Qualcuno fermi l’Assessore Talarico. Nota del consigliere Costanzo

Non è più possibile assistere inermi allo “scempio sperimentale” che si sta perpetrando ai danni dei cittadini catanzaresi. E pure, in questi anni, abbiamo abbondantemente dibattuto – anche in maniera energica – sulla opportunità o meno di istituire l’isola pedonale su Corso Mazzini non prima, però, d’aver realizzato quelle condizioni favorevoli affinché ciò possa diventare realtà. Bene ha fatto l’associazione degli studenti universitari Ulixes –che hanno richiamato a quel consiglio comunale di oltre due anni fa, l’unico per la verità dedicato alla questione isola pedonale, durante il quale fummo noi ad evidenziare quelle problematiche che oggi, puntualmente, sono esplose in tutta la loro drammaticità. Quella campagna condotta “da una sparuta rappresentanza” – cosi come ci hanno definito i ragazzi di Ulixes – aveva centrato in pieno quelle che oggi rappresentano le vere criticità, gli ostacoli da rimuovere per giungere da un progetto definitivo di isola pedonale. Quella “sparuta rappresentanza” che consta di oltre 180 commercianti e delle loro rispettive famiglie, dei residenti nel centro storico, dei molti professionisti, dei dipendenti e degli utenti delle poste centrali, dei dipendenti e degli utenti delle numerose banche ed assicurazioni nonché dalle migliaia di elettori che ci onoriamo di rappresentare, avevano visto bene.   

Avevamo evidenziato la necessita di incrementare le aree di sosta ed i servizi pubblici nell’area del centro storico, per consentire ai pedoni di raggiungere e godere dell’isola pedonale. Avevamo chiesto il potenziando dei parcheggi esistenti – ivi compresi quello di Bellavista (ancora chiuso), quello del Musofalo chiedendo il potenziamento del numero di navette, quello di via Milelli (Chiuso per ragioni burocratiche e legali), ed in particolare avevamo chiesto l’individuazione di una nuova area e di un nuovo progetto alternativo a quello di via Carlo V – bocciato dall’Assessore Regionale all’Urbanistica Michelangelo Tripodi.
Negli ultimi tempi abbiamo assistito, al contrario, al crescente ed indiscriminato sorgere di strisce blu nonché alla continua palettizzazione di diverse vie della città, il che ha finito col ridurre notevolmente il numero di parcheggi disponibili, proprio in prossimità del centro storico. Strisce blu istituite su via Carbonari e nelle zone limitrofe in prossimità dell’ospedale Pugliese-Ciaccio, strisce blu su via San Leonardo, via De Riso, via Carlo V,  via Italia, palettizzazione di via Carlo v, via Poerio, via Italia e viale dei Normanni ecc..
Da una prima analisi, questa amministrazione, anzicchè incrementare il numero di parcheggi disponibili li ha ridotti almeno del 30%. Qualcuno fermi l’azione devastante dell’assessore alla viabilità Talarico, una visione  priva della  benché minima programmazione, una visone che finirà col produrre l’effetto contrario, ovvero lo svuotamento di corso Mazzini. E’ opportuno evidenziare come, tra l’altro, con l’istituzione di nuove strisce blu l’amministrazione comunale avrebbe dovuto, contestualmente, individuare altrettanti parcheggi liberi (strisce bianche), cosi come previsto dalle normative in materia, pena la nullità delle contravvenzioni fatte per sosta abusiva in zona blu.
I ragazzi dell’associazione Ulixes – parlano di una visone generale e collettiva della città, di una visione che ha elementi di modernità e di progresso che non possono essere certo condizionati da interessi particolari e mediocri. Ma di quale “visione” parlano? Posto che a distanza di tre anni la “svolta”, cui si riferiscono i “difensori” di questa visione collettiva e moderna ha prodotto il caos, l’anarchia e il disordine totale, attraverso una fase definita sperimentale, interminabile e mai posta a verifica.
L’isola pedonale è un bene per tutta la città, uno spazio fisico dove rafforzare il senso di appartenenza di una comunità, ma non venite raccontateci che questa, che solo voi definite “svolta”, rappresenti la visione moderna e progressista che si meritano i cittadini catanzaresi.   

 

SERGIO COSTANZO del 09-12-09

Autore

Salvatore Ferragina

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