Protesta dei lavoratori della Fondazione Campanella: l’appello del sindaco Abramo

Un gruppo di lavoratori della Fondazione Campanella, che gestisce il Centro per malati oncologici di Catanzaro, ha attuato una manifestazione di protesta davanti alla sede dell’assessorato regionale alla sanità, nel capoluogo. L’iniziativa è conseguenza della procedura avviata dalla Regione per il trasferimento dei servizi non oncologici all’Azienda ospedaliera Mater Domini, con il conseguente licenziamento di 180 dipendenti della Fondazione Campanella.

“Il Consiglio regionale, nella seduta del 7 agosto, affronti e risolva la grave crisi della Fondazione Campanella e dei suoi lavoratori”.

È quanto afferma il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo in un appello al presidente dell’Assemblea regionale Franco Talarico e a tutti i capigruppo. “È possibile approvare, in quella data – prosegue Abramo – sia la transazione per i debiti pregressi (garantendo una prima iniezione di risorse alla Fondazione) sia una norma che ribadisca la volontà della Calabria di avere un Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico con una dotazione di almeno 70 posti letto. Non ho dubbi che l’Assemblea regionale discuterà il caso Campanella, assumendo le decisioni più opportune e responsabili.

L’atto di transazione per il pagamento delle prestazioni relative agli scorsi anni è un atto fondamentale per consentire alla Fondazione di respirare e fare fronte ai pressanti impegni finanziari.

Altrettanto fondamentale è un atto che porti a 70 il numero dei posti letto accreditati, in modo che gradualmente si possa recuperare all’interno della struttura tutto il personale in mobilità. Ma il Consiglio regionale deve anche ragionare sull’utilità sociale della Fondazione Campanella, sulla necessità cioè che si realizzi in Calabria e nella città di Catanzaro un polo oncologico in grado di dare assistenza e cure qualificate ai pazienti. Dalla politica deve venire una risposta chiara e veloce, senza dubbi o tentennamenti”.

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Redazione

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