Un prelievo multiorgano da donatore cadavere è stato eseguito a Catanzaro all’Azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini”. Fegato, reni e cornee gli organi prelevati. Il fegato è stato trapiantato a Cagliari, i reni uno a Cosenza e l’altro a Reggio Calabria e le cornee sono state, invece, inviate alla Banca degli occhi di Cosenza. Il dirigente generale dell’Azienda – si complimenta con il Coordinamento trapianti della Calabria, guidato da Rino Mancini. Antoniozzi nel rivolgere un particolare ringraziamento alla famiglia del donatore “che – ha sottolineato – in un momento di grande dolore, con la donazione degli organi del proprio caro, ha consentito a tanti altri pazienti di sperare in una vita migliore”, ha informato che “la Regione sta predisponendo accordi mirati ai trapianti di fegato e di altri organi, attraverso la sensibilizzazione della popolazione calabrese, la cui generosità è ben nota, sull’importanza della donazione, avviando così anche sul proprio territorio, con l’assistenza e la partnership di primarie scuole chirurgiche specializzate, interventi autonomi di trapianto che eviteranno in futuro ai nostri pazienti di rivolgersi alle cure di strutture di altre regioni”. “Il positivo esito del delicato e complesso intervento – ha rimarcato il dirigente generale della Mater Domini – è stato possibile grazie alla partecipazione attiva di più equipe, organizzate dall’anestesista e coordinatore locale presso il policlinico nel team del professor Bruno Amantea, Michele Varano, quella del neurologo Francesco Bono coadiuvato dalla dottoressa Monica Cretella e quella del dottor Ilario Lazzaro della direzione sanitaria del presidio di Germaneto per l’accertamento di morte con criteri neurologici. I chirurghi prelevatori del fegato – ha spiegato Antoniozzi – erano provenienti da Cagliari guidati dal capo equipe dottor Manzoni; del Policlinico di Catanzaro, invece, i chirurghi prelevatori dei reni, diretti dal Professor Rocco Damiano coadiuvato dal dottor Francesco Cantiello, e l’oculista prelevatore delle cornee, il professor Vincenzo Scorcia. Infaticabile l’impegno delle infermiere Terry Nisticò e Antonella Laratta e degli infermieri della sala operatoria coordinati dal loro caposala Domenico Pupa, il cui costante impegno complessivo in queste situazioni delicate è essenziale alla buona riuscita dell’intera attività. Un ringraziamento doveroso – ha detto infine Antoniozzi – anche alla signora Anna Grande ed a Massimo Sità della direzione sanitaria, per la preziosa collaborazione offerta alla buona riuscita del prelievo”.
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