Presentazione romanzo “BLUES IN MI MINORE”

“Per il malato di nostalgia è difficile sfuggire alla tentazione di chiudere gli occhi, anche solo per una frazione di secondo e lasciarsi avvolgere dagli odori stipati appena dietro le palpebre. Lì, immobili, perfettamente ordinati secondo per secondo da una vita a questa parte, come dischi di una collezione”. Con queste parole, Lara, la protagonista del romanzo definisce il trascorrere del tempo. Inesorabile, per alcuni difficile da metabolizzare, soprattutto nei lunghi periodi di transizione, quelle zone grigie che ognuno di noi attraversa nella sua vita. Hermann Hesse, nel “Giuoco delle perle di vetro” si chiedeva se fosse meglio aver vissuto tanto e avere nostalgia del passato o non avere nulla da ricordare e di cui avere nostalgia. Per Lara la risposta è evidente, soprattutto se il passato non diventa una gabbia ma costituisce il pilastro fondamentale per costruire il futuro. Con il cuore vittima di vortici inaspettati, Lara si affaccia oltre la sua zona grigia e a darle il benvenuto ci sono, fondamentalmente, due cambiamenti importanti che stanno tra di loro agli antipodi, come la gioia e il dolore: una gravidanza e un lutto (o forse no!). Sottofondo di questi pochi mesi in cui si svolge la storia, è il grande amore di Lara: la musica. Gli stessi capitoli portano il titolo di canzoni che, in qualche modo, possono ben rappresentare il contenuto dei capitoli stessi. Un romanzo che scorre piacevolmente, nel quale ironia e momenti di riflessione si alternano in maniera equilibrata, senza collidere e senza infastidire.