«Le affermazioni riferite ieri durante la seduta del consiglio regionale dal presidente Oliverio sul porto di Catanzaro Lido nel corso del dibattito sul Patto per la Calabria da definire entro gennaio, aprono spiragli per una soluzione della problematica». Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale Ncd Baldo Esposito.
«Sul completamento dell’infrastruttura – aggiunge – adesso c’è la responsabilità e l’impegno preciso del presidente della Regione per inserire il finanziamento di 20 milioni di euro nella nuova rimodulazione dei fondi Pac, così da consentire al capoluogo della Calabria di potere sbloccare la gara d’appalto per il completamento del porto. Dopo aver preso atto, attraverso incontri presso i dipartimenti della Regione interessati, circa la sussistenza del finanziamento, valuto favorevolmente l’impegno del presidente Oliverio.
Catanzaro ora attende l’inserimento delle risorse necessarie e l’esecuzione dell’opera».
TIRA E MOLLA Secondo Esposito, «dopo una parentesi di “tira e molla” e di notizie che si sovrapponevano, comprese polemiche per alcuni versi anche fondate, l’impegno solenne assunto martedì in aula dal presidente Oliverio da un lato ci rassicura e, dall’altro, ci spinge a insistere perché le istituzioni a ogni livello, a partire da Regione e Comune, piuttosto che soffermarsi sugli elementi di divisione, potenzino i punti di condivisione per far fare al territorio, unendo le forze a agendo all’unisono, passi avanti significativi.
Catanzaro ha urgenza di risposte complessive e di interventi mirati per valorizzare il suo “status” di capoluogo della Calabria e in questa missione siamo del parere che la Regione non possa che condividere il sentire comune dei cittadini».
«La percezione che si e’ avuta in consiglio regionale – conclude il consigliere Ncd – è che il presidente Oliverio, intervenendo sul caso specifico del porto di Catanzaro Lido, abbia piena consapevolezza dell’urgenza che la città capoluogo possa disporre di un’infrastruttura, inseguita da anni, che è decisiva per il suo rilancio turistico e dunque economico e sociale».