Due gare, sei punti. Prima vittoria fuori dalle mura amiche dopo ben trentasei trasferte. Le squadre che lottano per la salvezza perdono (tranne l’Albinoleffe di Mondonico, fresco di “nomina”). Insomma, Bruno Giordano fa sul serio e si vede. Un grappolo di legni colpiti come prologo al centro di Gissi e il Catanzaro resuscita come per incanto. Eâ ovvio che le Aquile abbiano l’obbligo di volare basso, ma, è inutile nasconderlo, âqualcosa è cambiatoâ.
Lo si vede dallâapproccio della squadra alla gara, lo si vede dal fatto che non segna solo e sempre Giorgio Corona (che tra lâaltro gioca in modo diverso, ma molto fruttuosamente) e la difesa per incanto non subisce più gol.
E poi dicono che un allenatore conta solo per una minima percentuale⦠Per come sono andate le cose tutta la Tifoseria Catanzarese può e deve ricominciare a sperare. Destatasi dal letargo dellâindifferenza e dello sgomento per le figuracce rimediate in tutta Italia, non deve illudersi più di tanto, ma deve sperare e ricominciare a dare il proprio contributo come e più di prima.
Certo è che il cammino sarà costellato da difficoltà , anche perchè i nostri atleti non sono i Dattiloâs boys⦠però tentar non nuoce.
Le ârisorseâ (oggi le chiamano cosìâ¦) del Catanzaro non sono âinfiniteâ⦠proprio per questo ci sarà bisogno dellâapporto di tutti fino allâultimo istante.
Diciamo subito che a Pescara non era facile fare i pirati della situazione, la squadra abruzzese puntava dritto allâavvicinamento alla zona playoff, ma la partenza di Belardi e compagni ha spiazzato tutti. âSogno o son destoâ? Si saranno chiesti in molti e dopo il salvataggio sulla linea, dopo i due legni colpiti, ecco il bolide di Gissi e gli abbracci di tutta la squadra a Giordano!
Ed è come incontrare un vecchio amore che sembrava impossibile, ma poi, dopo tanto soffrire, tutto dâincanto lei ti guarda, ti fa un sorriso e tu dimentichi (ma non scordi) anche tutti i torti subiti e lâamore scoppia più forte di prima! Si ricomincia! Sarà stata questa la sensazione del nobile Popolo Giallorosso? Credo proprio di si.
E che dire della frustrazione dellâex Cammarata. Il suo intervento su De Angelis non ha alcuna giustificazione. Il rossiccio centravanti sarà rimasto stordito dalla metamorfosi e la sua entrata kamikaze la dice lunga, così come la dice lunga il gol sfiorato proprio sul finale di Matteini. Sarebbe stata una beffa, forse in altre circostanze quel pallone avrebbe trovato ospitalità nella porta di Belardi. Ma il registro è cambiato e si vede! Bruno Giordano non è arrivato in giallorosso per svernare. Certo, non sarà un âProfessoreâ, quelli continuano a confezionare sconfitte anche in serie âAââ¦!
Il solito generoso Ferrigno (etichettato dai sopra citati Professori non da B⦠insieme a suoi compagni di squadra che stanno emergendo!!!), insieme ad un Corona diverso e certamente più generoso e al servizio dei compagni, super Greco, ottimo Vanin e buon esordio per Olorunleke e un Belardi più sicuro e certamente ritrovato. Insomma, câè da stropicciarsi gli occhi. I pensieri vanno alla rinfusa nei cuori di chiunque, anche nel mio.
Ah, finalmente possiamo raccontare di cose belle, non ne ero quasi più abituato e mercoledì arriva la Triestina che certamente, viste le ultime vicissitudini interne non attraversa un buon momento e poi câè ancora da recuperare la gara contro il Verona. Bisogna ricaricare le classiche pile e dare il massimo per credere nel miracolo.
Bene per Giordano e un complimenti anche a Colao, finora lui sta mantenendo le promesse. Bisogna riconoscerglielo. Abbiamo sempre detto che le nostre analisi si devono basare sui fatti. Questi per il momento ci permettono di ricominciare a sorridere.
Sorridiamo dunque, con la speranza di poterlo fare fino in fondo. Forza Catanzaro, tutti insieme alla riscossa!
Giuseppe Mangialavori