“Colpaccio” del Catanzaro, che in quel di Pozzuoli, torna alla vittoria.
E’ opportuno ironizzare su una vittoria contro una Puteolana che negli ultimi
tempi sembra un istituto di beneficenza più che una squadra di calcio?
Sembrerebbe di si: tanti punti regalati dalla Puteolana di mister Marino alle
avversarie, solo due in carniere, peggiore squadra tra tutte quelle che disputano campionati professionistici (e non solo).
Eppure non pochi erano i timori alla vigilia, forse più per i tifosi
che per i diretti interessati, di non fare bottino pieno, visto che la squadra
si presentava al Conte ampiamente rimaneggiata per le molte assenze tra i titolari
giallorossi (mancavano all’appello, vuoi per infortunio, vuoi per squalifica,
Folino, Milone, Alfieri, Bertuccelli, Ambrosino, Ferrigno, e… un centravanti
di ruolo, dopo la fuga di Ingenito). Dopotutto è ben nota la capacitÃ
del Catanzaro, da qualche anno a questa parte, di resuscitare anche i cadaveri
(ricordiamone uno per tutti: il derelitto Campobasso dello scorso campionato).
E poi le vicissitudini societarie, le polemiche per gli stipendi… ebbene si,
qualcuno temeva di leggere del Catanzaro sulle prime pagine dei giornali sportivi
del lunedì… e non certo per “meriti” sportivi!
E allora, quelli conquistati a Pozzuoli sono stati tre punti d’oro. Diciamo
conquistati perché comunque è stata partita vera, combattuta,
anche se è stata evidente la differenza di spessore tecnico tra la Puteolana
e il Catanzaro-2. Il Catanzaro si è trovato a giocare in 10 uomini per
quasi tutta la partita, a causa della espulsione di Rodrigo Machado, il quale
si è reso colpevole di uno stupido fallo a gioco fermo contro un avversario,
rischiando così di compromettere quella che doveva essere una pratica
abbastanza facile da regolare.
Un gol annullato nel finale a Marasco ha fatto saltare il cuore in gola ai tifosi
giallorossi attaccati alle radioline o incollati al forum di uscatanzaro.net
per gli aggiornamenti.
Gli Ultras presenti al Conte hanno sottolineato, in ogni caso, la loro delusione
per l’andazzo di questo campionato, con un esplicito e significativo “Voi
non siete il Catanzaro”.
Una buona prestazione quella dell’undici giallorosso che ha comunque mostrato
un buon calcio, a tratti addirittura piacevole.
Da sottolineare, evidenziare e rimarcare, l’ottima prova di Toledo, che oltre
al gol, ha disputato una grande gara, sia sotto l’aspetto agonistico, che sotto
quello strettamente tecnico: si è mosso bene in campo e ha mostrato bei
“numeri” soprattutto nel dribbling e nell’uno contro uno. Assulutamente
il migliore in campo.
Chiediamo ancora a Dellisanti: vorrà aprire gli occhi e rischiare l’utilizzo
di giovani freschi e motivati, che stanno disputando ottime prove?
Probabilmente la risposta sarà la solita, visto che il tecnico giallorosso
è ansioso di rimandare in campo Ambrosino (o il suo fantasma).
Buona prova di Moscelli che conclude poco ma si danna l’anima come al solito.
Buona la prova di Logiudice che, diamogliene atto, avrà dei limiti tecnici
ma in campo sta dando il massimo, ed inoltre sembra aver ritrovato una insperata
freschezza atletica.
Ancora deludente la prestazione di Ascoli, che da qualche tempo sembra avere
la testa altrove. Non sta dando grande prova di carattere.
Intanto veniamo a sapere da mister Marino che il Catanzaro gode dei favori
arbitrali: forse i nostri noti “santi in paradiso” si sono adoperati
per rubare questi tre punti alla Puteolana? Queste le sue dichiarazioni a fine
gara, raccolte da Gianluca Monti di Calciocampano.com:”Queste cose non
dovrebbero succedere; se hanno deciso che dobbiamo retrocedere possono dircelo
prima. In questo calcio non c’è pulizia. Non voglio sottrarmi alle mie
responsabilità , mi amareggia il modo in cui abbiamo perso”.
Rispondiamo alla maniera del principe De Curtis: “ma mi faccia il piacere!”
Segnalato Salvatore Mancuso sugli spalti del Conte. Ognuno dia libero sfogo
alla propria fantasia per spiegarsi una così importante presenza. Ritorno
di fiamma o semplice trasferta da tifoso?
Intanto aspettiamo con ansia notizie in merito all’atteso avvicendamento societario
e pensiamo alla prossima gara interna con l’Olbia, in vista della quale dovremo
prepararci a gremire la curva per onorare il ricordo di Massimo Capraro. Solo
per questo.