progetto del genere rispetto alle mille cose che non vanno nella nostra regione? Siamo alle solite. se si propone qualcosa di nuovo c’è sempre qualcuno che è a conoscenza di qualcosa di più urgente da realizzare. Ma probabilmente il catanzarese difetta anche nel non voler riconoscere la capacità decisionale dei nostri amministratori. La nostra città non merita il 100% delle attenzioni, questo è quanto. Nella nostra visione delle cose, troppo spesso campanilistica, riteniamo di dover avere la precedenza su tutto e tutti, invece non è cosi e finiamo per commettere l’errore di giudicare erroneamente quei progetti che presto o tardi possono aiutare proprio la nostra città a uscire da una impasse cronica. E parlando di strade, superstrade, vicoletti e mulattiere il termine impasse calza a pennello proprio nel momento in cui non riusciamo a cogliere l’aspetto positivo di un progetto del genere.
Insomma stu svincolo autostradale a chi serva? Ragioniamo insieme a voce alta. L’autostrada non si può spostare quindi il meno che si possa fare è collegarla, a dovere, alle città limitrofe. Visto che Lamezia e Catanzaro dispongono di un’area molto vasta destinata allo sviluppo industriale, se vien fuori un nuovo snodo sulla A3 è facile che il trasporto sui tir ne giovi in termini di posti di lavoro. Qualche prenditore con la gru sposta i container dalla ruota ferrata sulla ruota gommata e crea posti di lavoro. Poi il camionista mette in moto e si sente le canzoni di Nino sull’autostrada in direzione per dove deve andare, ma da solo non ce la fa più e quindi serviranno altri camionisti. Intanto il prenditore con la gru si mette d’accordo con il prenditore delle navi e si aiutano a vicenda a smistare sti cashettoni di ferro. Crescendo il volume di affari del territorio, dalla crescita industriale si passerebbe rapidamente a quella turistica. Con tutto questo fiorire di attività vuoi che non si trovi un imprenditore che si prende il Catanzaro in dieci minuti con un assegnuccio?
Vabbeh aspetta un attimo vediamo se ho capito…. Con il nuovo svincolo di Lamezia si agevola la crescita imprenditoriale delle attività legate al trasporto su autostrade, ferrovie e porti. Il trasporto delle merci aiuta a far crescere il trasporto delle persone, quindi dopo qualche tempo ne gioverebbe anche il turismo. Con la crescita del turismo e un deciso aumento demografico sul territorio la nostra piazza inizierebbe ad assumere dimensioni ed importanza di assoluto rilievo. U vi ca capiscisti puru tu? …e quindi fra qualche anno potremmo addirittura parlare di stadio nuovo e vagonate di tifosi da tutta la penisola. La nuova curva si popolerebbe di nuovi striscioni e gruppi ultras: “camionisti inkazzati”, “frangia dei ferrovieri”, “anas corps”, “ferry e fuoco boat”. Poi con il tempo arriverebbero i “bagnini fichis’group”, i “giovin’ORey” e anche i “rent ultras”. Speriamo allora che questi gruppi abbiano i nostri colori… e già perchè quello che in altri luoghi è già bello che sviluppato da noi è ancora nella fase embrionale o tristemente catatonica.
Di sicuro noi catanzaresi, per molti anni ancora, non rischieremo che la stazioncina di Germaneto diventi una moderna Victoria Station dove sfreccia il Gatwick Express. Molto dipenderà dalla quantità e qualità dei progetti che anche il buon Michele saprà mettere sul tavolo e condurre in porto. Il collegamento con il Porto non è voluto, ma ci sta. E siamo sicuri che Beppe non lavorerà a uso e consumo del ponte. Anche se fosse a noi del ponte che ce frega? i tifosi do milan non hannu ‘e fara u giru ‘e riggio ma venanu da nui. Insomma a conti fatti più la politica si muove, più questo territorio potrà crescere e recuperare il terreno perduto in decenni di sprechi e insensatezze. A proposito di terreno perduto, il Catanzaro fra un paio di mesi avrà almeno un campetto di periferia dove sgambettare?
Davide Greco