Archivata o quasi in maniera ufficiale la composizione della rosa della prima squadra giallorossa, partita in ritiro gia’ da qualche giorno, alla quale sono doverosi gli in bocca al lupo per una stagione da protagonista, le attenzioni dello staff dirigenziale del capoluogo calabro dovrebbero ora concentrarsi sulla ristrutturazione del settore giovanile o di quel che ne e’ stato nelle ultime dieci stagioni almeno:
non confermati i tecnici delle categorie “Allievi nazionali” e “Giovanissimi nazionali”, ovverossia Roberto Camerino e Saverio Mirarchi, il team presieduto da Pasquale Bove ha inteso tesserare Rosario Salerno ex della Vigor Lamezia “Berretti”, e uomo fidato di mister Provenza, nonché Tonino Aloi in qualita’ di tecnico della futura “Berretti” giallorossa anche se, il Gregorio Mauro spostato come “secondo” di Provenza, il cui posto sarebbe stato preso dallo stesso Aloi non e’ al momento sicuro, nonostante un contratto posto in essere due stagioni fa, e non per sua volonta’, di ottemperare a quanto richiesto precedentemente dalla societa’ di via Lombardi, tant’e’ che al momento quindi l’unica ufficializzazione di panchina e’ quella del Rosario Salerno in ottica “Allievi Nazionali” e si attende nei prossimi giorni la buona novella sulla composizione tecnica delle altre due panchine giovanili;
tanto per cambiare, una naturale chiarezza non ci sarebbe potuta essere, altrimenti non staremmo mica a parlare del settore giovanile piu’ “chiacchierato”, e non certo positivamente, di tutto lo stivale.
A cio’ si aggiunge il fatto che tanti altri giovani calciatori catanzaresi e calabresi hanno gia’ preso il largo verso altri, e piu’ blasonati, lidi calcistici ed allora ecco che dopo una non precisa programmazione tecnica si andra’ a recuperare il recuperabile, solamente, anche per cio’ che concerne la materia prima, ancora disponibile sul territorio nostrano.
Gli investimenti di tutti i settori giovanili calabresi, o quasi, soprattutto se si dovessero mettere in evidenza gli “stipendi” (?) degli allenatori chiamati in causa, sono prossimi allo zero, le strutture non certo confacenti alle richieste delle piccole leve, e una mentalita’ retrograda, che abbraccia comunque granparte del calcio italiano fanno ritrovare soprattutto la nostra regione, in ottica di compagini e di rappresentative varie tutt’altro che ai primi posti delle varie competizioni e delle varie manifestazioni…ma tanto fa nulla, perche’ chi e’ abituato a non vincere usera’ sempre il classico motto dei perdenti: “a noi il risultato non interessa”….
Ad maiora…
Sonny Barbuto