Il consiglio provinciale di Catanzaro chiede la riattivazione dell’ Ufficio IPI di Catanzaro, che e’ stato dimesso e che attualmente opera a Roma. In questa direzione e’ stata approvata ad unanimita’ una delibera che e’ stata inviata al Ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, con la quale chiede, la riattivazione dell’ufficio. La Provincia di Catanzaro, ricorda al Ministro, di avere usufruito nel passato dei servizi dell’IPI la cui attivita’ e’ stata diffusa su tutto il territorio calabrese. Inoltre ricorda che la Calabria, e’
rimasta tra le aree ad Obiettivo 1, e’ una delle regioni piu’ povere dell’Europa e rischia di rimanere anche dopo i nuovi fondi comunitari (2007-2013) area depressa. Il consiglio al ministro rammenta che la presenza di questo ufficio in Catanzaro ha permesso agli enti locali, alle istituzioni e agli operatori economici di avere un valido supporto per l’accesso agli incentivi comunitari, nazionali e regionali (fondi FESR, Contratti di programma, Contratti d’Area, Patti Territoriali, legge 488/92, legge 215/92, etc.). Ed inoltra ricorda che in provincia di Catanzaro sono stati avviati oltre ai Contratti di Programma due Patti Territoriali e sono molti gli imprenditori che richiedono nuovi strumenti di incentivazione e che il territorio provinciale dispone di vaste aree di sviluppo industriale (p.es. ASI di San Pietro Lamentino e PIP di Catanzaro, Caraffa, Simeri, etc.). Il consiglio provinciale nel sottolineare che l’Istituto oggi opera nella capitale ed ha dimesso l’ufficio di Catanzaro, procedendo di fatto ad un ennesimo strappo alla Regione e alla provincia di Catanzaro, auspica uno sforzo di tutte le istituzioni e degli operatori economici affinche’ l’operativita’ della sede IPI di Catanzaro possa continuare e garantire, su tutto il territorio calabrese, un proficuo intervento di promozione industriale e di supporto anche agli enti locali. Pertanto, per il consiglio provinciale di Catanzaro, nell’ambito degli interventi dello sviluppo delle aree del Mezzogiorno, il ruolo degli ufficio periferico dell’Istituto Promozione Industriale deve essere rivalutato col potenziamento e non dimesso. Da qui la richiesta del Consiglio Provinciale al ministro di valutare attentamente l’ipotesi della riattivazione dell’Uffcio, in quanto una ipostesi diversa cioe’ la chiusura finirebbe per infliggere un ulteriore colpo al sostegno dell’economia regionale ed al sistema delle imprese calabresi, proprio quando, sono in programma considerevoli interventi per lo sviluppo della Calabria. In considerazione di cio’ il Consiglio provinciale di Catanzaro auspica uno sforzo maggiore dell’Istituto per la promozione industriale affinche’ l’operativita’ della sede di Catanzaro possa garantire sul territorio calabrese un proficuo intervento di promozione e di supporto anche agli enti locali. La Calabria e Catanzaro, in particolare, sottolinea il consiglio provinciale, non possono continuare ad assistere ad una progressiva spoliazione che ne sta lacerando il tessuto economico e sociale. Da oltre 25 anni in Catanzaro ha operato l’Istituto per la Promozione Industriale (IPI) gia’ IASM (Istituto per l’Assistenza e lo Sviluppo del Mezzogiorno). I settori di attivita’ sono l’ ingegnerizzazione dei nuovi strumenti di politica industriale; politiche ed interventi per lo sviluppo industriale e la competitivita’; innovazione e trasferimento tecnologico; cooperazione internazionale nei settori industria ed energia; programmazione comunitaria e qualificazione della governance; incentivi pubblici e strumenti finanziari per le imprese; interventi per la concorrenza e la tutela dei consumatori; studi e analisi; formazione e comunicazione I destinatari delle attivita’ dell’Ipi sono principalmente: il Ministero Sviluppo Economico e le altre Amministrazioni Centrali, le Regioni e gli Enti Locali, le Associazioni imprenditoriali e le loro reti territoriali, il sistema Camerale e quello Bancario.
rimasta tra le aree ad Obiettivo 1, e’ una delle regioni piu’ povere dell’Europa e rischia di rimanere anche dopo i nuovi fondi comunitari (2007-2013) area depressa. Il consiglio al ministro rammenta che la presenza di questo ufficio in Catanzaro ha permesso agli enti locali, alle istituzioni e agli operatori economici di avere un valido supporto per l’accesso agli incentivi comunitari, nazionali e regionali (fondi FESR, Contratti di programma, Contratti d’Area, Patti Territoriali, legge 488/92, legge 215/92, etc.). Ed inoltra ricorda che in provincia di Catanzaro sono stati avviati oltre ai Contratti di Programma due Patti Territoriali e sono molti gli imprenditori che richiedono nuovi strumenti di incentivazione e che il territorio provinciale dispone di vaste aree di sviluppo industriale (p.es. ASI di San Pietro Lamentino e PIP di Catanzaro, Caraffa, Simeri, etc.). Il consiglio provinciale nel sottolineare che l’Istituto oggi opera nella capitale ed ha dimesso l’ufficio di Catanzaro, procedendo di fatto ad un ennesimo strappo alla Regione e alla provincia di Catanzaro, auspica uno sforzo di tutte le istituzioni e degli operatori economici affinche’ l’operativita’ della sede IPI di Catanzaro possa continuare e garantire, su tutto il territorio calabrese, un proficuo intervento di promozione industriale e di supporto anche agli enti locali. Pertanto, per il consiglio provinciale di Catanzaro, nell’ambito degli interventi dello sviluppo delle aree del Mezzogiorno, il ruolo degli ufficio periferico dell’Istituto Promozione Industriale deve essere rivalutato col potenziamento e non dimesso. Da qui la richiesta del Consiglio Provinciale al ministro di valutare attentamente l’ipotesi della riattivazione dell’Uffcio, in quanto una ipostesi diversa cioe’ la chiusura finirebbe per infliggere un ulteriore colpo al sostegno dell’economia regionale ed al sistema delle imprese calabresi, proprio quando, sono in programma considerevoli interventi per lo sviluppo della Calabria. In considerazione di cio’ il Consiglio provinciale di Catanzaro auspica uno sforzo maggiore dell’Istituto per la promozione industriale affinche’ l’operativita’ della sede di Catanzaro possa garantire sul territorio calabrese un proficuo intervento di promozione e di supporto anche agli enti locali. La Calabria e Catanzaro, in particolare, sottolinea il consiglio provinciale, non possono continuare ad assistere ad una progressiva spoliazione che ne sta lacerando il tessuto economico e sociale. Da oltre 25 anni in Catanzaro ha operato l’Istituto per la Promozione Industriale (IPI) gia’ IASM (Istituto per l’Assistenza e lo Sviluppo del Mezzogiorno). I settori di attivita’ sono l’ ingegnerizzazione dei nuovi strumenti di politica industriale; politiche ed interventi per lo sviluppo industriale e la competitivita’; innovazione e trasferimento tecnologico; cooperazione internazionale nei settori industria ed energia; programmazione comunitaria e qualificazione della governance; incentivi pubblici e strumenti finanziari per le imprese; interventi per la concorrenza e la tutela dei consumatori; studi e analisi; formazione e comunicazione I destinatari delle attivita’ dell’Ipi sono principalmente: il Ministero Sviluppo Economico e le altre Amministrazioni Centrali, le Regioni e gli Enti Locali, le Associazioni imprenditoriali e le loro reti territoriali, il sistema Camerale e quello Bancario.