Il tribunale collegiale di Catanzaro ha assolto con formula ampia quattro imputati accusati, a vario titolo, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Si tratta della colombiana Diana Carolina Marmolejo Rivera, 27 anni, Nicola Mercurio, 69, di Sellia Marina, Gloria Enriquez De Escobar, 62, e Aida Enriquez Gomez, 58, colombiane, per le quali i giudici, accogliendo le richieste dei difensori, gli avvocati Carlo Petitto e Orlando Sapia, hanno emesso una sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
Al termine della requisitoria del 19 febbraio scorso, il pubblico ministero aveva invece chiesto due condanne a due anni di reclusione e 500 euro di multa ciascuno per Marmolejo e Mercurio, e l’assoluzione per Enriquez De Escobar e Enriquez Gomez. Tutti furono rinviati a giudizio il 29 giugno del 2011 dal giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, a seguito di un’inchiesta partita quando ai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina giunse la segnalazione che un appartamento del centro della costa Jonica sarebbe stato tramutato in una casa di appuntamenti.
Ignaro di tutto il proprietario dell’appartamento che aveva affittato la casa, e che si era costituito parte civile al processo. Il procedimento risale al 2008 quando i carabinieri scoprirono, stando alle accuse contestate, che l’appartamento affittato era utilizzato dalle donne colombiane per l’attività di prostituzione, pubblicizzata con annunci a pagamento su un noto quotidiano alla voce “sauna e massaggi”.
Le indagini, per le quali i militari si avvalsero anche di intercettazioni telefoniche e ambientali, consentirono poi di risalire a sette indagati, tre dei quali furono completamente prosciolti in udienza preliminare. Anche per gli ultimi quattro, oggi, sono cadute tutte le accuse per decisione del tribunale collegiale catanzarese (presidente Raschellà, a latere Tedesco e Clausi).