Rassegna stampa

Prima di Martina il caos

Blindata a quota 800 la disponibilità. Ieri sera riunione in società

I club si arrangiano, agli Ultras circa 500 biglietti
da Il Quotidiano

A DUE giorni dalla penultima trasferta di campionato, non è ancora ben chiaro quanti sostenitori del Catanzaro riusciranno a seguirlo a Martina. Ieri sera, dopo un’altra giornata passata ad aspettare notizie dalla Prefettura tarantina, il vicepresidente Poggi ha incontrato i rappresentanti dei club e dei gruppi organizzati. Attorno alle sette e mezza, la sede di via Lombardi è diventata il centro di un immaginario paese tutto giallorosso. Per circa tre ore, si è discusso di questi 800 biglietti che la società pugliese ha destinato agli ospiti. Tre i punti cardine, le proposte centrali. La prima, espressa da Massimo Poggi, era di restituire tutto al Prefetto catanzarese al motto di “o tutti o nessuno”visto che le richieste effettive ammontano a più di 4.000 persone (pari a 50 pullman e centinaia di auto); Gianni Improta, invece, ha proposto una equa divisione: ovvero 40 tagliandi circa ai club e la restante parte (circa 450 biglietti) agli Ultras; la terza proposta l’ha avanzata Franco Rotella, presidente del Catanzaro club ’79: tutti i biglietti agli Ultras, e ai club il compito di attivarsi a racimolare biglietti di altri settori attraverso qualsiasi canale (anche parenti o amici). durante la riunione, Poggi ha anche rivelato che al presidente del Martina aveva proposto di spostare la gara a Bari, dividendo il San Nicola a metà e alzando il costo del biglietto a 15 euro. La risposta “picche”, perché a Martina Franca tengono tantissimo a giocare nel proprio impianto e di deludere la tifoseria di casa neanche a parlarne. Duro e scettico Rotella,quando i presenti hanno cominciato a riflettere seriamente sulla estrema possibilità di doversi accontentare proprio a due passi dalla B. «Se davvero le cose stanno così, allora tocca al Prefetto di Taranto prendere comunque una decisione e non lasciare che si ripeta quanto accaduto proprio a Taranto dove non ci hanno protetto». Poi è arrivata la telefonata di Mimmo Tallini, consigliere comunale, che ha promesso (insieme al sindaco Abramo e Tony Sgromo, tra gli altri) di tentare già da stamattina un’ultima mediazone con la dirigenza del Martina per ottenere qualcosa in più.
Ma la situazione resta critica, e lascia intravedere il caos. Un caos che potrebbe anche ritorcersi contro le ambizioni giallorosse, se domenica pomeriggio l’ordine pubblico dovesse degenerare. Perché alla fine l’assemblea ha deciso di dare agli Uc almeno 485 tagliandi, più altri 100 che Rotella cercherà di recuperare in giornata e gli 80 attesi ancora dal Martina. Il Catanzaro club, il Palanca e i Caputosta hanno rinunciato del tutto alla propria quota a vantaggio degli Ultras, agli altri ne andranno 35-40 ciascuno. Ma oggi se ne saprà di più.
E dire che anche alcune grosse associazioni cittadine (Petrusinu ogni Minestra, FareVerde, Comitato Magna Graecia, Nuova Catanzaro, NuovaMente), a nome della città, si sono appellate alle Prefetture competenti, per agevolare in tutti i modi l’esodo dei tifosi giallorossi. E dire che quando arriva il Catanzaro è festa. Durante questo campionato sono state otto le società che hanno deciso di indire la “giornata” dedicata ai propri colori sociali e al bilancio, in occasione della gara casalinga con il Catanzaro. Acireale, Benevento, Crotone, Sora, Vis Pesaro, Sambenedettese, L’Aquila e appunto il Martina. Quasi approfittando del costante e massiccio contingente giallorosso al seguito, e del richiamo suscitato dalla presenza di una blasonata, per far pagare abbonati e non. Allora perché dare soltanto 800 biglietti ai catanzaresi, che di fatto in questa stagione si sono mossi almeno in 500? Gli altri circa 6000 posti che il “Tursi” può contenere, saranno davvero tutti di fede biancoblu?

Giulia Zampina

Autore

God

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