La partita di vertice del girone B della C1 non ha deluso le attese. Crotone-Catanzaro 1-1 ha soddisfatto per lâimpegno messo in mostra in campo un po meno per il risultato finale. Non sappiamo cosa farcene dei âse, ma, forseâ, il campo ha emesso il suo verdetto incontestabile. Al Catanzaro mancavano tre pedine importanti, al Crotone una, i pitagorici hanno sofferto il gioco del Catanzaro che per niente intimorito ha tenuto lontano da Lafuenti gli avanti ârossobluâ per ottanta minuti.
La partita si eâ svolta correttamente in campo e sugli spalti, gran lavoro delle forze dellâordine e merito al loro operato ed alla maturità dei tifosi, mentre i soliti pochi impenitenti hanno dato sfogo ai loro problemi esistenziali lanciando qualche sasso, fortunatamente senza creare danni.
Lasciamo il commento della gara per fare una panoramica sui fatti presenti e sul futuro delle aquile in questo campionato.
Il Catanzaro non ha mai preteso di dominare il girone e di dominarne le squadre vincendo 3 a 0, e nemmeno di fare da comparsa. Se qualcuno pensa che le vittorie alle Aquile siano dovute solo per il nome che portiamo, si sbaglia di grosso, âil pallone in campo eâ di tuttiâ, ed ogni punto si suda fino al 94â, contro la Fermana e lâAquila come contro la Viterbese.
Possiamo affermare che il Catanzaro eâ una buona squadra, ad oggi non certo la migliore! I dati di fatto ci dicono che i punti ed i gol subiti parlano in favore delle tre che ci precedono; onore allâAcireale ed alla Viterbese come migliori difese ad oggi ed al Crotone come miglior attacco.
Con questi dati inconfutabili âi fatti ci cosanoâ, e ci inducono a porre come obbiettivo realistico e consono ai nostri numeri i PLAY-OFF. In ogni modo, proiettandoci nel futuro, e nonostante gli odierni numeri non da vertice, il Catanzaro può ambire a vincere questo campionato, ma cortesemente diciamolo a bassa voce e non facciamolo diventare un proclama atteso dalla bocca di nessuno.
Attenendoci alle classifiche di oggi, non abbiamo i numeri per la vittoria finale. Ricordiamo che il 90% delle volte sono le squadre con la miglior difesa a vincere i tornei. A tal proposito possiamo solo provare a formulare qualche ipotesi per il futuro, ricordando sempre che si tratta di parole e di âauspici da tifosiâ:
Atteggiamento: Per vincere il campionato dobbiamo cambiare registro fuori casa serve incisivita’, servono almeno tre vittorie esterne e tutte le cinque in casa. Sarebbe auspicabile una propensione sempre aggressiva come quella dimostrata fino al 80′ a Crotone (perche’ non abbiamo continuato fino alla fine?). Visto che inesorabilmente subiamo delle reti, allora dobbiamo cercare di sopperire a questo facendone una in più sempre, e questo lo si fa solo attaccando.
Condizione atletica: Il Catanzaro di Musa (preparatore atletico) ha un buon periodo fisico in primavera. Lo scorso anno nelle ultime dieci gare ci furono otto successi.
Calendario: Considerando la Sambenedettese, il Benevento ed il Lanciano, fino alla fine del campionato, ci sono da disputare 10 scontri diretti, tra le prime quattro e queste ultime:
Viterbese-Acireale, Acireale-Lanciano, Sambenedettese-Viterbese, Lanciano Crotone, Benevento-Crotone, Catanzaro-Sambenedettese, Catanzaro-Acireale, Viterbese-Crotone (Queste due ultime nella stessa giornata), e nellâultima di campionato, Acireale-Benevento e Crotone-Sambenedettese. LâAcireale ed il Crotone hanno quattro scontri diretti, La Viterbese ne ha tre, il Catanzaro due ed entrambi in casa. Negli scontri diretti qualcuno perderà inesorabilmente dei punti a favore delle dirette concorrenti, questo eâ un dato di fatto che o amplierà i distacchi o mescolerà le carte al vertice. Ne approfitterà la squadra che fisicamente avrà più âbenzina in corpoâ, signori i giochi sono aperti!
Eâ pur vero che le squadre in zona bassa raddoppiano le proprie forze in dirittura dâarrivo, e come tale anche queste partite meritano un occhio di riguardo (LâAquila-Acireale 3-0 un esempio su tutti), ma lasciateci segnalare per ora solo quelli che sulla carta sono gli scontri potenzialmente più âpericolosiâ.
Basandoci sui tre presupposti di cui sopra, possiamo nutrire da tifosi âauspici positivi â per il nostro futuro, ma tenendo sempre in mente che ad oggi i âfatti ci cosanoâ, e che i nostri auspici non vanno confusi con lâatteggiamento realistico che ha il dovere di mantenere un allenatore. Umilta’ e consapevolezza di poter fare bene ad ogni gara; questo deve essere il credo. Fino a qui io non ho niente da dire al nostro allenatore (chi sarei io per farlo?), se non incitarlo a continuare con la politica dei piccoli passi, e con la mentalità di spingere il Catanzaro a cercare i tre punti in ogni gara, sempre ed a prescindere, come sempre ed a prescindere i suoi tifosi lo seguono e lo applaudono. Forza ragazzi siamo sempre con voi.
D.P.